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Arera: il prezzo del gas per il Servizio di tutela della vulnerabilità sale dell’1,1%

mercato libero gas

Bollette: secondo quanto stabilito da Arera, dal 1° marzo 2024 il prezzo di riferimento del gas per il Servizio di tutela della vulnerabilità sale dell’1,1%.

Secondo quanto stabilito da Arera, dal 1° marzo 2024 il prezzo di riferimento del gas per il Servizio di tutela della vulnerabilità sale dell’1,1%.

Dato negativo, ma atteso. Riflette il rialzo del prezzo del gas nei mercati all’ingrosso. Una speculazione, visto che, nonostante si sia oramai arrivati alla fine della stagione termica, gli stoccaggi in Europa sono ancora pieni. Il rammarico è che il rincaro pari a 12,50 euro su base annua, per quanto basso, avrebbe potuto tramutarsi in un risparmio pari a 127 euro se non fossero stati rimessi a inizio anno gli oneri di sistema e le vecchie aliquote Iva. Senza questi aumenti di tasse, infatti, il gas sarebbe crollato del 14%” afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, per il nuovo utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, il +1,1% significa spendere 12,50 euro in più su base annua. La spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° marzo 2024 al 28 febbraio 2025, nell’ipotesi di prezzi costanti), sale così a 1117  euro, che sommati ai 546 della luce della famiglia tipo, determinano una stangata complessiva pari a 1663 euro.

Se il prezzo del gas sale oggi del 1,1%, nel confronto con i tempi pre-crisi, ovvero marzo 2021, il rialzo rispetto al prezzo del mercato di tutela della famiglia tipo che consuma 1400 metri cubi di gas, pur non essendo esattamente comparabile, è oggi superiore del 43,6%, mentre è inferiore del 26,1% rispetto al picco del marzo 2022.

CODACONS: +43% RISPETTO AL 2021

Gli utenti vulnerabili del gas pagano oggi bollette più care in media del 43,6% rispetto a tre anni fa. Lo afferma il Codacons, commentando l’aggiornamento tariffario disposto oggi da Arera.

A marzo il costo al metro cubo del gas sale a 101,5 centesimi di euro, portando la bolletta media di un utente vulnerabile a 1.116 euro, considerando un consumo pari a 1.100 metri cubi annui – spiega il Codacons – Si tratta di ben 339 euro in più all’anno (+43,6%) rispetto alle tariffe del gas in vigore sul mercato tutelato nello stesso periodo del 2021.

Al di là delle nuove tariffe, va tuttavia considerato che in tema di bollette luce e gas a partire dallo scorso 1 aprile gli italiani affronteranno nuovi rincari, legati stavolta ai ritocchi degli oneri di sistema e alla fine dei bonus straordinari. Il bonus sociale per l’elettricità e il gas è tornato infatti al regime ordinario, con le soglie Isee fissate a 9.530 euro e a 20.000 euro per le famiglie numerose (con oltre tre figli).

Dall’1 aprile aumentano poi gli incentivi per le rinnovabili addebitati in bolletta (componente “Asos”) che salgono del 17% a circa 3 centesimi al kWh, mentre gli oneri per finanziare il bonus elettrico, la messa in sicurezza del nucleare, le agevolazioni tariffarie per il settore ferroviario e il sostegno alla ricerca di sistema (Arim) aumentano del 26% a 0,9 centesimi/kWh, con un impatto complessivo in bolletta pari a +105 euro annui a famiglia – conclude il Codacons.

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