La storia del triplice omicidio avvenuto a Palermo in via Scobar, il 13 giugno 1983 al centro della puntata di “Cose Nostre” stanotte su Rai 1
La storia del triplice omicidio avvenuto a Palermo in via Scobar, il 13 giugno 1983, in cui morirono il Capitano dei Carabinieri Mario D’Aleo e i colleghi Giuseppe Bommarito e Pietro Morici: è “La strage dimenticata”, argomento del quarto appuntamento di “Cose Nostre”, il programma ideato e condotto da Emilia Brandi, in onda lunedì 16 giugno, alle 23.20 su Rai 1. Un eccidio inghiottito dall’oblio e per il quale la verità processuale è arrivata con molti anni di ritardo.
La vicenda di Mario D’Aleo è quella di tanti servitori dello Stato, in un territorio, quello di Monreale, per anni cuore pulsante della mafia corleonese. Il Capitano era stato chiamato a sostituire Emanuele Basile, ucciso il 4 maggio 1980 durante una processione, mentre sfilava tra la gente, con la figlia in braccio. La morte di Basile, strettissimo collaboratore di Paolo Borsellino, rientrava nella strategia del terrore che il boss Salvatore Riina stava mettendo in atto in quegli anni. D’Aleo si mise in luce per combattere il malaffare della zona di Monreale e San Giuseppe Jato, e diede la caccia ai latitanti che in quel territorio si erano nascosti.
In uno dei suoi appostamenti, D’Aleo individuò Riina in auto col giovane Giovanni Brusca, e da quel momento gli diede la caccia. A raccontare la storia di D’Aleo, Bommarito, Morici e di tutta la compagnia di Monreale, a partire da Emanuele Basile, sono il giornalista Nicola Lombardozzi, l’ex carabiniere Bartolomeo Ferrante, il Generale Tito Baldo Honorati, e Francesca Bommarito, sorella di Giuseppe.

