Campi Flegrei, dopo la scossa di 3.2 crolli nel Parco archeologico di Pompei. Accertato il cedimento parziale di un muro e di una porzione di volta nell’insula Meridionalis
Accertato il cedimento parziale di un muro e di una porzione di volta nell’insula Meridionalis nel Parco archeologico di Pompei. Il crollo si è verificato alle 7 circa di questa mattina, in concomitanza con la scossa di magnitudo 3.2 registrata nei Campi Flegrei, dove è in corso uno sciame sismico. I cedimenti sono stati riscontrati in una struttura già danneggiata durante il sisma dell’Irpinia del 1980, che era stata puntellata e su cui era in corso il restauro. “Pompei è un sito fragile – spiega il direttore Gabriel Zuchtriegel – e stiamo lavorando a un controllo a tappeto in tutta l’area per verificare eventuali danni in seguito allo sciame sismico di stamattina, al fine di avere nei tempi più rapidi possibili un quadro completo”.
Il Parco archeologico di Pompei fa sapere che non ci sono danni a persone. Nella struttura oggetto dei crolli non sono presenti affreschi o reperti mobili e si sta lavorando ora alla messa in sicurezza dell’area. Contestualmente, il Parco ha avviato un controllo a tappeto su tutta l’area archeologica di Pompei, in cui collabora anche un team di esperti esterni a cui recentemente è stato affidato il monitoraggio sistematico e periodico dei 13mila ambienti della città antica, basato su una piattaforma digitale sviluppata appositamente a tal fine. I dati del monitoraggio servono per programmare le attività di manutenzione, essenziali per la conservazione delle strutture. Per la valutazione dell’evento e di eventuali ulteriori rischi, il Parco sta collaborando anche con l’Ingv.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

