Il sindaco di Milano Beppe Sala, indagato nell’ambito dell’inchiesta sull’urbanistica ha incassato fiducia di una delegazione del Pd: “Ma servono segnali forti di cambiamento”
Per ora Sala resta dov’è. A Palazzo Marino. Dopo un weekend di riflessione, il sindaco di Milano ha ricevuto nella sua abitazione una delegazione del Partito Democratico: la segretaria regionale Silvia Roggiani, il segretario metropolitano Alessandro Capelli e la capogruppo in consiglio comunale Beatrice Uguccioni. L’incontro, definito “costruttivo” da Capelli in una nota ufficiale, serviva a blindare politicamente Sala, finito sotto indagine in uno dei filoni dell’inchiesta sull’urbanistica milanese.
“Abbiamo ribadito il pieno sostegno del PD – scrive Capelli – ma anche la necessità di dare segnali forti di cambiamento. È il momento di rilanciare il dialogo con la città, affrontando le vere priorità: diritto alla casa, sviluppo urbano sostenibile, equità e accesso ai servizi”.
Tra le righe, si intravede una tregua, forse un rilancio. Secondo indiscrezioni, l’accordo per proseguire il mandato sarebbe vicino. E domani, in consiglio comunale, Sala scioglierà la riserva.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

