Lookman rompe il silenzio su Instagram: “Mesi di promesse non mantenute, chiedo la cessione”. L’attaccante dell’Atalanta ufficializza la sua volontà di partire per raggiungere l’Inter
Con un lungo e sentito post pubblicato su Instagram, Ademola Lookman ha reso pubblica la sua richiesta di cessione, aprendo ufficialmente una rottura con l’Atalanta. Non una semplice nota di mercato, ma una lettera aperta che mescola gratitudine, amarezza e accusa.
“Ho sempre dato tutto, anche nei momenti difficili dietro le quinte – scrive Lookman – ma ora sento che non ho altra scelta. Dopo mesi di promesse non mantenute, ho formalmente chiesto di essere ceduto”.
Il post, condiviso sui suoi profili nella giornata del 3 agosto, arriva a corredo di una situazione che si trascina da settimane, ma che fino ad ora non era stata affrontata pubblicamente dal diretto interessato. Lookman parla di “offerte ritenute congrue” bloccate dal club, nonostante un accordo verbale per liberarlo in caso di proposta adeguata.
Nel messaggio, Lookman non nasconde la delusione per “il trattamento ricevuto, come calciatore ma soprattutto come uomo”. E pur definendo Bergamo come “una seconda casa”, l’attaccante conclude: “È il momento giusto per una nuova avventura. Lo meritano i tifosi e lo merito anch’io”. A rendere ancora più esplicita la sua posizione, la frase finale: “Enough is enough. Ho presentato una richiesta di trasferimento formale”.
Nel frattempo, sul fronte sportivo, la situazione è ormai nota: l’Inter ha da tempo raggiunto un’intesa con il giocatore su un contratto pluriennale, ma l’offerta da circa 45 milioni di euro non ha convinto l’Atalanta, che continua a chiedere almeno 50 milioni. La rottura pubblica potrebbe accelerare l’affare, ma al momento la distanza rimane.
Il club bergamasco non ha commentato ufficialmente, ma secondo fonti vicine alla dirigenza la posizione è ferma: nessuna svendita. Nel frattempo, la squadra continua la preparazione precampionato, con Lookman ancora aggregato ma in attesa degli sviluppi.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

