L’utilizzo di Givinostat rallenta la progressione della distrofia muscolare di Duchenne: la conferma da nuovi dati
Un’analisi recentemente presentata a Dallas, nel corso della Muscular Dystrophy Association (MDA) Clinical & Scientific Conference 2025, ha evidenziato come il trattamento con givinostat sia associato a un significativo rallentamento della progressione della malattia.
Questo studio, basato su dati del trial clinico di fase 3 EPIDYS e di uno studio a lungo termine sulla sicurezza (LTSE), mostra che i pazienti trattati con givinostat hanno dimostrato un ritardo di due anni nella progressione della malattia rispetto a coloro in trattamento standard (SoC), mantenendo una maggiore mobilità fino ai 14 anni di età.
Preservata la mobilità in confronto al trattamento standard
Utilizzando il modello del Duchenne Regulatory Science Consortium (D-RSC), aggiornato con un approccio di modellizzazione non lineare a effetti misti, sono stati analizzati dati provenienti da 357 pazienti (296 trattati con givinostat e 61 con SoC).
I pazienti non deambulanti o con dati mancanti alla baseline sono stati esclusi. Il modello è stato validato trasformando la misurazione del tempo per salire quattro gradini (4SC) in velocità di salita (1/s), confermando l’accuratezza delle previsioni per i pazienti trattati con SoC e successivamente riadattato ai dati di givinostat.
Le simulazioni, condotte su 1.000 pazienti virtuali, hanno indicato che a partire dai 9 anni, givinostat ha ritardato di due anni la progressione della DMD, mantenendo una maggiore velocità di salita a 14 anni rispetto ai pazienti in SoC.
Benefici respiratori rispetto ai pazienti non trattati
Un’analisi parallela, presentata sempre durante l’MDA 2025, ha esplorato l’impatto di givinostat sul declino respiratorio in pazienti sopra i 15 anni.
Utilizzando il modello convalidato D-RSC, sono state simulate differenze nella capacità vitale forzata (FVC), evidenziando che il 3,1% dei pazienti trattati con givinostat presentava valori di FVC critici (<1L), rispetto al 12,5% dei pazienti in SoC.
Questi dati indicano un rischio quattro volte maggiore di grave compromissione respiratoria nei pazienti non trattati. A causa del numero limitato di pazienti trattati con givinostat nello studio LTSE con declino evidente della FVC, si è optato per un confronto con proiezioni simulate per il gruppo SoC, che hanno confermato l’affidabilità del modello.
Prospettive future
Questi risultati rafforzano il ruolo di givinostat come terapia modificante la malattia nella DMD, evidenziandone il potenziale nel preservare la mobilità e la funzione respiratoria.
Tuttavia, gli autori sottolineano la necessità di ulteriori ricerche per convalidare l’efficacia a lungo termine, in particolare nei pazienti anziani, dove i dati attuali risultano limitati. Studi futuri saranno fondamentali per consolidare queste evidenze e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da DMD.
Meccanismo d’azione del farmaco e situazione regolatoria
Givinostat, un inibitore delle istone deacetilasi (HDAC), è stato sviluppato da Italfarmaco in collaborazione con Telethon e Duchenne Parent Project Italia.
Le HDAC, enzimi chiave nella regolazione dell’espressione genica e dei processi infiammatori, mostrano un’attività alterata nella distrofia muscolare di Duchenne (DMD), contribuendo così alla degenerazione muscolare. Il farmaco agisce modulando l’attività delle HDAC, favorendo la rigenerazione muscolare e riducendo i processi infiammatori.
Recentemente, givinostat ha ottenuto l’approvazione regolatoria negli Stati Uniti (marzo 2024) e nel Regno Unito (dicembre 2024). Negli USA, il farmaco è stato approvato per pazienti dai sei anni in su, indipendentemente dallo stato di deambulazione. In UK, invece, è stato autorizzato per pazienti deambulanti della stessa fascia d’età, con un’approvazione condizionata per i non deambulanti.
Attualmente, l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) sta valutando la richiesta di autorizzazione all’immissione in commercio, con un verdetto previsto nella prima metà del 2025. Parallelamente, si stanno svolgendo procedure di registrazione in altre nazioni, con l’obiettivo di espandere l’accesso globale alla terapia.
Per consolidare il profilo di sicurezza ed efficacia di givinostat, sono in corso diversi studi clinici di fase II/III in Europa e Canada.
Fonti:
Laverty C, Mercuri E, Alessi F, et al. Disease progression modeling in Duchenne muscular dystrophy: delayed decay in four-stair climb with givinostat compared with standard of care. Presented at: 2025 MDA Clinical & Scientific Conference; Dallas. Abstract P76.
Finanger EL, Laverty C, Alessi F, et al. Modeling disease progression in Duchenne muscular dystrophy: reduced decline in forced vital capacity with givinostat compared with standard of care. Presented at: 2025 MDA Clinical & Scientific Conference; Dallas. Abstract P85.

