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Indicazioni di avapritinib estese alla mastocitosi sistemica indolente

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La Commissione Europea ha approvato avapritinib anche per il trattamento di pazienti adulti affetti da mastocitosi sistemica indolente con sintomi da moderati a gravi

La Commissione Europea ha approvato avapritinib anche per il trattamento di pazienti adulti affetti da mastocitosi sistemica indolente (ISM) con sintomi da moderati a gravi non adeguatamente controllati dal trattamento sintomatico. Si tratta della prima terapia approvata per le persone affette da ISM in Europa.  Il  nome commerciale del farmaco è Ayvakyt.

Il farmaco era già indicato come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti affetti da mastocitosi sistemica aggressiva (ASM), mastocitosi sistemica associata a neoplasia ematologica (SM-AHN) o leucemia mastocitaria (MCL), in seguito ad almeno una terapia sistemica. Inoltre era già indicato come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con tumori stromali gastrointestinali (GIST) non resecabili o metastatici che presentano la mutazione del recettore alfa del fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGFRA) D842V.

La mastocitosi sistemica (SM) è una rara malattia ematologica che può portare a una serie di sintomi debilitanti con un impatto significativo sulla qualità di vita dei pazienti. La maggior parte dei pazienti affetti da SM è affetta da ISM e nell’Unione Europea vi sono circa 40mila persone affette da ISM.

“L’approvazione di oggi rappresenta un passo importante verso la creazione di un nuovo standard di cura globale per i pazienti affetti da ISM e si basa su anni di collaborazione con la comunità della SM”, ha dichiarato Georg Pirmin Meyer, Senior Vice President, International di Blueprint Medicines. “Per la prima volta in Europa i pazienti affetti da ISM dispongono di una terapia approvata, che segna una nuova era nel trattamento di questa malattia. Avaprinitinb è il primo farmaco approvato sia per l’ISM che per la SM avanzata e il nostro team è impegnato a portare questa terapia trasformativa ai pazienti in tutto lo spettro della malattia.”

“La mastocitosi sistemica indolente può essere caratterizzata da un carico significativo di sintomi che interessano più sistemi di organi e che, in una percentuale rilevante di pazienti, possono avere un impatto profondo sulla capacità di svolgere le attività della vita quotidiana”, ha dichiarato Jens Panse, Direttore del Dipartimento di Ematologia/Oncologia dell’Ospedale Universitario RWTH Aachen. avapritinib rappresenta un’importante svolta terapeutica in quanto è il primo farmaco approvato per i pazienti affetti da ISM e l’unica terapia progettata per colpire selettivamente il fattore genetico primario della malattia”.

“Molte persone affette da mastocitosi sistemica indolente devono affrontare sintomi imprevedibili e gravi, che compromettono in modo significativo la loro capacità di lavorare o di trascorrere tempo di qualità con la famiglia, gli amici e la comunità”, ha dichiarato Patrizia Marcis, Presidente dell’Associazione Italiana Mastocitosi (ASIMAS) ODV. “L’approvazione di oggi offre un nuovo senso di speranza alla comunità ISM e siamo orgogliosi di collaborare con ricercatori clinici, pazienti e aziende come Blueprint Medicines per far progredire le cure per tutti coloro che convivono con la malattia”.

Cosa determina la mastocitosi e come agisce avapritinib
Si tratta di una malattia clonale dei mastociti, cellule che hanno origine nel midollo osseo e che normalmente fungono da effettori del sistema immunitario con un ruolo importante nella difesa dell’organismo dalle infezioni e nella mediazione delle reazioni allergiche e infiammatorie.

Avapritinib è stato progettato per colpire in modo potente e selettivo la mutazione D816V del gene KIT, il principale fattore scatenante della malattia. In gran parte dei casi, la trasformazione tumorale dei mastociti è dovuta a una mutazione genetica acquisita che colpisce il gene KIT.
Il gene KIT produce una proteina (posta sulla membrana delle cellule) che funziona da recettore per lo stem cell factor, una proteina che stimola la maturazione, moltiplicazione ed il differenziamento delle cellule che hanno questo recettore.

La mutazione del gene KIT più comune nei mastociti tumorali si chiama D816V, perché determina la sostituzione dell’amminoacido acido aspartico (indicato con la lettera D) con l’amminoacido valina (V) nella posizione 816 della proteina.

Studio che ha portato alla registrazione
Nello studio PIONEER, avapritinib ha mostrato benefici clinici statisticamente significativi e duraturi su tutti i sintomi dell’ISM, con un profilo di sicurezza ben tollerato. Sulla base di questi dati che cambiano la pratica, il farmaco ha il potenziale per far progredire il trattamento di un’ampia gamma di pazienti affetti da ISM”.

L’approvazione segue il parere positivo del Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) e la decisione della CE si basa sui dati dello studio PIONEER, in doppio cieco e controllato con placebo, il più grande studio mai condotto sull’ISM. Avapritinib ha mostrato miglioramenti clinicamente significativi rispetto al placebo nell’endpoint primario e in tutti i principali endpoint secondari, compresi i sintomi generali e le misure del carico dei mastociti.

Il farmaco è stato ben tollerato con un profilo di sicurezza favorevole e la maggior parte degli eventi avversi (AE) sono stati riportati come lievi (grado 1). Gli AE più comuni sono stati vampate, edema, aumento del fosfato alcalino nel sangue e insonnia.

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