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La Boldrini vuole entrare a Gaza con la Carovana Solidale al valico di Rafah

Boldrini chiede scioglimento di Forza Nuova e CasaPound

La dem Laura Boldrini insieme ad altri tredici deputati parteciperà alla Carovana Solidale ‘Gaza oltre confine’, dal 15 al 18 maggio al valico di Rafah

Siamo oltre sessanta, forse la delegazione più folta che si sia spinta a entrare a Gaza, perché il nostro obiettivo è questo, lo abbiamo chiesto formalmente e continueremo a chiederlo, anche al ministro Tajani, perché ci aspettiamo una risposta”. Lo afferma Laura Boldrini, deputata del Partito democratico e membro dell’Intergruppo parlamentare per la Pace in Palestina e Israele, tra i tredici deputati che parteciperanno alla Carovana Solidale ‘Gaza oltre confine’, dal 15 al 19 maggio al valico di Rafah. L’evento, promosso dall’Intergruppo parlamentare per la pace in Israele e Palestina e dalle realtà della società civile tra cui Aoi, Arci e Assopace Palestina, è stato presentato in conferenza stampa presso la sede dell’Fnsi, a Roma.

Boldrini riferisce che l’Intergruppo “ha scritto all’Ambasciatore italiano a Tel Aviv affinché chieda alle autorità israeliane che ci diano autorizzazione all’ingresso a Gaza e ad oggi ancora non è arrivata nessuna risposta. Già questa è una notizia eloquente. Ma non ci arrenderemo”, assicura Boldrini: “chiameremo il ministro Tajani e il viceministro Cirielli se serve, per fare presente che una delegazione così folta intende andare a Gaza e ci aspettiamo una risposta, in ogni caso. Non daremo però per scontato che non potremo accedere”.

Boldrini parla poi della situazione umanitaria nella Striscia: “A Gaza si aggirano persone rese come degli spettri, alla ricerca di cibo o acqua, perché dal 2 marzo per volere di Israele non entra neanche un litro d’acqua”. “L’Europa dov’è?” si chiede Boldrini, “Balbetta. Sta morendo sotto le macerie di Gaza. E Giorgia Meloni?”. La deputata del Pd evidenzia: “In parlamento stiamo lavorando con tutte le opposizioni” per chiedere al governo che spinga Israele a rispettare gli obblighi internazionali, “ma da parte del governo non arriva una parola. Giorgia Meloni, la madre cristiana, non è riuscita a pronunciare una sola parola di cordoglio e condanna per i 16mila bambini uccisi e questo rende il governo italiano complice di uno sterminio. Noi non siamo complici e vogliamo andare a Gaza per marcare questa differenza. È una responsabilità storica di cui dovranno rispondere“.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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