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La risposta di Teheran a Israele: missili su Tel Aviv e Gerusalemme

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Israele attacca, l’Iran risponde con più di cento missili: esplosioni a Gerusalemme e Tel Aviv. Intanto Putin ha parlato sia con Netanyahu che con Pezeshkian

Israele attacca ancora Teheran. E l’Iran risponde. Le agenzie internazionali registrano esplosioni sopra Tel Aviv e Gerusalemme, mentre la contraerea israeliana intercetta i missili balistici iraniani, aiutata dagli Stati Uniti. Secondo l’esercito israeliano ne sarebbero stati sparati almeno un centinaio.

Citando i media statali iraniani, l’Agence France-Presse riferisce che sono state udite diverse esplosioni anche nella capitale iraniana e nelle zone circostanti, 12 ore dopo la prima massiccia ondata di attacchi israeliani. In particolare nelle città di Shahriar e Malard e nei dintorni del quartiere di Chitgar, a Teheran, riferisce l’agenzia di stampa statale IRNA.

Il Corpo delle guardie della rivoluzione islamiche ha sostenuto che le forze armate dell’Iran hanno colpito “decine di obiettivi, centri militari e basi aeree” in Israele. Nella comunicazione dei “pasdaran” si aggiunge che le operazioni sono parte di una risposta a Tel Aviv ordinata dalla Guida suprema Ali Khamenei.

Almeno 40 persone sono rimaste ferite a Tel Aviv e nella zona circostante, secondo un conteggio di tre ospedali. La maggior parte dei pazienti è lievemente ferita, ma alcuni sono in condizioni critiche.

Come detto l’esercito statunitense sta aiutando Israele a intercettare alcuni dei missili balistici lanciati dall’Iran. Gli Stati Uniti hanno già iniziato a spostare ulteriori risorse militari nel Mediterraneo orientale per contribuire alla difesa delle truppe americane nella regione.

L’INCREDIBILE PUTIN PACIERE

In una dichiarazione alla Reuters, il Cremlino afferma che Putin ha parlato con Masoud Pezeshkian dicendo che la Russia “condanna le azioni di Israele intraprese in violazione della Carta delle Nazioni Unite”. Ma Putin ha parlato anche con Benjamin Netanyahu, affermando di “aver sottolineato l’importanza di un ritorno al processo di colloqui e di risoluzione di tutte le questioni relative al programma nucleare iraniano esclusivamente attraverso mezzi politici e diplomatici”. Nella dichiarazione del Cremlino si afferma che la Russia rimarrà in stretto contatto sia con l’Iran sia con Israele.

MELONI SENTE NETNYAHU E I LEADER ARABI

La premier Giorgia Meloni ha avuto una conversazione con il Primo Ministro dello Stato d’Israele, Benjamin Netanyahu. Nel corso del colloquio, il Presidente del Consiglio ha condiviso la necessità di assicurare che l’Iran non possa in alcun caso dotarsi dell’arma nucleare, auspicando al contempo che gli sforzi condotti dagli Stati Uniti per giungere ad un accordo possano ancora avere successo. Il Presidente Meloni, spiegano fonti di Palazzo Chigi, ha infine ancora una volta ribadito l’urgenza di garantire l’accesso dell’assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza.

Dopo essersi consultata telefonicamente con il Presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump, con il Cancelliere Federale della Germania, Friedrich Merz, e con il Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e aver presieduto un vertice di governo sulla crisi in Medio Oriente, Meloni ha poi interloquito con alcuni leader della regione – il Principe Ereditario e Primo Ministro dell’Arabia Saudita, S.A. Mohamed bin Salman Al Saud, S.M Re Abdallah II di Giordania, S.M. il Sultano dell’Oman, Haytham bin Tariq Al Said, e S.A. Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan – confrontandosi su come lavorare insieme per favorire una soluzione diplomatica. A tutti gli interlocutori, spiegano fonti di Palazzo Chigi, il presidente Meloni ha espresso la disponibilità dell’Italia a intraprendere ogni azione che possa favorire un tale esito, come già fatto ospitando due tornate negoziali tra Iran e Stati Uniti.

AMBASCIATE ISRAELIANE CHIUSE IN TUTTO IL MONDO

Israele intanto ha deciso di chiudere le sue ambasciate in tutto il mondo, nel timore di reazioni. “Le missioni israeliane in tutto il mondo saranno chiuse e i servizi consolari non saranno forniti”, ha scritto il ministero degli Esteri in una nota, consigliando a tutti gli israeliani all’estero di stare attenti, e di non esporre simboli ebraici o israeliani in luoghi pubblici.

Israele aveva fatto la stessa cosa dopo l’attacco di Hamas il 7 ottobre 2023.

Netanyahu ha detto in un videomessaggio che Israele aveva informato gli Stati Uniti dei suoi piani di attaccare l’Iran prima di metterli in atto. “Lascio la posizione americana agli americani. Li abbiamo aggiornati in anticipo. Sapevano dell’attacco. Cosa faranno ora? Lascio la parola al presidente Trump. Prende le sue decisioni in modo indipendente. Non parlerò a nome suo. Lo fa in modo molto convincente e deciso. Ha detto che l’Iran non può avere armi nucleari, non può avere capacità di arricchimento nucleare”.

In un secondo videomessaggio alla popolazione ha detto che “non è finita qui”:

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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