Palermo e Catania inaugurano il nuovo anno dell’autore e attore veneto: venerdì 21 e sabato 22 febbraio Nicolò Sordo e Filippo Quezel saranno in scena con “OK Boomer”

Venerdì 21 febbraio a Palermo e sabato 22 febbraio a Catania in scena OK BOOMER (Anch’io sono uno stronzo) il testo di Nicolò Sordo. Spazio Franco e Zō Centro Culture Contemporanee aprono un 2025 denso di attività, incontri e sfide per l’attore e autore veneto, vincitore del 14° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, a cui seguito il doppio debutto al Romaeuropa Festival prima all’interno di Situazione Drammatica, il format ideato da Tindaro Granata dedicato alla nuova drammaturgia italiana, successivamente sempre al Romaeuropa Festival insieme a Babilonia Teatri. In scena lo stesso Nicolò e Filippo Quezel con un racconto che non divide i buoni dai cattivi, ma affonda mani e piedi nei paradossi che ci circondano e che incarniamo.
“Sono passati quattro anni da quando Ok Boomer ha ricevuto il Premio Riccione Tondelli – dichiara Nicolò Sordo- tre da quando io e Filippo Quezel siamo stati in scena a Romaeuropa Festival diretti da Enrico Castellani e Valeria Raimondi di Babilonia Teatri. È passato tempo, siamo cambiati, ma la storia resta quella come le sue implicazioni sul reale. Mia madre, che mi raccontò e di fatto ispirò questa storia, se ne è andata qualche mese fa. Queste due date, sotto il sole crudo della Sicilia che per un periodo della mia vita è stata casa, le dedico a lei.
Ok Boomer racconta “il sabato pomeriggio in un negozio di articoli sportivi di un centro commerciale, dove ladruncoli di ogni genere prendono d’assalto tutto ciò che gli capita a tiro. Un ragazzino, beccato a rubare un paio di Nike Air, porta accidentalmente alla luce una realtà ben più torbida che si cela nel seminterrato del negozio: un laboratorio dove lavorano delle persone ridotte in schiavitù.” “Ok Boomer” parla a sempre più persone – continua Nicolò – l’ho scritto in tre notti, da una storia che mi aveva raccontato mia madre sul centro commerciale in cui lavorava. Che sia una pièce teatrale messa in scena da Babilonia Teatri, una delle compagnia che ha fatto la storia del teatro italiano – e di un certo tipo di teatro che mi piace – tuttora per me è incredibile. Enrico e Valeria mi hanno dato fiducia da subito, quando ancora le cose non erano certe, semplicemente guardandomi bene in faccia. Nella decostruzione di qualsiasi buon senso, nello sparare a zero su tutto ed essere correttamente scorretti penso che abbiamo trovato un territorio comune.”
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