Site icon Corriere Nazionale

Primo Maggio, Landini attacca la politica per le morti sul lavoro

maurizio landini cgil

Il Primo Maggio con cortei in tre città sarà dedicato ai temi della salute e sicurezza sul lavoro. Landini attacca: “La politica ha favorito omicidi”

Siamo di fronte a dei veri e propri omicidi, non delle fatalità. Siamo di fronte a un modello di fare impresa e mercato che uccide, che è stato favorito dalla politica e dal Parlamento con le leggi. Quindi basta chiacchiere, è il momento di agire e intervenire”. Lo dice Maurizio Landini, a margine di una iniziativa sul referendum per cancellare il jobs act.
Il segretario della Cgil premette: “Siamo di fronte a una strage che non ha fine, perché è questo modello di fare impresa favorito dalle leggi che uccide le persone. È ormai sotto gli occhi di tutti che chi muore è precario o dentro aziende che lavorano in appalto o subappalto. È lì che bisogna agire: bisogna cambiare quelle leggi balorde e basta con la logica dell’appalto e subappalto”.

Uniti per un lavoro sicuro‘ è lo slogan scelto da Cgil, Cisl, Uil per il Primo Maggio di quest’anno. Una giornata di mobilitazione, dedicata ai temi della salute e sicurezza sul lavoro, che vedrà tre manifestazioni unitarie, in tre luoghi simbolici, a Roma con Maurizio Landini, a Casteldaccia (Pa) con Daniela Fumarola e a Montemurlo (Po) con PierPaolo Bombardieri. L’appuntamento per il corteo nella Capitale è alle ore 9 in piazza Vittorio, per arrivare in via dei Fori Imperiali dove, a partire dalle ore 10, si susseguiranno gli interventi dal palco di delegate e delegati, pensionate e pensionati. Le conclusioni del leader della Cgil sono previste per le ore 12.30.

Landini nel suo intervento ricorda che “è un anno e mezzo che chiediamo di modificare le leggi e invece si è andati nella direzione opposta. C’è una responsabilità precisa, non basta adesso far finta di piangere e dire che le cose non vanno”.

Landini boccia l’annuncio di Giorgia Meloni su un intervento a favore della sicurezza sul lavoro e dice: “Se si vuole davvero cambiare la situazione è necessario cambiare le leggi, e non costa nulla. Significa dire basta e chiedere che siano responsabili quelli che pensano che in realtà le persone possono morire, come un prezzo da pagare in nome del profitto e del mercato. Basta con questa logica. Non è il momento delle chiacchiere o degli annunci, ma dei fatti“.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

Exit mobile version