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Fibromialgia: tre quarti dei pazienti hanno anche disturbi temporomandibolari

Fibromialgia giovanile, nuove ipotesi sull'origine del dolore

I pazienti che soffrono di fibromialgia, oltre a provare un dolore cronico diffuso, molto spesso accusano anche disturbi temporomandibolari

I pazienti che soffrono di fibromialgia, oltre a provare un dolore cronico diffuso, molto spesso accusano anche disturbi temporomandibolari, secondo quanto rilevato da una ricerca pubblicata sul Journal of Oral and Facial Pain and Headache.

Nella fibromialgia, una condizione cronica considerata un sottogruppo del dolore cronico diffuso (CWP), la presenza concomitante di disturbi temporomandibolari (TMD) è spesso considerata come una coppia di condizioni di dolore cronico sovrapposto (COPC), come si verifica anche con la co-presenza di emicrania, cefalea cronica di tipo tensivo, lombalgia cronica, sindrome da stanchezza cronica e sindrome dell’intestino irritabile. Le similitudini tra queste condizioni indicano che sono correlate dall’epidemiologia, dalla sintomatologia e dai meccanismi sottostanti.

I disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare, la giunzione tra le ossa temporali del cranio e l’osso mascellare inferiore (mandibola), sono causati da problemi dei muscoli o delle articolazioni della mascella o del tessuto fibroso che li collega. I sintomi possono essere cefalea e indolenzimento dei muscoli masticatori oppure scatto sonoro delle articolazioni della mascella.

«Anche se diversi studi hanno considerato la coesistenza di fibromialgia e disturbi temporomandibolari, la loro associazione non è stata chiaramente esplicitata» hanno scritto il primo autore Pankaew Yakkaphan della Faculty of Dentistry, Oral and Craniofacial Science, King’s College London (UK) e colleghi. «Comprendere la prospettiva epidemiologica di questa associazione è fondamentale per diagnosticare e gestire adeguatamente i pazienti affetti da queste condizioni».

I ricercatori hanno condotta una ricerca sistematica della letteratura per stabilire la prevalenza di dolore cronico diffuso e fibromialgia nei pazienti con disturbi temporomandibolari, oltre che la prevalenza di questi ultimi nei pazienti con fibromialgia.

Disturbi temporomandibolari comorbili in 3 pazienti su 4
La metanalisi dei 19 studi di qualità da moderata ad alta (10 studi erano caso-controllo, 6 trasversali e 3 di coorte) ha messo in luce che 3 pazienti su 4 con fibromialgia soffrivano di TMD concomitanti (76,8%) e circa un terzo (32,7%) dei pazienti con TMD aveva fibromialgia in comorbilità.

Rispetto ai disturbi da spostamento del disco, in questa popolazione di pazienti i TMD miogeni erano più prevalenti (rispettivamente 63,1% vs 24,2%), mentre quelli infiammatorio-degenerativi in comorbilità sono stati osservati nel 41,8% dei soggetti fibromialgici.

Le percentuali più elevate di pazienti con TMD che hanno manifestato sintomi di fibromialgia sono state osservate in uno studio su pazienti con disturbi dolorosi dei muscoli masticatori della durata ≥6 mesi (63,2%), nonché in uno studio in cui i pazienti sono stati indirizzati a un fisiatra per valutare una possibile fibromialgia (52,4%).

Le stime della comorbilità del dolore cronico diffuso nei pazienti con disturbi temporomandibolari variavano dal 30% al 76%, in parte a causa dei diversi criteri di classificazione, pertanto gli autori hanno segnalato, come possibile limite dell’analisi, la potenziale disparità nei tassi di prevalenza dovuta ai diversi criteri diagnostici. Inoltre, anche se la maggior parte dei pazienti (80%- 90%) era di sesso femminile, un dato rappresentativo della fibromialgia, i risultati potrebbero non essere generalizzabili ai soggetti di sesso maschile affetti da fibromialgia e/o dolore cronico diffuso.

«Nonostante tassi di prevalenza variabili tra gli studi inclusi, questa revisione della letteratura suggerisce che i TMD e la CWP/FMS spesso coesistono, specialmente per le persone con disturbi temporomandibolari miogeni dolorosi. Gli aspetti clinici, fisiopatologici e terapeutici di questa associazione sono importanti per personalizzare strategie di trattamento adeguate» hanno concluso. «Questi risultati suggeriscono la necessità che i medici considerino la sovrapposizione tra queste condizioni nel trattamento dei pazienti che soffrono di questi disturbi e, ove appropriato, valutino l’opportunità di un approccio multidisciplinare alla cura».

Referenze

Yakkaphan P et al. Temporomandibular Disorders and Fibromyalgia Prevalence: A Systematic Review and Meta-Analysis. J Oral Facial Pain Headache. 2023 Nov 17;37(3):177-193. 

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