Dopo il distacco dell’insegna di Generali alla Torre Hadid, la Procura di Milano pronta ad aprire un fascicolo per crollo colposo, esposto del Codacons
Collassa l’insegna “Generali” della Torre Hadid a Milano, dichiarato inagibile l’intero grattacielo ed evacuata l’area nel quartiere City Life. Vigili del fuoco e tecnici al lavoro dalle 6.30 sulle cause del cedimento e per mettere in sicurezza l’area. La procura di Milano verso l’apertura di un fascicolo con l’ipotesi di reato di “crollo colposo”.
COSA È SUCCESSO
La prima segnalazione ai vigili del fuoco è arrivata poco dopo le 6,30 del mattino: l’enorme insegna in cima alla Torre Hadid con il logo Generali si è spostata e potrebbe fare un volo di quasi 200 metri e precipitare nell’area sottostante. Immediato l’intervento per la messa in sicurezza e il servizio manutenzione della struttura: si è così evitato il crollo esterno dell’insegna che è alta 15 metri e occupa l’intera larghezza del palazzo. La torre, disegnata da un team di archistar, rappresenta uno degli edifici simbolo di City Life, il quartiere residenziale e commerciale più moderno di Milano. Centinaia di persone hanno seguito con i nasi all’insù la situazione: dopo l’iniziale spavento per un possibile crollo, poi scongiurato, è prevalsa la curiosità.
AL VAGLIO DELLA PROCURA L’IPOTESI DI “CROLLO COLPOSO”
La Procura di Milano, dall’alba in costante contatto con i tecnici per monitorare la situazione dell’insegna, una volta trasmessi gli atti da parte dei vigili del fuoco, aprirà un fascicolo con l’ipotesi di reato di crollo di costruzioni nella fattispecie colposa. Il pm di turno, Francesca Celle, con gli ingegneri specializzati, sempre dei vigili del fuoco, sta valutando se sussiste o meno un pericolo di crollo e come procede la messa in sicurezza della scritta in cima alla torre. Non si esclude che si possa procedere anche al sequestro di una porzione o di tutta la torre, ora interamente evacuata.
IL PIANO SICUREZZA
È stato attivato da subito un piano sicurezza: come la torre, anche la piazza sottostante è stata evacuata e la fermata della metropolitana M5 “Tre Torri” è stata chiusa, tutta l’area è stata transennata per evitare passaggi. Attivato lo smart working per i 2000 impiegati che lavorano negli uffici dell’edificio.
LE POSSIBILI CAUSE DEL CEDIMENTO
Ora si cerca di capire cosa abbia causato il cedimento: si pensa a un problema strutturale, dato che nella notte non si sono registrate raffiche di vento. Infine si fanno ipotesi sulle possibili cause del cedimento della struttura reticolare che regge l’insegna. Tra queste si pensa che le alte temperature di questi giorni abbiano contribuito a deteriorare i supporti dell’insegna. Al momento, i vigili del fuoco assicurano che la struttura ceduta è appoggiata sul tetto e lì bloccata, non c’è il rischio che possa crollare. L’intenzione è comunque di metterla in sicurezza con dei tiranti per evitare si possa muovere su sollecitazioni di vento e pioggia.
LE PROSSIME MOSSE
Al 25esimo piano della torre Generali si è tenuto un vertice con vigili del fuoco, protezione civile e responsabili della compagnia di assicurazioni per confrontarsi sulle modalità con cui l’insegna dovrà essere rimossa. In mattinata si è conclusa la messa in sicurezza dell’insegna che ha un reticolato di tiranti alle spalle e pesa diverse decine di tonnellate. L’operazione di rimozione si prospetta complessa. Tra le ipotesi vi è quella di smontarla pezzo per pezzo e procedere poi a liberare il tetto. Non è ancora stata definita la riapertura della piazza, probabilmente serviranno alcuni giorni.
ESPOSTO IN PROCURA DEL CODACONS
Nel frattempo si è mosso già il Codacons che sul crollo dell’insegna di Generali ha presentato un esposto in Procura. “Sottolineiamo la gravità di un cedimento strutturale di questa portata, avvenuto in una zona ad alta densità di frequentazione quotidiana”, è la motivazione. L’associazione dei consumatori chiede dunque di “accertare con urgenza se siano state rispettate tutte le misure di sicurezza e manutenzione previste dalla normativa per strutture di questa altezza e rilevanza”. Inoltre, il Codacons chiede di “verificare se vi siano rischi analoghi su altre strutture e grattacieli della città”.
CHI OSPITA LO ‘STORTO’
Il grattacielo, chiamato anche “lo Storto”, è alto 44 piani, per 192 metri di altezza e al suo interno lavorano oltre 2000 dipendenti del gruppo assicurativo Generali. L’insegna rossa con il logo dell’assicurazione è bifronte, si affaccia sui lati lunghi del palazzo, mentre la sagoma del leone alato occupa quelli corti: l’intero impianto è sorretto da una struttura raggiera che si snoda dal centro del tetto.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

