Nel mondo del lavoro in rapida trasformazione, la leadership sostenibile si afferma come modello strategico per generare valore condiviso, benessere organizzativo e innovazione a lungo termine
La crescente complessità dei contesti lavorativi contemporanei impone un ripensamento profondo del ruolo della leadership. Il modello di leadership sostenibile propone un approccio integrato, capace di coniugare performance, responsabilità sociale e benessere delle persone. Una recente pubblicazione del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Inail dedica attenzione a questo paradigma emergente, che valorizza la partecipazione, l’etica, la comunicazione e l’intelligenza emotiva, ponendo al centro la relazione tra individui, organizzazioni e ambiente.
Una risposta alla complessità del lavoro contemporaneo. La trasformazione del mondo del lavoro richiede nuovi strumenti di gestione e visioni di lungo periodo. In questo scenario, la leadership diventa un fattore chiave per guidare il cambiamento. L’approccio sostenibile si distingue per la capacità di integrare obiettivi economici con valori etici, ambientali e sociali. Non più solo guida strategica, il leader sostenibile è facilitatore di connessioni, promotore di benessere e co-creatore di visioni condivise.
Il modello della leadership sostenibile. Il cuore della leadership sostenibile è la generazione di valore condiviso, orientato non solo ai risultati, ma anche alla qualità delle relazioni, alla partecipazione e all’inclusività. Le competenze richieste sono ampie: visione sistemica, etica, capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni, empatia verso le emozioni degli altri, ascolto attivo, comunicazione assertiva e gestione del cambiamento. Questo modello considera l’organizzazione come un ecosistema dinamico, dove ogni decisione influisce sull’intero sistema. Il coinvolgimento attivo delle persone, l’empowerment e la responsabilizzazione diffusa diventano così strumenti fondamentali per creare ambienti di lavoro motivanti e produttivi.
Il framework europeo di Cambridge. Nella pubblicazione del Dimeila, viene individuato un modello europeo di riferimento, il Cambridge Sustainability Leadership Model, che individua tre pilastri della leadership sostenibile: il contesto (interno ed esterno), le competenze individuali del leader, e le pratiche organizzative orientate alla trasparenza e all’inclusione. Soprattutto con riferimento a queste ultime, elementi chiave sono la costruzione di una visione comune, la valorizzazione del personale, l’etica e l’innovazione organizzativa. Questi fattori abilitano una governance più consapevole, capace di affrontare le sfide della transizione ecologica e digitale.
Impatti e prospettive future. I benefici della leadership sostenibile sono molteplici: aumento del benessere dei lavoratori, attrazione di talenti, miglioramento della reputazione aziendale e della fidelizzazione dei clienti. Le organizzazioni che adottano questo approccio si dimostrano più resilienti di fronte alle crisi e più aperte al cambiamento. Anche la Pubblica Amministrazione italiana, con la Direttiva della Funzione Pubblica in materia di misurazione e valutazione della performance dei dipendenti pubblici del 2023, ha riconosciuto l’importanza di questa visione, includendo nel processo di valutazione delle performance la capacità di esercitare leadership motivazionale e valorizzante. Al centro del nuovo paradigma c’è l’essere umano: comprendere le emozioni, costruire relazioni autentiche e orientare l’azione su valori condivisi diventano le leve cruciali per la leadership del futuro.
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