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Crisi aziendali, l’annuncio di Urso: “La Perla è salva”

la perla

“La Perla è salva”: il ministro Urso annuncia nuovi investimenti e assunzioni per l’azienda di lingerie tra i simboli del Made in Italy

“La Perla è salva! Il simbolo del Made in Italy sarà rilanciato da un investitore che garantirà marchio, sito produttivo e tutti gli occupati”. È quanto ha annunciato, da quanto si apprende, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al tavolo della Perla in corso a Bologna, nello stabilimento di via Mattei.

URSO A TAVOLO BOLOGNA: GRANDE SUCCESSO, LO DOVEVO A LAVORATRICI

“Sono qui con voi, perché questa era la battaglia del Made in Italy e l’abbiamo combattuta insieme, senza mai mollare. Grazie all’impegno straordinario dei commissari, dei curatori italiani, dei liquidatori inglesi e dello staff del Mimit, abbiamo individuato una soluzione industriale per una delle crisi più emblematiche del settore moda, tra le più complesse mai affrontate dal ministero, per la prima volta alle prese con più procedure in diversi paesi, con una complessità legale che appariva inestricabile. Un grande successo frutto di un lavoro di squadra”. E ancora: “Siamo pronti ad assegnare La Perla- ha aggiunto Urso- a un soggetto unitario che ha manifestato il proprio interesse per il marchio, il sito produttivo e i lavoratori, presentando un progetto industriale concreto per il rilancio di questa storica realtà, icona della moda italiana”. Infatti ha puntualizzato il ministro al tavolo: “Abbiamo voluto che questo momento decisivo si svolgesse qui, nel sito produttivo di Bologna, di fronte ai sindacati, ai lavoratori e alle istituzioni di questo territorio, perché lo devo alle lavoratrici che avevo incontrato all’inizio di questa vertenza e che mi hanno spronato a non mollare”. Del resto, insiste Urso, “qui, in questo stabilimento è cominciata la storia di una grande icona del Made in Italy e qui si misura la resilienza del Made in Italy che stupisce e affascina il mondo”.

URSO: ASSUNZIONE PER 210 DIPENDENTI PIÙ ALTRI 40 NUOVI

Anche in questo caso una crisi si è trasformata in opportunità, con più investimenti e più occupazione”, così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, al tavolo a cui erano presenti i rappresentanti sindacali e, tra gli altri, l’assessore regionale Giovanni Paglia, Stefano Mazzetti, capo di Gabinetto a Palazzo Malvezzi e delegato al Lavoro. Ringraziando il sottosegretario con delega alle crisi d’impresa Fausta Bergamotto, “per l’impegno profuso” nel dossier, ha continuato Urso: “Il piano industriale presentato prevede non soltanto l’assunzione dei 210 dipendenti coinvolti nelle procedure Lpm e Lpmg Ita, ma anche un incremento della forza lavoro con ulteriori 40 nuove assunzioni. Elemento qualificante del progetto è la volontà di mantenere e rilanciare il sito produttivo di Bologna, investendo nella sua progressiva riattivazione come cuore manifatturiero del marchio”. Una scelta che, conclude il ministro, “ben oltre il valore simbolico, riflette una strategia chiara di valorizzazione del Made in Italy come tratto identitario del brand”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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