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Attivisti di Ultima Generazione incollano foto al vetro della Venere di Botticelli

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Blitz di Ultima generazione agli Uffizi di Firenze: tre attivisti hanno attaccato foto dell’alluvione di Campi Bisenzio sulla teca che racchiude la Venere del Botticelli

Nuovo blitz di Ultima Generazione a Firenze. Stavolta agli Uffizi, dove tre attivisti hanno affisso sul vetro infrangibile che protegge la Venere del Botticelli alcune foto dell’alluvione che ha colpito la Toscana e Campi Bisenzio. I giovani hanno quindi letto il comunicato che rivendica l’azione, poi si sono seduti davanti alla celebre opera.

Passati poco più di dieci minuti sono intervenuti i Carabinieri che, dopo averli identificati, hanno portato via gli attivisti. Dagli Uffizi fanno sapere che non è stato registrato “nessun danno al vetro che protegge l’opera”.

COINVOLTO UN ATTIVISTA CHE AVEVA UN OBBLIGO DI DIMORA

A ricoprire il vetro del quadro della Venere del Botticelli con le immagini delle alluvioni di Campi Bisenzio, attaccate con lo scotch carta, c’era anche un attivista che aveva un obbligo di dimora. Dei tre attivisti di Ultima generazione coinvolti, infatti, ce n’era anche uno che per entrare agli Uffizi ha violato l’obbligo di dimora arrivato dopo un blocco stradale organizzato lo scorso dicembre. Si tratta, quindi, di “un’azione di disobbedienza civile non violenta molto semplice, per cui rischia gli arresti domiciliari, se non la custodia cautelare in carcere”, fanno sapere da Ultima generazione in una nota.

Sono Giordano, un padre di famiglia e operatore socio-sanitario. Oggi ho scelto di contravvenire al mio obbligo di dimora e di infrangere nuovamente la legge, rischiando la prigione per tenere fede alla mia promessa di fare tutto il possibile per proteggere la vita”, spiega l’uomo.

Oggi questo quadro simbolo di amore e bellezza si è trasformato mostrando la distruzione e il dolore che stiamo già vivendo a causa della crisi climatica. Il governo continua a fingere che i campi non siano arsi a gennaio, che l’acqua non sarà un problema quest’estate, che le case distrutte dalle alluvioni siano eventi accidentali e non causate da scelte umane. E anziché occuparsi di questi e veri problemi, fa leggi assurde per zuppe su del vetro”. I politici “continuano ad opprimere le voci di chi chiede aiuto e di chi li richiama al loro dovere, con nuove leggi punitive cercando di spaventarci: non capiscono o non vogliono capire, che io sto già soffrendo, soffro per il futuro dei miei amici, soffro per il futuro delle persone che amo, soffro per il futuro di mia figlia”.

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