Emergono dettagli sull’omicidio di Gemona: la compagna e la madre si accusano a vicenda. Alessandro Venier ucciso con un’ascia perché non voleva apparecchiare la tavola
Nella casa viveva anche la figlia della coppia, nata a gennaio. La bambina è stata affidata a una struttura protetta. I vicini, sconvolti, raccontano una famiglia senza segnali evidenti di conflitti: “Mai sentito litigi”, riferisce un residente.
Il sostituto procuratore Claudia Danelon ha spiegato che l’indagine è nelle prime fasi: “C’è da ricostruire tutto, dalle responsabilità al movente”. Al momento non ci sarebbero elementi per ipotizzare una premeditazione. La vittima non aveva un lavoro stabile e conviveva con la compagna nella casa di proprietà della madre. Alcuni vicini riferiscono di precedenti accessi dei carabinieri. L’uomo, appassionato di fitness e trekking, avrebbe avuto problemi di alcol e droga.
Tra le ipotesi degli investigatori, una lite degenerata nella serata di venerdì, ultimo giorno in cui Venier è stato visto vivo. Secondo una ricostruzione iniziale, la discussione sarebbe nata da un episodio banale: il rifiuto del 35enne di apparecchiare la tavola. Gli inquirenti non escludono però altre piste né l’eventuale coinvolgimento di terze persone.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

