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Obesità: tirzepatide fa perdere il 13% del peso in 6 mesi

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Nei pazienti con obesità e senza diabete, il trattamento con tirzepatide nella pratica clinica reale ha prodotto una perdita di peso di quasi il 13% nell’arco di soli 6 mesi

Nei pazienti con obesità e senza diabete, il trattamento con tirzepatide nella pratica clinica reale ha prodotto una perdita di peso di quasi il 13% nell’arco di soli 6 mesi, come evidenziato dai risultati di uno studio di real life pubblicato sulla rivista Diabetes & Metabolism.

L’obesità è associata a più di 200 comorbilità, come malattie cardiovascolari, disturbi endocrini, insufficienza renale, sindrome metabolica e malattie del sistema nervoso centrale. In modo allarmante, la prevalenza globale dell’obesità è aumentata a livelli senza precedenti, con una stima del 16% negli adulti nel 2022, più del doppio rispetto alle previsioni del 1990.

La prevalenza è più elevata nei paesi sviluppati e occidentali, con gli Stati Uniti che mostrano uno dei tassi più alti a livello globale (42%). Le proiezioni attuali prevedono che questa cifra salirà al 50% entro il 2030, aumentando sostanzialmente i costi economici e medici per i pazienti e le loro famiglie ed evidenziando la necessità di pratiche di gestione del peso e interventi clinici efficaci.

Nello studio SURMOUNT-1, il trattamento con tirzepatide (15 mg) è stato associato a una riduzione media del peso corporeo del 22,5% alla settimana 72, rispetto al 2,4% con il placebo. Nello studio SURMOUNT-3, 72 settimane di trattamento con tirzepatide (dosi massime tollerate di 10 o 15 mg) hanno consentito una riduzione media del peso corporeo del 21,1% rispetto al 3,3% con il placebo. Nello studio SURMOUNT-4, i partecipanti hanno ottenuto una riduzione media del peso corporeo del 20,9% durante il periodo di introduzione della dose massima tollerata di tirzepatide (36 settimane); coloro che hanno continuato il trattamento per 52 settimane hanno ottenuto un’ulteriore riduzione media del peso corporeo del 6,7%.

Uno studio retrospettivo sull’utilizzo di tirzepatide nella real life
Tirzepatide ha dimostrato un’efficacia e una performance senza precedenti durante i trial clinici, tuttavia le sue prestazioni nel mondo reale devono ancora essere confermate. A questo scopo i ricercatori hanno condotto uno studio retrospettivo per chiarire i modelli di trattamento e l’efficacia del farmaco nella pratica clinica di routine nel promuovere la perdita di peso tra i pazienti statunitensi senza una storia clinica di diabete di tipo 2.

Sono stati utilizzati i dati dell’Healthcare Integrated Research Database, un database amministrativo di richieste di rimborso che include oltre 80 milioni di statunitensi in tutti gli stati (n=4.177; 75,6% donne; età media 46 anni) e sono state valutate le caratteristiche demografiche e cliniche dei pazienti a cui è stato prescritto tirzepatide, la persistenza nell’utilizzo del farmaco e i risultati sulla perdita di peso.

Prestazioni incoraggianti anche nella pratica clinica reale
Il 25,5% dei pazienti aveva un’obesità di classe 1 (30-34,9 kg/m2), il 24,9% di classe 2 (35-39,9) e il 31,9% di classe 3 (≥40). La maggior parte delle persone a cui è stata raccomandata la terapia con tirzepatide soffriva di una (73,8%) o più (51,0%) complicanze correlate all’obesità. I risultati dello studio hanno rivelato che un allarmante 73,8% dei pazienti soffriva di almeno una comorbilità associata all’obesità, principalmente dislipidemia (37,0%), ipertensione (33,5%) e ansia (27,0%).

Anche se nella pratica clinica reale gli incrementi di dosaggio di tirzepatide sono stati più lenti rispetto a quelli osservati durante i trial clinici, con molti soggetti che hanno mantenuto dosaggi più bassi (5 o 7,5 mg) anche dopo sei mesi, un sottoinsieme di pazienti naïve ai GLP-1 agonisti che hanno continuato ad assumere il farmaco per almeno 6 mesi hanno registrato una riduzione media del peso corporeo del 12,9% rispetto ai valori basali.

Da notare che il tasso di persistenza del 73,8% era più elevato rispetto a quello precedentemente riportato per altri GLP-1 agonisti come semaglutide e liraglutide.

Come sottolineato dagli autori, raggiungere una riduzione del peso ≥5% è una raccomandazione fondamentale delle linee guida cliniche, anche se gli obiettivi individuali dei pazienti possano variare in base alla gravità della malattia e alle complicanze. In particolare, una riduzione del peso del 5-10% può avere impatti evidenti sul rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, una riduzione del 10%-15% può migliorare i sintomi dell’apnea notturna e un calo del 10%-≥35% può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. «In questo studio, mentre l’88,5% dei pazienti nella coorte persistente/GLP-1 naïve ha raggiunto una riduzione del peso ≥5% a 6 mesi, il 69,0% e il 36,5% delle persone hanno ottenuto un calo ponderale rispettivamente ≥10% e ≥15%.

Conclusioni
In sintesi, in questo studio le prestazioni reali di tirzepatide ne hanno evidenziato l’efficacia clinica per la perdita di peso. Mentre l’aumento della dose è risultato più lento di quello osservato durante gli studi clinici (SURMOUNT-1), la persistenza reale al trattamento (73,8%) è stata superiore a quanto precedentemente riportato per altri agonisti del recettore GLP-1. Inoltre l’efficacia (riduzione del peso del 12,9%) è stata paragonabile alle prestazioni cliniche nel sottogruppo specifico analizzato.

Tuttavia, in qualità di studio osservazionale, gli autori avvertono che i risultati potrebbero essere soggetti a limitazioni, come possibili bias di selezione, status socioeconomico più elevato tra la popolazione dello studio ed errata classificazione di pazienti con diabete di tipo 2 non diagnosticato. Inoltre la non completezza dei dati relativi a BMI e peso corporea potrebbero influire sulla generalizzabilità dei risultati.

Referenze

Hankosky ER et al. Real-world use and effectiveness of tirzepatide among people without evidence of type 2 diabetes in the United States. Diabetes Metab. 2025 Mar 7;51(3):101636. 

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