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Al Teatro Le Maschere prosegue la rassegna “Parole Appassionate”

parole appassionate

Prosegue al Teatro Le Maschere, fino al 31 maggio 2024, “Parole Appassionate”, un progetto artistico di 8 spettacoli che hanno come fil rouge la contemporaneità

Prosegue al Teatro Le Maschere, fino al 31 maggio 2024, “Parole Appassionate”, un progetto artistico che annovera otto spettacoli e che ha come fil rouge la contemporaneità e la narrazione del nostro vivere e del nostro tempo e in modo più specifico sonda l’universo femminile e prevede spettacoli in serale che hanno un carattere multidisciplinare con una commistione di linguaggi diversi.

La rassegna è organizzata dall’Associazione Centro Culturale Talia, riconosciuta al MIC, da oltre trent’anni offre una proposta di spettacoli con l’obiettivo di avvicinare il pubblico giovane e non al teatro, in un ambiente accogliente e rinnovato, quale si configura il Teatro Le Maschere di Roma.

Parole Appassionate, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico, curato dal Dipartimento Attività Culturali, per il reperimento di progetti per la concessione di contributi destinati a sale teatrali private con capienza inferiore a 100 posti, per progetti di ricerca e sperimentazione per la Stagione 2023/2024.

Un appuntamento teatrale dedicato alla leggerezza, ma con intelligenza, incentrato sull’interpretazione di attrici diverse tra loro, unite dalla voglia di raccontarsi a volte attraverso copioni nati per il teatro, altre volte con recital, altre volte con spettacoli che mescola parole, poesia e musica. Una ulteriore occasione per “emozionarsi con il cuore e la mente”, nel segno della qualità, della comicità, dell’intelligenza dei sentimenti e delle passioni.

Il progetto prosegue a febbraio con TRE SORELLE TRE (16|18 febbraio) vaudeville di Mario Moretti con Alessia Franchin, Beatrice Gregorini e Tiziana Scrocca dirette diretta da Claudio Boccaccini e musiche di Antonio Di Pofi. “Tre sorelle tre” è sostanzialmente la storia delle tre sorelle cechoviane, qui però tutto è evocato, alluso ed animato da loro stesse come un grande gioco di teatro nel teatro.

RAGAZZO SELVAGGIO (15|17 marzo) sarà l’appuntamento di marzo, lo spettacolo scritto e diretto da Giuseppe Converti, ispirato ai testi e ai documenti di J. Itard con Paolo Cutroni, Francesco Lai, Erika Russo. Lo spettacolo offre spunti di riflessione sul rapporto uomo natura: la società ha soppiantato tutti gli ordini della natura, inventando degli inutili bisogni e desideri che fanno leva sulla fragilità e sulle debolezze dell’uomo contemporaneo.

Ad aprile avremo in scena CIRCE, LE ORIGINI (5|7 aprile) della Compagnia Zerkalo monologo interpretato da Alessandra Fallucchi e regia di Marcella Favilla. Le autrici Alessandra Fallucchi e Marcella Favilla raccontano il mito dal punto di vista femminile, oltre il mito storico, con un respiro più ampio e contemporaneo.

Nadia Baldi porterà a maggio il suo nuovo spettacolo che ha debuttato la scorsa stagione al Festival Racconto per ricominciare: LA VITA È ANCHE UN’ALTRA COSA (17|19 maggio) con Antonella Ippolito, Gea Martire, Francesca Morgante, Piera Russo. Uno spettacolo irriverente ed ironico liberamente ispirato alle figure “zoomorfiche” di Eva Menasse e alle perniciose fisime dei personaggi di Katrin Röggla e Alois Hotschnig.

LA MOSTRA (24|26 maggio), uno spettacolo diretto dal grande e compianto Gigi Proietti che ripercorre in chiave ironica la vita, l’arte e i personaggi dell’attrice, conduttrice e regista Simona Marchini.

La rassegna si chiude a fine maggio con lo spettacolo ELISABETTA I – LE DONNE E IL POTERE (29|31 maggio) di David Norisco, regia di Filippo D’Alessio con Maddalena Emanuela Rizzi. Uno spettacolo che osserva i comportamenti e le dinamiche che identificano il potere, ed è spesso distorto dall’antico retaggio che gli uomini hanno imposto. Elisabetta I ne è la figura emblematica!

“Ci piace credere che il teatro possa essere specchio della collettività, fatto di dialettica tra generazioni di artisti, un teatro di conferme e di scoperte…un teatro luogo di ricerca, studio e crescita collettiva”.

Carla Marchini e Massimo Vulcano

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