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Architettura e durata nel tempo: come costruire per una lunga resistenza

atlante dell'architettura

censimento delle architetture

Le risorse naturali sono sottoposte a forte pressione e il ciclo di vita degli edifici incide sempre più sul bilancio ambientale ed economico di un progetto. La longevità delle strutture, quindi, diventa un parametro decisivo dell’architettura contemporanea. Costruire per durare vuol dire elaborare soluzioni che resistano agli agenti atmosferici e allo stesso tempo anche all’usura funzionale e alle mutate esigenze degli utenti. È un insieme di fattori che coinvolge l’intero processo, dalla scelta dei materiali alla concezione degli spazi, passando per i dettagli costruttivi e la manutenzione programmata.

La resistenza dei materiali e l’importanza dei sistemi protettivi

La scelta dei materiali è il primo atto con cui il progettista determina la durata di un’opera. Ma anche il conglomerato cementizio più performante o il metallo più resistente hanno bisogno di barriere aggiuntive che li difendano da acqua, raggi UV e agenti chimici.

I sistemi impermeabilizzanti e protettivi, quindi, assumono un ruolo decisivo. Su Kryptonchemical.it si possono trovare informazioni, per esempio, su formulati liquidi a freddo e sistemi Hot Spray in poliurea e poliuretano che proteggono le superfici con un film elastomerico continuo, privo di giunzioni e sormonti, capace di seguire i movimenti strutturali e di sigillarne le microfessurazioni.

Queste tecnologie trovano impiego su coperture piane, ponti, vasche di contenimento e opere che interessano il settore dell’ingegneria civile e assicurano una difesa di lungo periodo contro la penetrazione dell’acqua e la corrosione dei supporti.

L’applicazione a spruzzo di soluzioni Hot Spray, ad esempio, si adatta perfettamente a qualsiasi forma geometrica, consentendo di realizzare in brevissimo tempo una membrana ad elevata resistenza chimica e meccanica, che non genera sovraccarico alle strutture portanti, fornendo così una risposta specifica per ogni ambito, dall’edilizia residenziale alle infrastrutture pesanti.

La progettazione architettonica orientata alla durata

Una costruzione longeva nasce da una certa corrispondenza tra la forma architettonica e la tecnica costruttiva. Ad esempio, i volumi compatti e le adeguate pendenze di copertura sono in grado di ridurre l’esposizione alle intemperie e di favorire il rapido deflusso delle acque.

Vengono progettati elementi specifici, come i gocciolatoi, che allontanano l’acqua dalle facciate. Inoltre, si predispongono giunti di dilatazione posizionati strategicamente per contrastare le tensioni indotte da variazioni termiche e limitare il rischio di fessurazioni che potrebbero compromettere le strutture.

Il progetto che tiene conto della manutenzione futura riserva spazi tecnici e passaggi per un agevole accesso agli impianti. Inoltre, la predisposizione dei parapetti e delle linee vita può agevolare tutte le operazioni periodiche di pulizia e di controllo dei manti di copertura, per fare in modo che la manutenzione diventi un’attività pianificata e quindi più economica.

La gestione dell’acqua: drenaggio e impermeabilizzazione

L’acqua è il principale nemico della durata delle strutture. Bisogna mettere in atto, quindi, una gestione corretta del suo ciclo, per prevenire le infiltrazioni. Tutto deve essere adattato in base alle caratteristiche del progetto e le varie canalizzazioni devono sempre essere tenute libere dai detriti.

Quando si fa riferimento alle infrastrutture stradali come viadotti e gallerie, l’utilizzo di membrane spray e di strati impermeabilizzanti aumenta la durata dei materiali portanti. Nelle vasche di contenimento e nei serbatoi, la protezione con rivestimenti elastomerici limita l’azione di sostanze aggressive, preservando l’integrità delle pareti e, di conseguenza, la purezza dei fluidi immagazzinati.

La protezione del calcestruzzo

Il calcestruzzo, materiale fondamentale dell’architettura, appare robusto ma soffre la penetrazione di sostanze che ne corrodono le armature. A questo proposito, l’uso di sistemi elastomerici anti-fessurazione crea un mantello traspirante che consente al vapore interno di fuoriuscire impedendo però all’acqua liquida di entrare. I rivestimenti, che aderiscono perfettamente alle superfici, consentono di sigillare anche eventuali fessure di assestamento.

Prima dell’applicazione dello strato protettivo deve essere effettuata un’attenta preparazione del supporto, che comprende, ad esempio, abrasione, sabbiatura, molatura e la rimozione di parti incoerenti, polveri, tracce di contaminanti e prodotti distaccanti.

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