570mila euro per 5 giorni di attività nel 2024: ecco quanto costano i cpr in Albania. I dati diffusi da ActionAid e UniBari che hanno ricostruito i costi per l’allestimento fino a marzo 2025
“570mila euro pagati dalla Prefettura di Roma all’ente gestore Medihospes per 5 giorni di reale operatività: 114mila euro al giorno per detenere 20 persone, tra metà ottobre e fine dicembre 2024, liberate poi tutte in poche ore” nei cpr in Albania. Sono i dati riportati da ActionAid e UniBari che per la prima volta, attraverso la piattaforma ‘Trattenuti’, hanno ricostruito quanti milioni sono stati effettivamente impegnati per l’allestimento fino a marzo 2025, nonostante i centri non siano stati completati.
Stando alla nota diffusa sul sito di ActionAid, a Gjader, a fine marzo 2025, erano stati realizzati 400 posti: per la sola costruzione (compresa la struttura non alloggiativa di Shengjin) sono stati sottoscritti contratti, con un uso generalizzato dell’affidamento diretto, per 74,2 milioni. L’allestimento di un posto effettivamente disponibile in Albania è costato oltre 153mila euro. Il confronto con i costi per realizzare analoghe strutture in Italia è impietoso: nel 2024 il Ctra di Porto Empedocle (AG) è costato 1 milione di euro per realizzare 50 posti effettivi (poco più di 21.000 euro a posto).
RIMPATRI AL MINIMO STORICO DAL 2014
“La giustificazione principale per l’esistenza dei Cpr è che rendano più efficace la politica di rimpatrio. Ma il ricorso alla detenzione aumenta solo i costi economici ed umani dei rimpatri e, pur prevedendo tempi più lunghi (fino a 18 mesi, dal settembre 2023), non incide sul numero di rimpatri effettuati. Nel 2024 si registra il minimo storico dal 2014: solo il 41,8% (2.576) delle persone in ingresso in un centro di detenzione, su un totale di 6.164, è stato rimpatriato. Nonostante le sempre maggiori risorse dirottate sulla detenzione amministrativa, anche nel 2024, dai Cpr italiani sono stati rimpatriate solo il 10,4% delle persone che hanno ricevuto un provvedimento di allontanamento”, spiega ancora ActionAid.
SCHLEIN: SPERPERATE CIFRE FOLLI, MELONI CHIEDA SCUSA AD ITALIANI
“Giorgia Meloni deve chiedere scusa agli italiani, perché i numeri relativi ai costi della sua illegale operazione Albania sono un insulto anche a quei milioni di persone che oggi si trovano in difficoltà. Non solo viola i diritti fondamentali dei migranti, tanto che quelle prigioni sono rimaste vuote. Ma dopo aver passato anni a blaterare contro i famosi 35 euro al giorno per l’accoglienza, oggi un rapporto redatto dall’Università di Bari e ActionAid conferma come sia stata sperperata la cifra astronomica di 114mila euro al giorno a persona migrante detenuta nei centri in Albania. Quasi 5 volte tanto quello che è il reddito medio di un italiano. Non solo, per la realizzazione di ogni singolo posto in Albania i contribuenti hanno sborsato 153mila euro, a fronte dei 21mila in Italia”. Così la segreteria del Pd Elly Schlein. “Abbiamo denunciato da subito i costi folli di questo progetto illegale ed inumano- aggiunge-, pura propaganda sulla pelle dei più fragili ma pagato dalle tasche degli italiani. Lo scorso dicembre Meloni urlava ‘FUNZIONERANNO’. A 8 mesi di distanza resta solo un silenzio imbarazzato. Ma con che faccia Meloni continua a governare il Paese senza fare un ‘mea culpa’ su questo disastro? Il governo si fermi, chieda scusa e torni indietro”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

