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Osteoartrosi del ginocchio: metotrexato a basso dosaggio non riduce dolore e sinovite

gonartrosi lorecivivint

Un anno di trattamento con metotrexato a basso dosaggio non ha ridotto il dolore né la sinovite da effusione nei pazienti con osteoartrosi (OA) del ginocchio

Uno studio recentemente pubblicato su JAMA Internal Medicine (1) ha rilevato che un anno di trattamento con metotrexato a basso dosaggio non ha ridotto il dolore né la sinovite da effusione nei pazienti con osteoartrosi (OA) del ginocchio e presenza di sinovite da effusione. Tali risultati si contrappongono ad un altro studio che aveva documentato, invece, i benefici di questo DMARDcs in pazienti con OA della mano.

I dati di questo studio deludono perché trovare un DMARD veramente efficace per l’OA è stato a lungo un obiettivo purtroppo disatteso. I trattamenti attuali sono solo palliativi e gli unici rimedi reali sono rappresentati dal ricorso alla chirurgia, che si cerca di ritardare il più possibile soprattutto nelle persone più giovani.

Razionale e disegno dello studio
La gonartrosi rappresenta un problema più significativo dal punto di vista clinico in quanto compromette la mobilità e l’attività fisica dei pazienti, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio. La letteratura esistente sul potenziale del metotrexato è caratterizzata da dati contrastati. Di qui l’obiettivo dei ricercatori di gettare nuova luce su questo argomento, mettendo a punto uno studio randomizzato controllato con placebo, effettuato su pazienti con OA del ginocchio provenienti da diverse regioni della Cina.
Lo studio, avente un disegno multicentrico e controllato con placebo, è stato condotto in 11 centri in Cina tra luglio 2019 e gennaio 2023, includendo pazienti con OA infiammatoria del ginocchio con sinovite da effusione rilevabile alla risonanza magnetica.

Questi pazienti sono stati randomizzati, secondo uno schema 1:1, a trattamento settimanale con MTX fino a 15 mg o con placebo   L’endpoint principale era dato dalla variazione del dolore al ginocchio secondo la scala VAS e dalla variazione dell’area massima di sinovite da effusione su 52 settimane, nella popolazione intention-to-treat.

Lo studio ha esaminato 278 partecipanti e ne ha randomizzati 215 al metotrexato (n = 108) o al placebo (n = 107). L’età media dei partecipanti era di 60,4 anni ( deviazione standard [DS]: 7,4) e l’89% (n = 191) erano donne.

Risultati principali
Complessivamente, 175 partecipanti (81%) hanno completato il trial. Dai dati è emerso che non vi era alcuna differenza significativa tra i gruppi metotrexato e placebo relativamente al dolore riportato su scala VAS (differenza tra i gruppi: 0,3 mm [IC 95%: da −6,7 a 7,3 mm]) o nell’area massima di sinovite da effusione (0,1 cm² [IC 95%, −0,8 a 1 cm²]).

Inoltre, non sono state riscontrate differenze significative tra i gruppi in nessuno degli outcome secondari predefiniti, tra cui la variazione media del segnale dell’infrapatellar fat pad (IPFP), il punteggio totale WOMAC e il tasso di risposta alla terapia secondo i criteri OMERACT-OARSI.

Ciò detto, tuttavia, i ricercatori hanno osservato miglioramenti significativi nel dolore VAS (differenza tra i gruppi: -40,69 [IC 95%: da -70,48 a -10,90]), nel dolore WOMAC (differenza: -176,35 [IC 95%: da -299,08 a -53,61]), nella funzione (differenza: -715,28 [IC 95%: da -1120,02 a -310,55]), nel punteggio totale (differenza: -917,26 [IC 95%: da -1457,42 a -377,10]) e nello stato generale di salute (differenza: -40,08 [IC 95%: da -64,79 a -15,37]) nei partecipanti con dolore severo (VAS ≥ 80 mm) al basale.

Da ultimo, anche i profili di sicurezza erano paragonabili tra i gruppi in studio, con almeno un evento avverso in 32 partecipanti (29,6%) nel gruppo metotrexato e 26 partecipanti (24,3%) nel gruppo placebo.

Limiti e implicazioni dello studio
Nel commentare i risultati (il primo trial randomizzato ad aver analizzato l’effetto di MTX in pazienti con gonartrosi infiammatoria), i ricercatori hanno ammesso alcuni limiti metodologici dello studio, tra i quali la presenza di ritardi nel reclutamento dovuti alla pandemia COVID-19, e il reclutamento di una popolazione ridotta di pazienti (prevalentemente donne) e omogenea dal punto di vista etnico, mentre hanno sottolineato che la perdita al follow-up e i tassi di aderenza al trattamento erano accettabili e bilanciati tra i gruppi in studio.

Ciò detto, “…in questo trial clinico randomizzato, è stato osservato che, rispetto al placebo, il metotrexato a basso dosaggio non allevia il dolore né riduce la sinovite da effusione in 52 settimane nei pazienti con OA infiammatoria del ginocchio – hanno scritto i ricercatori nelle conclusioni del lavoro”. “Sarebbero necessari, invece, studi ulteriori per confermare se il metotrexato abbia un effetto nell’OA infiammatoria del ginocchio con dolore severo – hanno aggiunto”.

Decisamente negativo il commento dell’estensore dell’editoriale di accompagnamento al lavoro pubblicato (2): “Dato il mancato effetto del MTX nei vari studi sull’OA del ginocchio e i noti potenziali eventi avversi, il farmaco non è da raccomandare per il trattamento della gonatrosi con dolore”, ha scritto l’autrice dell’editoriale. “A questo punto, è necessario concentrare la nostra attenzione su trattamenti in grado sia di inibire l’infiammazione articolare sia di stimolare i condrociti della cartilagine a sintetizzare nuova matrice di sostituzione”.
“Il futuro dei farmaci per l’OA del ginocchio deve andare oltre il metotrexato – ha aggiunto”.

Bibliografia
1) Zhu Z, et al “Low-dose methotrexate for the treatment of inflammatory knee osteoarthritis: a randomized clinical trial” JAMA Intern Med 2025; DOI: 10.1001/jamainternmed.2025.1359.
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2) Lane NE “The future of pharmaceuticals for knee osteoarthritis needs to move past methotrexate” JAMA Intern Med 2025; DOI: 10.1001/jamainternmed.2025.1377.
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