L’aggiunta di anifrolumab al trattamento standard per il lupus eritematoso sistemico ha portato ad un più rapido raggiungimento di una bassa attività di malattia e della remissione
L’aggiunta di anifrolumab al trattamento standard per il lupus eritematoso sistemico ha portato ad un più rapido raggiungimento di una bassa attività di malattia e della remissione, nonchè ad un maggior tempo trascorso in questi stati, rispetto alla sola terapia standard. Lo dimostrano i risultati di un’analisi post-hoc dei dati degli studi TULIP 1 e 2 e della fase di estensione di questi trial, recentemente pubblicati sulla rivista ARD.
Razionale e obiettivi dell’analisi
L’approccio Treat-to-Target (T2T) al trattamento del lupus eritematoso sistemico (LES) richiede la definizione di obiettivi misurabili, come la remissione secondo i criteri DORIS o lo stato di bassa attività di malattia (LLDAS), per essere applicato nella pratica clinica, spiegano i ricercatori bell’introduzione allo studio. Nello specifico, la remissione DORIS richiede un punteggio SLEDAI-2K di attività di malattia pari a 0 e un punteggio PGA <0,5, permettendo l’impiego di antimalarici, immunosoppressori e glucocorticoidi (≤5 mg/die). È associata a minori danni d’organo, ridotta mortalità e migliore qualità di vita, ma resta un obiettivo difficile da raggiungere. LLDAS, invece, è un obiettivo più accessibile, dato che richiede un punteggio SLEDAI-2K ≤4 (senza coinvolgimento maggiore), PGA ≤1 e un impiego di glucocorticoidi ≤7,5 mg/die. Come la remissione DORIS, LLDAS è legata a minori riacutizzazioni, danni e mortalità. Entrambi gli obiettivi sono raccomandati nelle linee guida EULAR 2023 per l’approccio T2T al trattamento del LES.
Anifrolumab, uno dei due farmaci biologici approvati per il LES di grado moderato-severo, è un anticorpo monoclonale anti-interferone di tipo I.
Nei trial TULIP-1 e TULIP-2, il suo impiego è risultato associato a livelli maggiori di raggiungimento della remissione DORIS e di LLDAS rispetto al placebo.
I pazienti che avevano completato il trattamento negli studi TULIP di 1 anno potevano candidarsi hanno potuto ricandidarsi a partecipare ad uno studio di estensione a lungo termine (LTE) controllato con placebo della durata di 3 anni.
Dato che una durata più lunga della remissione LLDAS e DORIS è associata ad una maggiore protezione dal danno d’organo, in questa analisi post-hoc i ricercatori si sono posti l’obiettivo di studiare l’impatto a lungo termine di anifrolumab, rispetto a quello del placebo, sul raggiungimento della LLDAS e della DORIS nel corso dei 4 anni di trattamento (fase randomizzata e fase di estensione in aperto).
Disegno dello studio e risultati principali
Per esaminare i tassi a lungo termine di bassa attività di malattia e remissione tra i pazienti con LES trattati con anifrolumab rispetto al placebo, i ricercatori hannoo incluso 369 pazienti con LES che, negli studi originali TULIP, erano stati randomizzati a trattamento con a 300 mg di anifrolumab per via endovena o placebo ogni 4 settimane, in aggiunta alla terapia standard. Questi pazienti hanno poi continuato con lo stesso trattamento nello studio di estensione della durata di 3 anni.
Alla fine dello studio di estensione triennale, il 36,9% dei pazienti trattati con anifrolumab ha soddisfatto i criteri LLDAS rispetto al 17,1% di quelli trattati con placebo (OR = 2,7; IC95%: 1,3-5,5),
Non solo: anche il tasso di remissione DORIS è risultato più elevato tra i pazienti trattati con anifrolumab, attestandosi al 30,3% contro il 18,3% con placebo (OR = 1,9; IC95%, 1-3,9).
Complessivamente, i pazienti trattati con anifrolumab hanno trascorso più tempo in LLDAS (P nominale = 0,0004) e in remissione DORIS (P nominale = 0,0032) rispetto al placebo. Inoltre, i pazienti trattati con anifrolumab hanno raggiunto più rapidamente il loro primo episodio di LLDAS e di remissione DORIS. In particolare, la metà dei pazienti del gruppo anifrolumab ha raggiunto la LLDAS in 9,9 mesi rispetto ai 20,2 mesi del gruppo placebo.
Al contempo, un quarto dei pazienti del gruppo anifrolumab ha raggiunto la remissione DORIS in 14,8 mesi, rispetto ai 20,6 mesi del gruppo placebo. Meno della metà dei pazienti del gruppo placebo ha mai raggiunto la remissione DORIS.
Alla fine dello studio, 58 dei 194 pazienti trattati con anifrolumab erano in remissione DORIS, mentre 67 erano in LLDAS.
Riassumendo
In conclusione, i risultati di questa analisi post hoc dei periodi di studio TULIP di 4 anni più LTE mostrano che la LLDAS e la remissione DORIS rappresentano degli obiettivi terapeutici raggiungibili e realistici nel tempo con anifrolumab, con tassi di raggiungimento a lungo termine superiori rispetto alla sola terapia standard.
Questi risultati, combinati con la capacità di anifrolumab di ridurre l’impiego di glucocorticoidi, potrebbero portare ad un minore accumulo di danni d’organo e ad una riduzione della mortalità. Lo studio, pertanto, suffraga il potenziale d’impiego di anifrolumab nel fornire benefici a lungo termine nei pazienti con LES.
Nicola Casella
Bibliografia
Morand EF, et al. LLDAS and remission attainment with anifrolumab treatment in patients with systemic lupus erythematosus: results from the TULIP and long-term extension randomised controlled trials.Ann Rheum Dis. 2025;doi:10.1016/j.ard.2025.01.016.
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