Basket NBA, Doncic firmerà un’estensione da 165 milioni in tre anni con i Lakers, opzione giocatore sul terzo. Un contratto corto, strategico
New York, Los Angeles, Chicago. Non era solo un tour promozionale per il Brand Jordan: il coast-to-coast di Luka Doncic è stato il teaser della sua prossima vita. La prima volta che lascia l’Europa prima del training camp da quando è in NBA. La prima volta che mostra al mondo la sua nuova versione: più leggero, più scolpito, più pericoloso. E la prima volta che annuncia di persona che Los Angeles non sarà una parentesi.
Sabato firmerà un’estensione da 165 milioni in tre anni con i Lakers, opzione giocatore sul terzo. Un contratto corto, strategico: nel 2028 o 2029 sarà libero con dieci anni di carriera e potrà puntare a cifre mai viste, fino a 418 milioni per cinque stagioni. Potenziale primo uomo da 80 milioni l’anno: un milione a partita.
Il colpo arriva tre mesi dopo l’eliminazione al primo turno con i Timberwolves. Luka aveva promesso una lunga estate, “tutti dobbiamo migliorare”. Si è preso sul serio: dieta, allenamenti, copertina di Men’s Health come manifesto. Poi cena con Rob Pelinka e JJ Redick: spazio salariale, archetipi di compagni, urgenza. “Non voglio aspettare. Ho avuto un assaggio delle finali. Ci torno ora”. Nessuna mezza misura: ha già reclutato Ayton e Marcus Smart per l’assalto immediato.
Il taglio a tre anni non è solo un affare economico. È una leva politica. Doncic si mette al centro della prossima era Lakers e tiene il club sotto pressione costante. LA lo sa e sorride: “Vogliamo vincere ora, e sempre”, dicono dal front office. LeBron annuisce: obiettivi allineati, finestra aperta.
La free agency si muove, Dorian Finney-Smith vola a Houston, e qualcuno giura che la franchigia stia tenendo spazio per un’altra stella nel 2027. Jokic? Giannis? Il nome conta poco: conta la flessibilità. “Se non hai opzioni, resti bloccato”, è la frase che gira negli uffici di El Segundo.
Da quando hanno sacrificato Anthony Davis più scelte eventuali per prendersi Doncic, tutto puntava a questo: blindarlo e costruire attorno a lui. Adesso il contratto è pronto, il corpo è cambiato, il messaggio è arrivato. L’uomo da un milione di dollari (a partita)
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

