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Fabrizio Vito Binetti in libreria con il suo romanzo “Zia”

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Un romanzo duro, forte, contro le costrizioni familiari. Fabrizio Vito Binetti in libreria e sugli store digitali con il suo libro “Zia”

A parlare per Veridiana sono il fuoco della pazZia, la repressione dell’infanZia e la soppressione di ogni forma di acrobaZia. Per Veridiana la vita familiare è una successione di meri adempimenti. Egregia e solo in parte sedata dalla sua storia, si percepisce come un’occupante senza posto, nel mondo e in famiglia. La madre di Veridiana, Mariarca, le nega di farsi chiamare Mamma sin da bambina.

Il bisogno è di puliZia, la tecnica è la razZia.

Il mondo che Veridiana conosce e a cui risponde, è prosciugato dalla televisione, dalla vacuità, dalle maschere, dall’ignoranza, dagli sfinteri più bassi e dagli spettri di voci precise e topologiche che sembrano foderare un unico spazio psichico. Alla parola topologico lei ride di gusto o potrebbe spaccare le cose in casa o in cucina. Le azioni che la muovono mirano a un digiuno della soggettività.

Il risultato è Zia.

Fabrizio Vito Binetti nasce a Bari nel 1975. Ha vissuto a Bologna dove incontra la semiotica. Ora alla città preferisce la campagna. Attento alle forme, studia i numeri e ama le persone. Nella vita insegna Yoga Kundalini per esistere. Scrive per abitare la casa più integra di sé. Zia è il suo primo romanzo. Il suo nome spirituale è Sohan Atma Singh.

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