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La Russia attacca l’Ucraina con 600 droni e 26 missili: 2 morti e oltre venti feriti

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Mega attacco sull’Ucraina, in una notte lanciati dalla Russia 600 droni e 26 missili. Trump: “Ok alle armi Usa, ma le paga la Nato”

Non si arresta l’offensiva russa su Kiev: nella notte appena trascorsa l’Ucraina stila il bilancio sui 26 missili da crociera e 597 droni d’attacco con cui la difesa aerea ha dovuto fare i conti. Il Presidente Zelensky tira le somme. “Ieri sera (venerdì 11 luglio), gli attacchi aerei russi si sono estesi dalle regioni di Kharkiv Sumy alla regione di Leopoli e alla Bucovina“, scrive sui social. “Sono stati lanciati 26 missili da crociera e 597 droni d’attacco, più della metà dei quali erano shahed. Più di 20 missili e la stragrande maggioranza dei droni sono stati distrutti”, assicura, ringraziando le forze di difesa aerea. Nel raid russo sono state colpite infrastrutture civili, compresi edifici residenziali. “Al momento, a Černivci sono state uccise 2 persone- prosegue il presidente- Circa 20 altre persone rimaste ferite”.

“SISTEMA DI DIFESA AEREI E SANZIONI PER SALVARE VITE”

Il presidente dell’Ucraina torna a sollecitare sanzioni immediate ai partner perché possono frenare il ritmo degli attacchi aerei russi. “Sono necessarie sanzioni secondarie severe contro chiunque aiuti i russi a produrre droni e a trarre profitto dal petrolio- spiega nel dettaglio i suoi desiderata- Sono necessari più sistemi di difesa aerea, insieme a investimenti in droni intercettori, che stanno già dando buoni risultati. Questa guerra può essere fermata solo con la forza. Non ci aspettiamo solo segnali dai nostri partner, ma azioni che salveranno vite umane”.

MOSCA: “INTERCETTATI 33 DRONI UCRAINI”

Dall’altra parte del fronte, il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass informa che le forze di difesa aerea russe hanno distrutto o intercettato 33 droni ucraini, sopra le regioni russe: “16 sulla regione di Bryansk, cinque sulle acque del Mar Nero, quattro sulla Crimea, tre sulla regione di Rostov, due sulla regione di Kursk e uno ciascuno sulla regione di Voronezh, sulla regione di Krasnodar e sul Mar d’Azov”, ha riferito il Ministero.

DA TRUMP SEMAFORO VERDE AI PATRIOT USA PER KIEV, “MA LI PAGA LA NATO”

Mentre la guerra dà dunque segnali di accelerata, in un’intervista alla Nbc il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ufficializzato la conclusione di un accordo con la Nato, in base al quale gli Stati Uniti invieranno armi all’Ucraina, ma non direttamente. L’Alleanza si farà da tramite, anzi sarà la Nato a pagare le armi americane destinate a Kiev. “Stiamo inviando armi alla Nato, e la Nato le sta pagando al cento per cento”, ha dichiarato Trump, e ancora: “Invieremo i Patriots alla Nato, e poi la Nato li distribuirà”, ha ribadito. Si tratterebbe di un accordo dal valore di 300 milioni di dollari: oltre ai Patriot, includerebbe l’invio all’esercito ucraino di razzi offensivi a medio raggio.

ATTESA PER “UN IMPORTANTE ANNUNCIO SULLA RUSSIA”: LO ANTICIPA IL PRESIDENTE USA

Infine, c’è attesa per l’annuncio che Trump ha promesso di fare, dopodomani, lunedì 14 luglio. Ha infatti anticipato “un importante annuncio sulla Russia”, dopo essersi sentito ‘deluso’ da Putin. “Vedrete cosa succederà. Vedrete”, ha risposto ai reporter che gli chiedevano del bombardamento di droni russi su un ospedale per la maternità a Kharkiv.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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