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Ilaria Salis incatenata, la premier Meloni: “In diversi stati funziona così”

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Ilaria Salis incatenata, la premier Meloni interviene: “Non è nostro costume, sono immagini che da noi impattano, ma in diversi stati sovrani funziona così”

Le catene a Ilaria Salis? “Segnalo che non è un trattamento riservato a questo detenuto, accade in diversi Stati occidentali. Non è nostro costume, sono immagini che da noi impattano, ma in diversi stati sovrani funziona così“. Giorgia Meloni, a Bruxelles per il Consiglio europeo interviene sul caso Ilaria Salis, l’attivista antifascista italiana che rischia 11 anni dopo essere stata arrestata in Ungheria con l’accusa di aver aggredito due neonazisti dopo la fine di una manifestazione.

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“SPERO IN UN PROCESSO VELOCE E NELLA SUA INNOCENZA”

“L’eventuale detenzione in Italia” di Ilaria Salis “va discussa quando sapremo come andrà il processo, perché anche in Ungheria c’è l’autonomia dei giudici e i governi non entrano nei processi“, quindi “non è oggetto di quello di cui posso parlare oggi con Orban”, prosegue la Premier.

Quello di cui ho parlato col primo ministro ungherese, come faccio per tutti i detenuti– aggiunge- è garantire che ai nostri connazionali venga riservato un trattamento di dignità e rispetto, un giusto e veloce processo, perché mi ha colpito che l’udienza sia stata rinviata a maggio: spero che su questo si possa fare qualcosa di più”.

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Quindi, conclude Meloni, “né io né Orban possiamo entrare oggi nel giudizio che compete la magistratura; posso solo sperare che Ilaria Salis sia in grado di dimostrare la sua innocenza, la sua estraneità da questa cosiddetta ‘banda del martello’. Il governo garantisce tutta l’assistenza che dobbiamo”.

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