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Online il videoclip di “Droit dans le mur”, brano di Sandro Joyeux

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Online il videoclip di Droit dans le mur, brano estratto da JUMUA, il nuovo EP di Sandro Joyeux prodotto da Adriano Viterbini e Fabio Rondanini

Droit dans le mur, il nuovo videoclip di Sandro Joyeux, diretto da Francesco Tortorella utilizza l’intelligenza artificiale per raccontare un mondo contaminato, dove la plastica è diventata parte integrante della nostra esistenza.

Guarda il videoclip su YouTube: https://youtu.be/LT2edfo6IDc

Secondo i dati forniti da Legambiente, nel 2023 sono state prodotte 413,8 milioni di tonnellate di plastica e negli oceani se ne sono accumulate oltre 150 milioni tonnellate; la plastica costituisce inoltre tra l’80 e il 90% dei rifiuti marini e costieri, e rappresenta una minaccia globale per gli oceani e il pianeta tutto. Il videoclip sostiene l’attività di Legambiente in difesa del mare.

“La canzone nasce da una melodia scovata con l’ukulele mentre ero in viaggio – racconta Sandro Joyeux. I temi principali sono d’ispirazione mandinga, il modo lidio usato delle scale della kora e dai griot durante le loro declamazioni. Poi la frase “droit dans le mur” che mi girava in testa: è stato inevitabile raccontare della catastrofe ecologica in cui versa il nostro pianeta, e di cui la plastica è uno dei principali responsabili. L’incontro con Francesco Tortorella, e la sua idea di realizzare il videoclip con l’intelligenza artificiale ci è sembrato il giusto paradosso per raccontare il nostro andare “dritti contro il muro”.

Il videoclip di Droit dans le mur non usa solo l’IA come strumento, ma la trasforma in metafora: un mondo costruito artificialmente per raccontarne un altro, altrettanto artificiale, quello in cui viviamo. Persone immerse in scenari familiari, sorrisi, gesti quotidiani. Ma qualcosa stona. Sullo sfondo, la plastica è ovunque, silenziosa e inarrestabile, trasforma l’ambiente e i corpi stessi in elementi di un ecosistema tossico. Non è più fantascienza, la plastica è nell’acqua, nel cibo, nei vestiti, nel nostro sangue.

Girato in luoghi immaginari che evocano angoli reali del pianeta, Droit dans le mur mostra un futuro prossimo che è già il nostro presente e sottolinea un legame globale fatto di consumo sfrenato e indifferenza.

Un viaggio disturbante, che non lascia scampo: se continuiamo su questa strada, andremo a sbattere dritti contro un muro che noi stessi abbiamo costruito.

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