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“Edonismo Couture” è la nuova collezione firmata Antonio Grimaldi

Antonio Grimaldi

Si chiama “Edonismo Couture” ed è la nuova Collezione Couture Autunno Inverno 25/26 di Antonio Grimaldi, svelata a Roma

Per la nuova collezione Couture FW 2025-26, Antonio Grimaldi attinge all’edonismo sfavillante degli anni ’80 per riscrivere la narrazione della couture contemporanea.

Anni di piacere, di benessere, di lusso vissuto come stile di vita e affermazione personale. Un’epoca spensierata, in cui la bellezza è dichiarata e celebrata.

Da questa suggestione prende vita una collezione che fonde l’essenza della couture degli Eighties con lo spirito fluido del presente: ricami scultura e materiali sontuosi si incontrano con silhouette aeree e leggere, che sembrano spiccare il volo.

La collezione è composta da 27 look, nei quali si alternano abiti fluttuanti e costruzioni scultoree.

Le forme si muovono e si trasformano grazie a un continuo gioco di nastri tagliati al laser che diventano corpini, stole, cappe, gonne e dettagli architettonici, mentre grandi volumi in tulle si aprono in macro rouches e petali scolpiti, anch’essi laser cut, che plasmano mini dress e overcoat.

La ricerca materica è centrale: velluto profondo, organza impalpabile, crêpe cady, chiffon, tulle e cady di seta si susseguono in un racconto tattile e visivo, in cui ogni tessuto accentua il contrasto tra struttura e leggerezza.

I ricami diventano corazze: scudi preziosi composti da cristalli argentati che scolpiscono il corpo e lo proteggono, evocando un’armatura sofisticata e luminosa. Frange di cristallo che creano movimento e luce.

La palette cromatica – bianco, nero, corallo, testa di moro, nude e pesca – tratteggia un quadro pittorico e grafico, dove ogni colore amplifica l’intensità della visione.

Gli accessori completano l’immaginario: le borse gioiello, perfettamente coordinate ai minidress, si trasformano in dettagli scultorei che elevano ulteriormente l’ensemble.

Antonio Grimaldi disegna una figura libera e sontuosa: l’essenza stessa di un’epoca, riletta attraverso l’eleganza del presente.

La sfilata è stata aperta dalla voce inconfondibile di Mariella Milani che legge un una frase di Pier Paolo Pasolini:

“Il problema è avere occhi e non saper vedere, non guardare le cose che accadono, nemmeno l’ordito minimo della realtà. Occhi chiusi. Occhi che non vedono più. Che non sono più curiosi. Che non si aspettano che accada più niente. Forse perché non credono che la bellezza esista. Ma sul deserto delle nostre strade Lei passa, rompendo il finito limite e riempiendo i nostri occhi di infinito desiderio.”

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