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Nelle librerie “Quel Rapido 904” di Giuseppe Misso

libri scrittori maria luisa alberico

Misso – senza ricorrere a nomi di fantasia – mette per iscritto le sue vicende e quelle di tutti coloro che reputa coinvolti nella strage del rapido 904

Era il 23 dicembre 1984: una bomba esplose nella galleria del Vernio, tra Firenze e Bologna, a bordo di un treno diretto da Napoli a Milano e pieno di passeggeri che si spostavano per le festività natalizie, causando 16 morti e 267 feriti. 
 
Che ruolo ha avuto lo Stato italiano nelle stragi di mafia che hanno sconvolto il nostro Paese? Cosa è accaduto davvero in quegli anni bui? Di quante tragedie non conosciamo, ancora oggi, i veri colpevoli e mandanti?
In Quel Rapido 904 – fuori per Milieu Edizioni – Giuseppe Misso, accusato di aver concorso alla strage, ci offre, per la prima volta dopo quarant’anni, la sua spiazzante testimonianza di un’oscura vicenda della storia d’Italia.
In un’inchiesta incalzante narrata in prima persona, ripercorrendo a ritmo serrato gli eventi che portarono a quel Natale di sangue, Misso mette per iscritto le sue vicende personali raccontando così la sua innocenza. Negli anni in carcere, l’ex fuorilegge si è dedicato alla scrittura.
Ora, dopo una ricerca fatta di libri, documenti d’archivio, carte processuali e giornali, ci restituisce la sua storia senza esclusione di colpi. In Quel Rapido 904Misso cita, senza ricorrere a nomi di fantasia, tutti quelli che reputa coinvolti, dai malavitosi ai poliziotti, dai magistrati ai politici.
L’autore ripercorre il lungo e complesso iter giudiziario della vicenda del Rapido: nel pieno degli anni di fango, in un Paese ancora sconvolto dalle morti provocate dalla violenza politica di destra e di sinistra, l’eccidio di oscura matrice contribuì a creare molta confusione tra l’opinione pubblica. I processi tesero a dimostrare che la strage aveva lo scopo di distrarre l’opinione pubblica da quanto stavano rivelando le inchieste di Falcone e Borsellino sulla mafia siciliana. Misso, che da sempre si è detto “tirato in mezzo” racconta i collegamenti creati ad hoc per renderlo colpevole. Quel rapido 904 è uno spiazzante resoconto delle inquietanti trame del potere e dei suoi torbidi intrecci con la criminalità organizzata che, ancora oggi, a due ventenni di distanza, interroga la nostra coscienza politica.
AUTORE
Giuseppe Misso nasce a Napoli il 6 luglio del 1947. Negli anni Novanta, per vendicare l’uccisione della sua compagna, ha fondato uno dei più potenti cartelli criminali di Napoli contrapposto alla cupola della camorra denominata Alleanza di Secondigliano. Condannato per la funambolica rapina miliardaria al Monte dei Pegni, durante il periodo di detenzione, la maggior parte trascorso in totale isolamento, si è dedicato alla lettura di grandi testi letterari e filosofici. Arrivando alla scrittura. Per Milieu ha pubblicato I leoni di marmo.
DATI
Collana: Romanzi | Pagine: 304 | Formato: 14×21 cm
Prezzo: 17,90 € | ISBN 979-12-80682-80-2
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