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Emofilia: il ruolo chiave di fitusiran nella terapia

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Fitusiran è un piccolo RNA interferente (siRNA) sviluppato per il trattamento dell’emofilia A e B, indipendentemente dalla presenza di inibitori

L’emofilia è una malattia rara dovuta ad un difetto nella coagulazione del sangue

Fitusiran è un piccolo RNA interferente (siRNA) sviluppato per il trattamento dell’emofilia A e B, indipendentemente dalla presenza di inibitori. Il suo meccanismo d’azione si basa sulla riduzione dei livelli di antitrombina, una proteina che inibisce la coagulazione. Abbassando l’antitrombina, fitusiran mira a ripristinare l’equilibrio emostatico, aumentando la generazione di trombina e migliorando la coagulazione nei pazienti emofilici.

La Food and Drug Administration (FDA) statunitense sta esaminando la richiesta di approvazione di fitusiran come trattamento per adulti e adolescenti affetti da emofilia A o emofilia B, con o senza inibitori.

Evidenze cliniche: studi e risultati
Diversi studi clinici hanno valutato l’efficacia e la sicurezza di Fitusiran. Uno studio di Fase 1, pubblicato sul New England Journal of Medicine, ha coinvolto pazienti con emofilia A e B, mostrando che la somministrazione sottocutanea di fitusiran ha ridotto i livelli di antitrombina e aumentato l’attività coagulativa, con una diminuzione dei tassi di sanguinamento.

Successivamente, studi di Fase 3 hanno confermato questi risultati. Il programma ATLAS, composto da diversi trial clinici, ha dimostrato che fitusiran riduce significativamente i tassi annualizzati di sanguinamento rispetto alla terapia sostitutiva on-demand. In particolare, nello studio ATLAS-A/B, i pazienti trattati con fitusiran hanno mostrato una mediana di 0 sanguinamenti all’anno, rispetto ai 21,8 episodi nel gruppo di controllo.

Il profilo di sicurezza di fitusiran è stato oggetto di attenta valutazione. Durante gli studi clinici, sono stati riportati eventi tromboembolici in alcuni pazienti, portando a una temporanea sospensione dello sviluppo clinico nel 2017. Successivamente, sono state implementate misure di gestione del rischio, come l’ottimizzazione del dosaggio e linee guida per l’uso concomitante di altri agenti emostatici, riducendo l’incidenza di tali eventi.

Fitusiran e il miglioramento della qualità di vita nei pazienti con emofilia: risultati dello studio ATLAS-OLE 
L’edizione 2025 del congresso della European Association for Haemophilia and Allied Disorders (EAHAD) ha ospitato la presentazione di uno studio qualitativo sugli effetti del fitusiran nei pazienti con emofilia A o B. Il Poster presentato da M. Alfonso di Sanofi, dal titolo Improved Overall Quality of Life and Treatment Satisfaction in Patients With Haemophilia Receiving Fitusiran, ha illustrato i risultati di interviste semi-strutturate condotte su pazienti coinvolti nel trial ATLAS-OLE (NCT03754790), evidenziando i benefici del farmaco sulla qualità di vita e sulla soddisfazione terapeutica.

Lo studio ha analizzato l’esperienza di pazienti e caregiver arruolati nel trial ATLAS-OLE, raccogliendo le loro percezioni sul trattamento con fitusiran. L’analisi è stata condotta attraverso interviste telefoniche semi-strutturate della durata di un’ora, comprendenti domande aperte sui trattamenti precedenti e quesiti mirati sulla profilassi con fitusiran con un regime basato sui livelli di AT (AT-DR), che mirava a mantenere l’antitrombina tra il 15% e il 35%.

Metodologia dello studio
Sono stati intervistati 24 partecipanti, di cui 21 pazienti e 3 caregiver, con un’età media di 27 anni (± 8,9). Prima dell’inizio dello studio, la maggior parte dei partecipanti (87,5%) riferiva un impatto negativo dei trattamenti tradizionali sulla vita quotidiana e sulle attività fisiche. Tra le caratteristiche ritenute più importanti per un trattamento efficace, i partecipanti hanno valutato “riduzione delle emorragie” e “miglioramento della salute articolare” con un punteggio medio di 4,9 su 5 (± 0,34).

Risultati principali
Durante il trattamento con fitusiran, tutti i partecipanti hanno riportato miglioramenti negli episodi emorragici (punteggio medio 3,0 su 3,0; ± 0,21) e nella salute articolare (punteggio medio 2,8 su 3,0; ± 0,39). Gli effetti positivi del trattamento sono stati notati rapidamente: il 37,5% dei pazienti ha riferito miglioramenti entro il primo mese, mentre il 50% ha osservato benefici tra il secondo e il quarto mese.

Il trattamento con fitusiran ha avuto un impatto positivo anche sulla qualità della vita: tutti i partecipanti hanno riportato miglioramenti nella vita familiare, nelle attività sociali, nella percezione di sicurezza durante le attività fisiche e nel tono dell’umore.

Un dato particolarmente rilevante riguarda la fiducia nel farmaco: l’87,5% dei partecipanti si è dichiarato fiducioso nella protezione offerta da fitusiran contro gli episodi emorragici, mentre il 91,7% si è detto molto soddisfatto del trattamento. Inoltre, il 91,7% ha espresso una chiara preferenza per fitusiran rispetto ai trattamenti precedenti.

Conclusioni
Lo studio qualitativo presentato al congresso EAHAD 2025 conferma che fitusiran è associato a una significativa riduzione degli episodi emorragici, a un miglioramento della salute articolare e della mobilità e a un incremento della qualità di vita dei pazienti con emofilia. La maggior parte dei partecipanti ha espresso una forte soddisfazione per il trattamento, preferendolo rispetto alle terapie tradizionali. Questi risultati rafforzano il potenziale di fitusiran come nuova opzione terapeutica per la gestione dell’emofilia A e B, indipendentemente dalla presenza di inibitori, e ne supportano l’ulteriore sviluppo clinico.

Bibliografia
M. Afonso, et al. Improved Overall Quality of Lifeand Treatment Satisfaction in Patients With Haemophilia Receiving Fitusiran: Analyses of Qualitative Semi-Structured Interviews of Participants in the ATLAS-OLE Trial. EAHAD 2025; abstract = PO089

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