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Epidermolisi bollosa distrofica: terapie genica efficace anche sulla vista

epidermolisi bollosa distrofica

Epidermolisi bollosa distrofica: l’applicazione oftalmica topica della terapia genica beremagene geperpavec ha portato alla guarigione della congiuntivite cicatrizzante

In un paziente con epidermolisi bollosa distrofica, l’applicazione oftalmica topica della terapia genica beremagene geperpavec ha portato alla guarigione completa della congiuntivite cicatrizzante ricorrente nell’arco di 8 mesi, secondo i risultati di uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine (NEJM).

«Per quanto ne sappiamo, questa è la prima volta che la terapia genica topica viene applicata all’occhio» ha affermato l’autore senior Alfonso Sabater, professore associato di oftalmologia clinica, direttore medico del programma sulla superficie oculare e direttore del laboratorio di innovazione corneale presso il Bascom Palmer Eye Institute presso la Miller School of Medicine dell’Università di Miami.

Beremagene geperpavec (B-VEC, Krystal Biotech) è una terapia genica topica non invasiva basata su un vettore virale HSV-1 (herpes simplex virus di tipo 1) ingegnerizzato che consente il trasporto del gene sano nel nucleo delle cellule epiteliali senza integrazione del DNA dell’ospite. B-VEC rilascia due copie del gene COL7A1, che codifica per il collagene di tipo VII (C7) in modo da trattare l’epidermolisi bollosa distrofica (DEB), una rara condizione genetica caratterizzata dalla formazione di vescicole. Il farmaco è stato precedentemente approvato dalla Fda nei pazienti affetti da DEB per il trattamento delle ferite cutanee causate dalla malattia, ma non è mai stato utilizzato prima per trattare gli effetti oculari della DEB.

Nell’occhio, la membrana basale epiteliale corneale è simile a quella della pelle, dove C7 ancora l’epitelio dell’occhio agli strati sottostanti. Oltre il 25% dei pazienti con epidermolisi bollosa distrofica sviluppa complicanze oculari come erosioni corneali, abrasioni, vesciche e cicatrici che possono portare a disturbi della vista. Se la DEB non viene trattata, la formazione di vesciche e le erosioni possono lasciare il posto a cicatrici croniche e progressiva perdita della vista.

L’approccio medico alla malattia varia dalle cure di supporto e dalla gestione delle ferite agli interventi chirurgici per rimuovere il tessuto cicatrizzato, tuttavia l’esito più comune in questi pazienti è il danno visivo irreversibile e la cecità. Al momento non sono disponibili terapie correttive.

Guarigione completa delle complicanze oculari con la terapia genica topica
In questo caso clinico, un singolo paziente di 13 anni di età con una storia di vescicole cutanee, una diagnosi DEB confermata e congiuntivite cicatrizzante ricorrente, presentava un’acuità visiva corretta al meglio di 20/40 nell’occhio destro e 20/80 nell’occhio sinistro, insieme alla formazione di tessuto cicatriziale in entrambi gli occhi all’età di 4 anni. L’anno successivo ha mostrato anchiloblefaron (adesione dei bordi della palpebra superiore con la palpebra inferiore) e acuità visiva con sola visione hand motion (capacità di distinguere o meno una mano in movimento di fronte al viso) nell’occhio sinistro.

Le condizioni del paziente hanno continuato a peggiorare e, all’età di 13 anni, è stato sottoposto a lisi chirurgica del simblefaron (aderenza cicatriziale tra congiuntiva palpebrale e globo oculare) all’occhio destro con rimozione del pannus e applicazione di collirio B-VEC (5×10 PFU/ml) tre volte a settimana per due settimane e poi una volta a settimana.

Dopo 3 mesi di trattamento, l’epitelio corneale ha mostrato una completa guarigione mediante esame con lampada a fessura e tomografia a coerenza ottica del segmento anteriore. Dopo 8 mesi è stata dimostrata una guarigione epiteliale completa senza evidenza di cicatrici o infiltrati corneali, così come nessuna evidenza di anomalie corneali o recidiva di simblefaron. L’acuità visiva nell’occhio destro è migliorata dalla visione hand motion a 20/25 a 8 mesi.

«Dopo più di un anno di trattamento non abbiamo riscontrato alcun effetto negativo dovuto al farmaco e il trattamento ha avuto successo nel prevenire le ulcere della superficie oculare e la formazione di tessuto cicatriziale» ha osservato Sabater. «I pazienti con epidermolisi bollosa e manifestazioni oculari potrebbero avere accesso a una promettente terapia topica in futuro, una volta che questo trattamento sarà approvato dalla Fda».

Secondo quanto riportato in un comunicato stampa, l’azienda sta collaborando con l’agenzia regolatoria statunitense per sviluppare colliri B-VEC per questa indicazione.

Referenze

Tovar Vetencourt AT et al. Ocular Gene Therapy in a Patient with Dystrophic Epidermolysis Bullosa. N Engl J Med. 2024 Feb 8;390(6):530-535. 

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