La multinazionale farmaceutica tedesca Merck KGaA ha ufficializzato l’acquisizione di SpringWorks Therapeutics, società biotecnologica statunitense
La multinazionale farmaceutica tedesca Merck KGaA ha ufficializzato l’acquisizione di SpringWorks Therapeutics, società biotecnologica statunitense focalizzata sullo sviluppo di terapie oncologiche e per malattie rare. L’accordo, annunciato il 28 aprile 2025, prevede un corrispettivo in denaro di 3,9 miliardi di dollari, pari a 47 dollari per azione, cifra in linea con le anticipazioni riportate recentemente dal Wall Street Journal, ma inferiore alle prime stime di alcuni analisti di settore.
Secondo quanto riferito da Anupam Rama, analista di JP Morgan, la valutazione sarebbe stata condizionata sia dall’assenza di altri potenziali acquirenti sia dal contesto macroeconomico globale, caratterizzato da instabilità e incertezza per le operazioni di M&A nel comparto farmaceutico.
L’acquisizione, approvata dai consigli di amministrazione di entrambe le aziende, sarà finanziata attraverso una combinazione di liquidità disponibile e nuovo debito. La chiusura dell’operazione è prevista per la seconda metà del 2025 e, secondo quanto comunicato dal gruppo tedesco, non limiterà la capacità di Merck KGaA di perseguire ulteriori acquisizioni di dimensioni maggiori in futuro.
Focus su tumori rari e crescita nel mercato statunitense
Per Merck KGaA, questa acquisizione rappresenta un passaggio cruciale nella ridefinizione del proprio portafoglio farmaceutico, con un’attenzione sempre più marcata verso l’oncologia e le patologie rare. Belén Garijo, amministratrice delegata di Merck, ha definito l’operazione “un’importante tappa della nostra strategia di portfolio attivo, che rafforza la posizione nel settore healthcare, accelera la crescita e consolida la presenza negli Stati Uniti”.
Il potenziale di SpringWorks Therapeutics risiede soprattutto nel trattamento di tumori rari, un segmento terapeutico ad alto bisogno clinico e con scarse alternative terapeutiche consolidate. L’acquisizione consentirà a Merck di accedere a una pipeline di farmaci innovativi e di posizionarsi come player di riferimento in un settore in cui la domanda di terapie personalizzate e mirate è in costante crescita.
I farmaci chiave: Ogsiveo e Gomekli
Attualmente, SpringWorks Therapeutics commercializza Ogsiveo (nirogacestat), un inibitore orale della gamma-secretasi approvato dalla FDA per il trattamento dei tumori desmoidi, neoplasie rare dei tessuti molli caratterizzate da una crescita infiltrativa e recidivante. Nirogacestat agisce bloccando l’enzima gamma-secretasi, responsabile della clivatura della proteina Notch e di altre proteine implicate nella proliferazione tumorale e nella formazione dello stroma tumorale. La molecola ha dimostrato, nei trial clinici, di ridurre significativamente il volume tumorale e di migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da questa patologia invalidante.
Nel 2024, Ogsiveo ha generato vendite per 172 milioni di dollari, contribuendo in modo sostanziale alla crescita della biotech americana. Oltre a questo farmaco, SpringWorks ha recentemente ottenuto l’approvazione FDA per Gomekli (mirdametinib), un inibitore di MEK, indicato per il trattamento dei neurofibromi plessiformi associati alla neurofibromatosi di tipo 1. Mirdametinib agisce bloccando le chinasi MEK1 e MEK2, componenti della via di segnalazione RAS/RAF/MEK/ERK, frequentemente iperattivata in diverse neoplasie e malattie rare a carattere proliferativo.
Entrambi i farmaci rispondono a bisogni terapeutici insoddisfatti e posizionano SpringWorks come azienda leader nello sviluppo di terapie per patologie oncologiche rare e geneticamente definite.
Prospettive future e potenziale sinergico
L’integrazione di SpringWorks all’interno del gruppo Merck KGaA permetterà di ampliare la pipeline oncologica della compagnia e di creare sinergie strategiche sia in termini di sviluppo clinico che di accesso al mercato statunitense, storicamente considerato uno dei più competitivi e remunerativi per le terapie innovative. Peter Guenter, CEO della divisione Healthcare di Merck, ha sottolineato come l’operazione offra “un’opportunità unica per costruire una posizione di leadership nel campo dei tumori rari e consolidare una piattaforma solida per ulteriori investimenti in quest’area”.
Inoltre, l’acquisizione dovrebbe contribuire fin da subito a rafforzare i ricavi della business unit healthcare, con una proiezione di crescita sia nel medio che nel lungo termine. In particolare, il mercato dei tumori rari e delle patologie genetiche a esordio precoce rappresenta un settore in forte espansione, favorito dai progressi della medicina di precisione e dalla crescente disponibilità di test diagnostici molecolari.
Merck punta a integrare le competenze di SpringWorks in ambito clinico-regolatorio e di sviluppo di farmaci orfani con la propria esperienza nella gestione di portfolio oncologici complessi, con l’obiettivo di accelerare i tempi di sviluppo di nuove terapie mirate e di rafforzare il proprio posizionamento competitivo a livello globale.

