Con bimekizumab nell’idrosadenite suppurativa, miglioramento clinicamente rilevante mantenuto fino a due anni
L’idrosadenite suppurativa è una malattia cutanea cronica e infiammatoria che interessa i follicoli piliferi. Si presenta con noduli infiammatori profondi e dolorosi, ascessi, tunnel drenanti (draining tunnels, DTs) e cicatrici, localizzati tipicamente in aree intertriginose del corpo1. Bimekizumab (BKZ), anticorpo monoclonale umanizzato diretto contro le interleuchine IL-17A e IL-17F, ha mostrato risultati promettenti nel trattamento dell’HS. I dati dello studio di estensione in aperto BE HEARD EXT, presentati durante la XIV edizione dell’International Congress of Dermatology confermano un miglioramento clinicamente rilevante delle lesioni e dei tunnel drenanti mantenuto fino a due anni.2
Una comprensione più approfondita della fisiopatologia dell’idrosadenite suppurativa è fondamentale per lo sviluppo e l’implementazione di terapie mirate. Bimekizumab è un anticorpo monoclonale che agisce bloccando selettivamente le interleuchine IL-17A e IL-17F, due citochine che risultano sovraespresse nei pazienti con HS e che svolgono un ruolo chiave nella cascata infiammatoria alla base della malattia.
Intervenendo direttamente su questi mediatori chiave, bimekizumab rappresenta un’opzione terapeutica mirata e promettente per i pazienti con HS da moderata a severa, offrendo la possibilità di migliorare il controllo della malattia e la qualità della vita. 3
Lo studio BE HEARD EXT si è focalizzato sulla valutazione dell’efficacia a lungo termine di bimekizumab nella riduzione del numero di tunnel drenanti e del carico infiammatorio in pazienti con HS, analizzando i dati cumulativi fino a 96 settimane.
Lo studio BE HEARD EXT è un’estensione in aperto dei trial di fase 3 BE HEARD I e II, da cui sono stati arruolati 556 pazienti. I partecipanti ricevevano BKZ 320 mg ogni due (Q2W) o quattro settimane (Q4W), a seconda della risposta (HiSCR90) nella fase precedente.
I principali endpoint valutati: conteggio medio di ascessi e noduli infiammatori (AN); conteggio medio dei DT (draining tunnels); variazione assoluta rispetto al basale del numero di DT.
I dati sono stati riportati come observed cases (OC).
Caratteristiche basali della popolazione sono le seguenti: età media: 36,3 anni; sesso femminile: 53,8%; durata media della malattia: 7,4 anni; AN medio al basale: 16,9; DT medio al basale: 3,8. Inoltre, Il 76,4% dei pazienti aveva ≥1 DT al basale.
Riduzione delle lesioni AN
Il numero medio di ascessi e noduli infiammatori è sceso da 16,9 al basale a 7,6 alla settimana 16; 4,0 alla settimana 48; 2,3 alla settimana 96.
Tali risultati indicano una riduzione costante e sostenuta del carico infiammatorio, mantenuta fino a due anni.
Riduzione dei DT nei pazienti con DT presenti al basale
Tra i 425 pazienti con DT al basale superiore a 0 (media: 4,9), il numero medio di DT è sceso a 2,5 alla settimana 16; a 1,8 alla settimana 48 e a 1,4 alla settimana 96.
La variazione assoluta media di DT è stata −2,4 alla settimana 16, −3,1 alla settimana 48, −3,7 alla settimana 96.
Questo rappresenta una riduzione clinicamente significativa e progressiva dei tunnel drenanti nel lungo periodo.
Pazienti senza DT al basale
Per i 131 pazienti senza DT iniziali, il numero medio di DT si è mantenuto quasi invariato fino alla settimana 96 (da 0 a massimo 0,4) e non c’è stata nessuna evidenza di nuova formazione clinicamente significativa.
In conclusione, lo studio BE HEARD EXT conferma che bimekizumab offre benefici clinici sostenuti fino a due anni nel trattamento dell’idrosadenite suppurativa, sia nella riduzione dei noduli infiammatori sia dei tunnel drenanti, con miglioramenti già evidenti entro il primo anno e mantenuti nel tempo.
Per i pazienti con DT presenti al basale, la riduzione è risultata significativa sin dalle prime settimane, e progressivamente migliorata fino alla settimana 96. Nei pazienti senza DT al basale, il numero di tunnel è rimasto pressoché stabile,
Questi risultati sostengono l’utilizzo di bimekizumab come una strategia terapeutica efficace e duratura nella gestione dell’HS, in particolare nelle forme più severe e complicate da tunnel drenanti, contribuendo a migliorare la qualità di vita dei pazienti.
1. Bechara, Falk G et al. “Towards a Paradigm Shift in Delivering Hidradenitis Suppurativa Care: a Narrative Review.” Dermatology and therapy, 10.1007/s13555-025-01462-7. 29 Jun. 2025, doi:10.1007/s13555-025-01462-7
2. Falk G. Bechara et al., Bimekizumab impact on draining tunnel and lesion count over 2 years in hidradenitis suppurativa: Data from BE HEARD EXT. ICD 2025 | Rome, Italy | 18–21 June 2025 (presented by V. Dini)
3. Rastrick, Joseph et al. “The roles of interleukin (IL)-17A and IL-17F in hidradenitis suppurativa pathogenesis: evidence from human in vitro preclinical experiments and clinical samples.” The British journal of dermatology vol. 192,4 (2025): 660-671. doi:10.1093/bjd/ljae442

