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Mesoterapia efficace per il dolore lombare cronico

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Dimostrata l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità dell’approccio mesoterapico per il dolore lombare cronico

Un recente lavoro, tutto italiano, pubblicato su Clinical Therapy ha dimostrato l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità dell’approccio mesoterapico per il dolore lombare cronico di intensità medio-severa.

La mesoterapia è una tecnica attraverso la quale principi attivi vengono somministrati nello spessore della pelle per aumentare l’effetto analgesico locale; è utilizzata in tutto il mondo in diversi percorsi terapeutici, ed in particolare in alcune condizioni dolorose di origine muscolo-scheletrica e tendinea, nella gestione dei sintomi e dei segni della malattia venosa cronica e in alcune condizioni dermatologiche.

La tecnica sfrutta l’azione farmacologica indotta dai principi attivi iniettati nello strato superficiale della pelle.
Infatti, con quantità minime di farmaco, si ottiene spesso un effetto paragonabile a quello sistemico, come dimostrato in diverse situazioni cliniche, sia nel campo analgesico che immunologico.

L’effetto di risparmio di farmaci ottenuto con la mesoterapia può svolgere un ruolo significativo nei pazienti che non rispondono ai trattamenti analgesici e sono a rischio di eventi avversi derivanti da un eccesso di farmaci.

Recentemente è stato lanciato un invito all’azione per dirigere la ricerca clinica. In particolare, è stato suggerito di valutare l’effetto di uno o più farmaci nella stessa sessione e identificare il numero di sessioni necessarie per raggiungere l’obiettivo clinico.
Scopo del presente studio era quello di valutare l’efficacia del trattamento mesoterapico per i pazienti che soffrono di dolore spinale cronico.
In questo studio 141 pazienti con dolore spinale che non rispondevano alla terapia sistemica con FANS sono stati randomizzati a ricevere uno o più farmaci intracutanei su base settimanale.

Sono stati analizzati pazienti, indirizzati ad una clinica di terapia del dolore, con dolore spinale a base osteoarticolare senza radicolopatia, non controllati dai FANS sistemici e con NRS >4 (scala del dolore da 0 a 10).
Invece di aumentare le dosi o il numero di farmaci sistemici, i pazienti sono stati randomizzati a ricevere uno o due farmaci analgesici seguendo le raccomandazioni recenti sulla tecnica mesoterapica: Gruppo A, farmaco singolo (antinfiammatori o rilassanti muscolari); Gruppo B, combinazione di farmaci (antinfiammatori, rilassanti muscolari, soluzione sterile).

La randomizzazione dei pazienti è stata effettuata in blocchi per garantire una simmetria equilibrata tra i gruppi di trattamento. L’intervento consiste in microiniezioni di farmaci mediante una siringa con ago da 4 mm. Le iniezioni sono state effettuate lungo il decorso dei muscoli paravertebrali e a livello dei processi spinosi.
Se il paziente era stato randomizzato a ricevere due farmaci, ogni farmaco è stato somministrato in siringhe separate per evitare il rischio di interazioni farmacologiche. Il trattamento farmacologico sistemico è rimasto invariato durante tutto il ciclo di trattamento.
Dopo aver ricevuto il consenso informato, i pazienti sono stati trattati una volta a settimana. Ad ogni visita, i pazienti sono stati rivalutati clinicamente per la tollerabilità, l’efficacia del trattamento e la disponibilità a continuare il trattamento in studio.

L’endpoint primario era una riduzione del dolore indotto dal movimento (dolore dinamico) e dolore a riposo (dolore statico) di almeno il 50% rispetto al basale.
Come endpoint secondari lo studio aveva la valutazione dell’accettazione da parte del paziente dell’infiltrazione mesoterapica e del numero di sessioni per raggiungere la riduzione del dolore del 50%. La compliance alla mesoterapia è stata misurata dal numero di sessioni accettate dai pazienti e dal numero di eventi avversi segnalati.
L’endpoint primario è stato raggiunto dal 100% dei pazienti arruolati. Il 53% dei pazienti ha raggiunto l’obiettivo terapeutico con un media di 4,8 sessioni e senza differenze significative tra il gruppo con uno o due farmaci.

I pazienti hanno ottenuto il beneficio senza superare le 10 sedute settimanali senza cambiamenti significativi nella terapia sistemica.
Tutti i pazienti hanno riferito un significativo sollievo dal dolore dopo la prima seduta di mesoterapia e hanno accettato di continuare il trattamento. Si è infatti registrata una progressiva riduzione del dolore medio statico e dinamico; inoltre, entrambi i gruppi di pazienti trattati con un farmaco e quelli trattati con due farmaci hanno ottenuto una riduzione costante nel dolore, senza differenze statistiche tra i due gruppi di trattamento.

L’accettabilità del trattamento era dimostrata dal fatto che nessun paziente ha interrotto la terapia e non è stato segnalato nessun evento avverso.
In conclusione, i risultati hanno mostrato che tutti i pazienti hanno ottenuto una riduzione del dolore di almeno il 50% rispetto al basale e tutti hanno tollerato la terapia senza dover fare ricorso ad aumenti sistemici della dose dei farmaci. I dati di questo studio mostrano che i principi attivi infiltrati nella pelle inducono una modulazione mesodermica tra il liquido infiltrato e la zona nervosa e cellulare cutanea, da cui deriva il tipico effetto di risparmio dei farmaci dato dalla mesoterapia.

Anche se sono necessari ulteriori studi per stabilire come integrare la mesoterapia in vari contesti clinici, gli autori sottolineano che questa sembra essere una tecnica utile a disposizione del medico e questa ricerca è utile nel guidare quelle future

S Brauneis et al., The role of mesotherapy in the management of spinal pain. A randomized controlled study Clin Ter. 2023 Jul-Aug;174(4):336-342.
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