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Da Scarperia alla Cina: su Rai 1 torna “Passaggio a Nord Ovest”

passaggio a nord ovest

Il museo dei Ferri taglienti di Scarperia, la cultura Guanci, la filosofia Wu Xing, il nuovo grattacielo di Tribeca oggi su Rai 1 a “Passaggio a Nord Ovest” con Alberto Angela

Anche questa settimana “Passaggio a Nord Ovest” – il programma di Rai Cultura ideato e condotto da Alberto Angela, in onda sabato 25 maggio alle 15.00 su Rai 1 – partirà per una lunga esplorazione in continenti lontani, in remote epoche della storia, mostrando fenomeni naturali spettacolari. Insieme ad Alberto Angela, gli spettatori scopriranno nel borgo di Scarperia, in Toscana, un museo molto particolare: quello dei Ferri taglienti. Il bellissimo Palazzo dei Vicari, di impianto trecentesco – che conserva, tra l’altro, un oriolo del Brunelleschi e un archivio preziosissimo di documenti antichi – ospita oggi il museo dei Ferri taglienti, dove sono esposte varie tipologie di coltelli, forbici, articoli per l’agricoltura e accessori per la manutenzione dei fucili. Si passa poi a esplorare la cultura Guanci, una delle più sconosciute e affascinanti dell’Europa meridionale. I primi abitanti delle Isole Canarie mummificavano i loro morti, ma la loro origine è rimasta avvolta nel mistero. Eppure – grazie a uno studio unico condotto in Europa con le strumentazioni più nuove (dalla tac agli acceleratori di particelle) sul Dna di una mummia – medici, specialisti forensi, scienziati e storici cercheranno di svelare gli enigmi che circondano la cultura Guanci.
Si arriva poi in Cina, dove si tramanda un’antica filosofia che ha tremila anni di storia e che è chiamata Wu Xing. Secondo la teoria del Wu Xing, i colori che dominano il ciclo della vita sono cinque e sono indissolubilmente connessi alla natura, agli elementi e alla vita umana. Tra questi, il verde è legato al legno, all’infanzia, alla primavera e quindi alla nascita e alla crescita.
Infine, New York, nel quartiere di Tribeca, dove svetta un nuovo grattacielo: il 56 Leonard Street. Progettato da un famoso studio svizzero di architetti, spicca per i balconi a sbalzo, soprattutto degli ultimi piani, che ricordano i pezzi del gioco da tavolo Jenga. Oltre al disegno visionario, anche la progettazione dell’edificio ha impegnato gli ingegneri strutturali nel trovare soluzioni per dare stabilità a un edificio che sfida la logica.
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