Site icon Corriere Nazionale

Asma grave: la cura con tezepelumab significa stop agli steroidi orali

device4patients airq device asma pediatrico airsupra asma lieve

Asma grave: quasi una persona su 2 trattata con tezepelumab interrompe il trattamento con steroidi orali ad un anno secondo lo studio WAYFINDER

Quasi un paziente su due con asma grave dipendente da corticosteroidi orali è riuscito a sospendere completamente la terapia sistemica dopo 52 settimane di trattamento con tezepelumab, senza perdere il controllo della malattia. Lo dimostrano i risultati dello studio di fase 3b WAYFINDER, presentati all’American Thoracic Society International Conference 2025.

Il farmaco, un anticorpo monoclonale diretto contro la linfopoietina timica stromale (TSLP), ha mostrato un profilo di efficacia e sicurezza eccellenti, confermandosi come un’opzione biologica innovativa per ridurre l’esposizione prolungata ai corticosteroidi e i relativi effetti collaterali. I dati arrivano dopo i risultati meno convincenti dello studio SOURCE, ma sottolineano l’efficacia di tezepelumab in un setting clinico più ampio e realistico.

Razionale e obiettivi dello studio
Tezepelumab, come è noto, blocca una citochina chiave all’inizio della cascata infiammatoria dell’asma. È l’unico farmaco biologico approvato per l’asma grave che ha dimostrato efficacia indipendentemente dai livelli dei biomarcatori, come eosinofili, FeNO e stato allergico.

Nello studio di fase 3 SOURCE, che aveva valutato tezepelumab in 150 pazienti con asma grave dipendente da corticosteroidi orali (OCS), l’endpoint primario non era stato raggiunto. Tuttavia, molti pazienti avevano ottenuto una riduzione clinicamente significativa della dose di OCS, con alcuni che hanno raggiunto riduzioni superiori al 90%.

Ipotizzando che la mancata risposta fosse da  attribuibire ad aspetti specifici del disegno di quello studio e per rispondere a tali limiti,  è stato condotto lo studio di fase 3b WAYFINDER, uno studio multicentrico, a braccio singolo e open-label, con l’obiettivo di raccogliere dati più ampi e valutare l’effetto di risparmio di OCS del trattamento con tezepelumab in una coorte più rappresentativa di pazienti con asma grave dipendente da OCS.

Disegno dello studio
WAYFINDER ha incluso 273 adulti con asma grave che utilizzavano una dose giornaliera stabile di OCS (prednisone/prednisolone 5–40 mg/die o equivalente) da almeno 3 mesi prima dell’ingresso nel trial. La dose media giornaliera al basale era di 10,8 mg. I partecipanti erano stati sottoposti a trattamento con r210 mg di tezepelumab per via sottocutanea ogni 4 settimane per un massimo di 52 settimane.

Dopo una fase iniziale di induzione di 4 settimane con dose stabile di OCS, i pazienti sono passati ad una fase di 48 settimane di riduzione controllata della terapia corticosteroidea. Le riduzioni della dose di OCS a meno di 5 mg/die erano consentite solo nei pazienti che mantenevano una funzione surrenalica adeguata, valutata attraverso test di cortisolo mattutino e, se necessario, test di stimolazione con ACTH o ulteriori test di cortisolo.

Gli endpoint co-primari, valutati alle settimane 28 e 52, erano i seguenti:
– la proporzione di pazienti che aveva ridotto la dose di mOCS a ≤5 mg/die senza perdita del controllo dell’asma
– la proporzione di pazienti che aveva sospeso completamente l’OCS, mantenendo il controllo dell’asma

Risultati principali
Dei 298 pazienti che hanno iniziato il trattamento, 273 hanno completato lo studio. Alla settimana 28, l’88,9% dei pazienti aveva ridotto la dose giornaliera di OCS a ≤5 mg/die senza perdita del controllo dell’asma, e alla settimana 52 questa percentuale è salita all’89,9%. Il 32,2% dei pazienti aveva sospeso completamente l’impiego di OCS alla settimana 28 e il 50,3% lo aveva fatto alla settimana 52, anch’essi senza perdita del controllo dell’asma. Queste riduzioni sono state definite clinicamente significative.

Tra i pazienti che hanno continuato a usare corticosteroidi sistemici a causa di insufficienza surrenalica, l’82,2% ha comunque ridotto la dose giornaliera a ≤5 mg/die entro la settimana 52. Inoltre, due terzi dei partecipanti sono rimasti liberi da riacutizzazioni, nonostante la riduzione o sospensione degli OCS.

L’effetto di risparmio di steroidi è risultato coerente in tutti i sottogruppi di pazienti considerati, indipendentemente dalla conta eosinofilica al basale, dai livelli di FeNO e dallo stato allergico. Tezepelumab, inoltre, è risultato ben tollerato e il suo profilo di sicurezza è risultato in linea con quello osservato negli studi precedenti.

Riassumendo
In conclusione, lo studio WAYFINDER ha dimostrato che la maggior parte dei pazienti con asma grave trattati con tezepelumab ha ottenuto riduzioni clinicamente significative dell’impiego di corticosteroidi orali, fino alla sospensione completa, mantenendo comunque un adeguato controllo dell’asma. Oltre l’80% dei pazienti ha ridotto la dose a ≤5 mg/die anche nei casi in cui era presente insufficienza surrenalica.

Questi risultati suffragano l’utilizzo di tezepelumab come strategia efficace per ridurre l’impiego a lungo termine di corticosteroidi sistemici, riducendo così i rischi associati a queste terapie croniche, come patologie ossee, cardiovascolari, metaboliche, gastrointestinali, psichiatriche e l’insufficienza surrenalica.

Come sottolineato dagli autori dello studio, il raggiungimento di un buon controllo dell’asma senza l’impiego cronico di OCS è fondamentale per migliorare la qualità della vita e la salute a lungo termine nei pazienti con asma grave.

Bibliografia

Jackson DJ, et al. Tezepelumab reduces and eliminates OCS use in OCS-dependent patients with severe asthma: Primary results from the phase 3b WAYFINDER study. Presented at: American Thoracic Society International Conference; May 16-21, 2025; San Francisco.

Exit mobile version