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Adrenoleucodistrofia cerebrale rallentata da leriglitazone prima del trapianto di staminali

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Adrenoleucodistrofia cerebrale: secondo nuovi studi, leriglitazone rallenta la progressione prima del trapianto di staminali

Presentato a San Diego, in occasione dell’American Academy of Neurology (AAN) Annual Meeting, un recente studio ha evidenziato che leriglitazone ha contribuito ad arrestare la progressione della adrenoleucodistrofia cerebrale (cALD) in un piccolo gruppo di bambini, sia dal punto di vista clinico che radiologico, dopo 96 settimane di trattamento.

Il disegno dello studio clinico NEXUS
L’adrenoleucodistrofia cerebrale è una patologia rara e devastante che colpisce i bambini, causando una rapida degenerazione neurologica con un esito spesso fatale nel giro di pochi anni.

La ricerca, guidata da Patricia L. Musolino, neurologa presso il Massachusetts General Hospital di Boston, ha analizzato la sicurezza e l’efficacia di leriglitazone, un agonista dei recettori attivati dai proliferatori perossisomiali (PPAR), capace di penetrare nel cervello. Questo farmaco orale è stato testato su bambini affetti da cALD prima del trapianto di cellule staminali ematopoietiche.

Il trial clinico NEXUS è stato condotto in tre centri europei tra febbraio 2020 e aprile 2025. L’analisi ha incluso 20 bambini con diagnosi confermata di cALD, un punteggio di disabilità funzionale maggiore (MFD) pari a 0 e un punteggio Loes compreso tra uno e dieci. Nessuno dei partecipanti era stato sottoposto al trapianto di cellule staminali ematopoietiche.

Il punteggio Loes è un sistema di classificazione che valuta la gravità delle lesioni cerebrali nella adrenoleucodistrofia cerebrale (cALD) attraverso la risonanza magnetica. Maggiore è il punteggio, più avanzata è la compromissione neurologica. Questo strumento è fondamentale per monitorare la progressione della malattia e determinare l’idoneità dei pazienti ai trattamenti, inclusa la possibilità di un trapianto di cellule staminali.

Risultati promettenti sull’arresto della malattia
I bambini partecipanti allo studio sono stati classificati in due gruppi: il primo con lesioni cerebrali prive di aumento del contrasto al gadolinio, il secondo con lesioni che mostravano questo incremento.

Tutti i partecipanti hanno ricevuto una sospensione orale di leriglitazone, calibrata per raggiungere una concentrazione plasmatica target di 170 microgrammi-h per millilitro.

Un’analisi dei dati è stata effettuata dopo 24 settimane, seguita da un’analisi primaria a 96 settimane. Il criterio di valutazione principale era la proporzione di partecipanti che mostravano un arresto della malattia, definito attraverso variazioni cliniche e radiologiche, nel corso dello studio o prima dell’eventuale trapianto.

Sette dei venti pazienti hanno mostrato evidenze di arresto della progressione della cALD entro 96 settimane o prima del trapianto, un risultato nettamente superiore rispetto al tasso di arresto del 10% osservato nella coorte di storia naturale.
Inoltre, 14 bambini non hanno manifestato una crescita significativa delle lesioni, e l’analisi MRI ha confermato che il trattamento ha contribuito a stabilizzarne l’evoluzione.

Sicurezza e tollerabilità del farmaco
Leriglitazone è stato generalmente ben tollerato, come riportato dall’analisi della sicurezza condotta su tutti i partecipanti che hanno ricevuto almeno una dose del farmaco.

Sebbene 22 pazienti abbiano sperimentato eventi avversi, questi sono stati per lo più di intensità lieve o moderata. Otto pazienti hanno avuto eventi avversi gravi, ma nessuno di questi è stato attribuito al farmaco, né ha causato l’interruzione dello studio.

Secondo Musolino e colleghi, questi risultati suggeriscono che leriglitazone potrebbe rappresentare una valida opzione terapeutica prima del trapianto, fornendo una possibilità di rallentare la progressione di questa grave malattia.

Fonte:
Musolino PL, et al. Leriglitazone achieved a primary endpoint based on disease arrest in patients with childhood cerebral adrenoleukodystrophy in the NEXUS open-label phase 2/3 study. American Academy of Neurology Annual Meeting, 2025. San Diego.

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