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Chmp di EMA autorizza upadacitinib per l’arterite a cellule giganti

Arterite a cellule giganti, salute

Arterite a cellule giganti: il Comitato per i medicinali ad uso umano (Chmp) dell’Ema ha rilasciato il proprio parere positivo per l’approvazione di upadacitinib

Il Comitato per i medicinali ad uso umano (Chmp) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) ha rilasciato il proprio parere positivo per l’approvazione di upadacitinib (15 mg, una volta al giorno) per il trattamento dei pazienti adulti con arterite a cellule giganti (ACG). Il parere finale della Commissione Europea è atteso nella prima metà del 2025. Se approvata, sarebbe la prima e unica terapia avanzata orale per gli adulti con ACG.

“L’arterite a cellule giganti è una malattia infiammatoria che, se non trattata, può portare a esiti gravi come la cecità, l’ictus o l’aneurisma aortico”, ha dichiarato il Prof. Christian Dejaco, Direttore del dipartimento di reumatologia del sud Tirolo, Ospedale di Brunico (ASAA-SABES). “Il parere positivo del Chmp riconosce un bisogno terapeutico tuttora insoddisfatto per i pazienti. Upadacitinib, che si assume una volta al giorno per via orale, potrebbe essere presto un’opzione terapeutica promettente per gli adulti con arterite a cellule giganti e consentire di ridurre il dosaggio dei corticosteroidi.”

Il parere positivo del Chmp è supportato dai risultati dello studio clinico di Fase 3 SELECT-GCA che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di upadacitinib negli adulti con età superiore ai 50 anni con arterite a cellule giganti. Nella prima fase dello studio, i pazienti sono stati randomizzati per ricevere upadacitinib 7,5 mg o 15 mg in combinazione con un regime di riduzione graduale della dose di corticosteroidi di 26 settimane, o placebo in combinazione con un regime di riduzione graduale della dose di corticosteroidi di 52 settimane.

Durante il periodo di 52 settimane controllato con placebo, il profilo di sicurezza di upadacitinib è stato in generale coerente con quanto osservato per le altre indicazioni approvate.

“Il parere positivo del Chmp per upadacitinib è un significativo passo avanti che ci avvicina al nostro obiettivo di fare la differenza per le persone con Arterite a Cellule Giganti attraverso l’innovazione.” dichiara Caterina Golotta, Direttore Medico di AbbVie Italia. “AbbVie è impegnata nella ricerca e sviluppo di opzioni terapeutiche innovative che ampliano un portfolio diversificato di terapie per le persone che convivono con malattie autoimmuni.”

Upadacitinib è approvato nell’Unione Europea (UE) per il trattamento di pazienti adulti con spondiloartrite assiale radiografica, spondiloartrite assiale non radiografica, artrite psoriasica, artrite reumatoide, colite ulcerosa, malattia di Crohn e per il trattamento di pazienti adulti e adolescenti con dermatite atopica. L’uso di upadacitinib nella arterite a cellule giganti non è ancora approvato nell’UE.

Cos’è l’Arterite a cellule giganti
L’arterite a cellule giganti (ACG), nota anche come arterite temporale, è una malattia autoimmune delle arterie di medio e grande calibro, caratterizzata da un’infiammazione granulomatosa a tre strati della parete vasale, che colpisce le arterie temporali e altre arterie craniche, nonché l’aorta e altre grandi arterie. L’ACG può causare cefalea, dolore alla mascella e alterazioni o perdita della vista anche improvvisa e permanente. Si tratta della forma più comune di vasculite negli adulti dei Paesi occidentali.

Le donne bianche di età superiore ai 50 anni – più comunemente tra i 70 e gli 80 anni – hanno il rischio più elevato di sviluppare l’arterite a cellule giganti. Sebbene le donne abbiano più probabilità degli uomini di sviluppare l’ACG, la ricerca suggerisce che gli uomini hanno una maggiore probabilità di avere manifestazioni oculari causate dalla malattia.

Lo studio SELECT-GCA 
SELECT-GCA (M16-852) è uno studio clinico di fase 3, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, progettato per valutare la sicurezza e l’efficacia di upadacitinib in 428 pazienti con ACG. Lo studio si articola in due fasi. La prima fase, riportata in questo comunicato, ha valutato l’efficacia di upadacitinib in combinazione con un regime di riduzione della dose di corticosteroidi di 26 settimane rispetto al placebo in combinazione con un regime di riduzione della dose di corticosteroidi di 52 settimane.

Lo studio ha valutato anche la sicurezza e la tollerabilità di upadacitinib in questi pazienti. La seconda fase valuterà la sicurezza e l’efficacia della terapia di mantenimento con upadacitinib in confronto alla sua sospensione, nel mantenere la remissione nei partecipanti che hanno raggiunto una remissione sostenuta nella prima fase dello studio.

I risultati dello studio sono stati diffusi nell’aprile 2024. Per ulteriori informazioni su questo studio, visitare il sito ClinicalTrials.gov (NCT03725202).

Upadacitinib
Scoperto e sviluppato da AbbVie, upadacitinib è un inibitore selettivo e reversibile di JAK attualmente in fase di studio in numerose malattie infiammatorie immunomediate.3,7 Nei campioni cellulari umani, upadacitinib inibisce preferenzialmente la segnalazione di JAK1 o JAK1/3 con selettività funzionale sui recettori delle citochine che segnalano tramite coppie di JAK-2. Sono in corso studi clinici di Fase 3 con upadacitinib nelle seguenti patologie: alopecia areata, arterite a cellule giganti, idrosadenite suppurativa, arterite di Takayasu, lupus sistemico eritematoso e vitiligine.

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