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Dermatite atopica: ivarmacitinib nuova importante opzione di cura

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Nei pazienti adulti e adolescenti con dermatite atopica da moderata a grave non controllata con le terapie topiche, funziona il trattamento con il farmaco orale sperimentale ivarmacitinib

Nei pazienti adulti e adolescenti con dermatite atopica da moderata a grave non controllata con le terapie topiche, il trattamento con il farmaco orale sperimentale ivarmacitinib, un inibitore selettivo della JAK 1, si è dimostrato efficace, come rilevato da uno studio di fase III pubblicato sulla rivista JAMA Dermatology.

Ivarmacitinib, un inibitore della Janus chinasi 1, è in fase di sviluppo clinico per diverse condizioni oltre alla dermatite atopica, tra cui alopecia areata, spondilite anchilosante, malattia di Crohn, artrite reumatoide e colite ulcerosa.

Lo studio randomizzato, multicentrico, in doppio cieco e controllato con placebo, ha coinvolto 336 pazienti adulti e adolescenti (dai 12 anni ai 75 anni di età) con dermatite atopica da moderata a grave, assegnati in modo casuale in rapporto 1:1:1 a ricevere ivarmacitinib 4 mg (n = 113), ivarmacitinib 8 mg (n = 112) oppure il placebo (n = 111) per 16 settimane.

Risposte rapide e sostenute
Al termine delle 16 settimane, il 36,3% e il 42% dei partecipanti trattati rispettivamente con le dosi da 4 e 8 mg hanno raggiunto un punteggio pari a 0/1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) nell’Investigator Global Assessment (IGA) con un miglioramento di due gradi rispetto al basale, in confronto al 9% del gruppo placebo (P<0,001 per entrambi i dosaggi).

Analogamente, una percentuale maggiore di pazienti nei gruppi trattati con ivarmacitinib 4 mg (54%) e 8 mg (66,1%) ha ottenuto una riduzione di almeno il 75% vs basale nel punteggio dell’Eczema Area and Severity Index (EASI 75) rispetto al gruppo placebo (21,6%, P<0,001 per entrambi i dosaggi).

I ricercatori hanno inoltre osservato un netto miglioramento del prurito in entrambi i gruppi in trattamento attivo, con una riduzione clinicamente significativa osservata già al giorno 3 con la dose da 8 mg e all’ottavo giorno con la dose da 4 mg.

«Questa risposta rapida e sostenuta, simile a quella riscontrata con altri JAK 1 inibitori, potrebbe spiegare i miglioramenti sostanziali della qualità della vita osservati nello studio» hanno scritto i ricercatori guidati da Yan Zhao, del dipartimento di dermatologia del Pekin University People’s Hospital. «Il meccanismo probabilmente coinvolge l’inibizione delle citochine pruritogene e un’azione diretta sulla segnalazione neuronale della JAK 1».

I tassi di eventi avversi sono stati simili in tutti i gruppi, pari al 69% nel gruppo trattato con 4 mg, al 66,1% nel gruppo trattato con 8 mg e al 64,9% nel gruppo placebo. Eventi avversi gravi emersi durante il trattamento si sono verificati in otto pazienti: cinque nel gruppo trattato con ivarmacitinib e tre nel gruppo placebo. Due di questi, sepsi e varicella, sono stati ritenuti correlati a ivarmacitinib ed entrambi i pazienti si sono ripresi dopo l’interruzione del farmaco. Non sono stati segnalati eventi avversi cardiovascolari maggiori, trombosi o neoplasie maligne.

«Questo studio clinico randomizzato di fase III ha mostrato che ivarmacitinib orale una volta al giorno ha migliorato significativamente i segni e i sintomi della dermatite atopica da moderata a grave nei pazienti adolescenti e adulti rispetto al placebo, dimostrando un favorevole profilo rischio-beneficio» hanno concluso gli autori. «Ivarmacitinib rappresenta una nuova promettente opzione di trattamento per i pazienti la cui malattia non è adeguatamente controllata dalle terapie topiche».

«Ivarmacitinib sembra essere un’altra opzione di trattamento potenzialmente praticabile per la dermatite atopica. Il problema principale, dal mio punto di vista, è che come categoria, i JAK inibitori non sono ancora stati molto prescritti e questo nuovo agente non sembra sostanzialmente diverso da upadacitinib o abrocitinib, i due farmaci attualmente approvati in questa categoria negli Stati Uniti. È difficile immaginare come un’altra molecola molto simile possa distinguersi dalle altre due» ha commentato Peter Lio, Professore assistente clinico di dermatologia e pediatria presso la Northwestern University Feinberg School of Medicine.

Referenze

Zhao Y et al. Ivarmacitinib for Moderate to Severe Atopic Dermatitis in Adults and Adolescents: A Phase 3 Randomized Clinical Trial. JAMA Dermatol. 2025 Apr 30:e250982. 

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