Carabiniere ucciso in un inseguimento nelle campagne del Brindisino: era il suo ultimo giorno di lavoro; morto anche uno dei malviventi
Un carabiniere di 60 anni, prossimo alla pensione, è stato ucciso questa mattina, intorno alle 7, a Francavilla Fontana, nel Brindisino, durante un inseguimento. Carlo Legrottaglie era in servizio al nucleo radiomobile di Francavilla. Dalle prime ricostruzioni Legrottaglie e il collega di pattuglia erano intervenuti per una rapina in un distributore di carburante. Ne è nato un inseguimento prima in auto e poi a piedi, al termine della quale uno dei due rapinatori ha sparato, uccidendo Legrottaglie.
Gli uomini si sono quindi dati alla fuga per le campagne ed è partita la loro ricerca per tutto il circondario da parte le forze dell’ordine: la caccia si è conclusa poche ore dopo con un’altra sparatoria e l’arresto dei due che si erano barricati in una masseria. Uno dei rapinatori, gravemente ferito, è poi deceduto.
UCCISO IL GIORNO PRIMA DELLA LICENZA
Il dolore si accompagna all’amarezza per una coincidenza beffarda, tragica: quello di oggi infatti sarebbe stato l’ultimo giorno di lavoro del brigadiere ammazzato: da domani sarebbe andato il licenza, prima del congedo a partire dall’1 luglio. A confermarlo è il sindaco di Francavilla Fontana, Antonello Denuzzo che dal profilo social dell’amministrazione comunale esprime “profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia e a tutti i colleghi del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, brutalmente assassinato questa mattina mentre era impegnato nell’adempimento del proprio dovere”.
Le Grottaglie era in servizio al nucleo radiomobile di Francavilla Fontana, ma risiedeva a Ostuni. Lascia moglie e due figlie.
COSA È SUCCESSO
Dalle prime ricostruzioni, la vittima e il collega di pattuglia erano intervenuti durante una rapina in un distributore di carburante. Ha fatto seguito un inseguimento con una Lancia Ypsilon con due uomini a bordo. I due mezzi sono poi entrati in collisione. A quel punto gli uomini in fuga sono scesi e i due militari li hanno inseguiti: durante la corsa uno dei malviventi ha sparato, colpendo all’addome Legrottaglie che sarebbe morto sul colpo. I fuggitivi sono poi scappati per la campagna.
Il collega di Le Grottaglie, rimasto illeso, ha lanciato chiamato i soccorsi, ma quando gli operatori del 118 sono arrivati sul posto per lui non c’era più niente da fare.
È seguita una caccia ai due uomini: le pattuglie delle forze dell’ordine hanno battuto le campagne con il supporto di un elicottero. La fuga è terminata in un paio di ore: i malviventi – che si erano nascosti in una masseria tra Grottaglie e Martina Franca- sono stati stanati da due agenti di polizia in moto. Per scongiurare la cattura, i rapinatori hanno aperto di nuovo il fuoco e si è avuta un secondo scontro a fuoco in cui uno dei due ricercati è rimasto gravemente ferito. Quindi si è arrivati alla loro resa finale e all’arresto.
GLI AUTORI DELLA RAPINA E DELLA SPARATORIA, CHI SONO
Il rapinatore morto a seguito delle ferite riportate nelle sparatorie, prima con i due carabinieri, poi con i poliziotti è Michele Mastropietro, 59 anni di Carosino, una ventina di chilometri da Francavilla Fontana, dove aveva tentato l’ultimo colpo in un distributore di carburante. Mastropietro aveva numerosi precedenti, tra cui l’assalto a un furgone portavalori compiuto nel 2013, nei pressi di Monteiasi. Illeso il suo complice, Camillo Giannattasio, 57 anni, che risulta incensurato: subito dopo l’arresto da parte della polizia, è stato portato in caserma a Martina Franca, per essere sentito dal magistrato.
IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE MATTARELLA E DELLA PREMIER MELONI: DOLORE E SDEGNO
“Ho appreso con profondo dolore la notizia dell’uccisione del Brigadiere Capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie, avvenuta questa mattina nei pressi di Francavilla Fontana, durante un intervento operativo seguito ad un controllo stradale. Nel confidare che si arrivi rapidamente alla cattura dei responsabili, desidero esprimere a lei, Signor Comandante Generale, ed all’Arma dei Carabinieri sentimenti di solidarietà e vicinanza. La prego di far pervenire ai familiari del militare le espressioni della mia commossa partecipazione al loro dolore”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore Luongo.
“Esprimo il più profondo cordoglio per la morte del Brigadiere Capo dei Carabinieri, Carlo Legrottaglie, ucciso nell’esercizio del suo dovere mentre interveniva a seguito di una rapina, questa mattina a Francavilla Fontana. Il dolore si unisce allo sdegno per l’efferata violenza contro un uomo in divisa, colpito mentre serviva lo Stato e proteggeva i cittadini. Alla sua famiglia, all’Arma dei Carabinieri e a tutti i suoi cari va la mia più sentita vicinanza, personale e del Governo”. Lo scrive la premier Giorgia Meloni su Facebook
PIANTEDOSI: “NON CI FERMEREMO FINCHÈ QUESTI CRIMINALI NON SARANNO ASSICURATI ALLA GIUSTIZIA”
“La notizia della tragica morte del carabiniere, colpito questa mattina durante un intervento operativo nel brindisino, mi addolora profondamente. A nome mio personale e dell’intero Governo, rivolgo il più sentito cordoglio alla sua famiglia, all’Arma dei Carabinieri e a tutti i colleghi che, ogni giorno, con coraggio e dedizione, garantiscono la sicurezza dei cittadini e la tenuta delle nostre istituzioni. Chi aggredisce un uomo in divisa, aggredisce lo Stato e i valori fondamentali della Repubblica. Il mio impegno, e quello di tutto l’Esecutivo, è e sarà sempre al fianco delle forze dell’ordine, presidio insostituibile di legalità, sicurezza e convivenza civile. Non ci fermeremo finché questi criminali non saranno assicurati alla giustizia. Sarà il modo migliore per onorare la memoria ed il sacrificio del militare ucciso”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
CROSETTO: “PROFONDO CORDOGLIO, HA TENUTO FEDE AL GIURAMENTO”
“A nome mio personale e di ogni donna e uomo della Difesa esprimo profondo cordoglio per la drammatica morte del Brigadiere Capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie, servitore dello Stato vilmente ucciso mentre svolgeva, con coraggio e senso del dovere, il proprio lavoro a difesa e a tutela della collettività. Ci ha lasciato tenendo fede al giuramento prestato: proteggere a qualsiasi costo i cittadini e l’Italia. In questo momento di grande dolore, ci stringiamo ai familiari, ai colleghi dell’Arma e al Comandante Generale Salvatore Luongo”. Così su X il ministro della Difesa Guido Crosetto per la tragica morte del Brigadiere Capo in una sparatoria avvenuta a Francavilla Fontana questa mattina.
UNARMA: “SIA FATTA LUCE SUI FATTI E GIUSTIZIA”
“Siamo sconvolti e addolorati per la perdita di un servitore dello Stato. Alla famiglia del militare va il nostro abbraccio commosso, la nostra vicinanza e il nostro sostegno concreto in questo momento drammatico”. Lo dichiara in una nota Antonio Nicolosi Segretario generale di “Un’arma” sull’uccisione nel corso di una sparatoria del brigadiere capo Carlo Legrottaglie nel brindisino. “Chiediamo che venga fatta piena luce sulla dinamica dei fatti e che sia garantito il massimo impegno per identificare e assicurare alla giustizia i responsabili di questo gravissimo atto di violenza. Unarma rinnova con forza il suo impegno nella tutela della dignità, della sicurezza e dei diritti di tutti i carabinieri”, conclude.
(fonte foto di apertura: pagina Fb di Puntato Forze di Polizia)
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

