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L’uso di pesticidi colpisce le colonie di bombi

Agricoltura: pesticidi killer della biodiversità

Studio con l’obiettivo di monitorare i rischi derivanti dalle miscele di pesticidi comunemente utilizzati negli agro-ecosistemi evidenzia i pericoli per i bombi

L’Istituto per la protezione sostenibile delle piante (Cnr-Ipsp) è coinvolto nello studio, pubblicato su Nature, con l’obiettivo di monitorare i rischi derivanti dalle miscele di pesticidi comunemente utilizzati negli agro-ecosistemi.

La ricerca, che ha coinvolto 106 siti in 8 Paesi europei alla quale per l’Italia hanno partecipato anche il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) e l’Università di Bari, è stato guidato dal Trinity College di Dublino: dai dati emerge che, nonostante le normative più restrittive recentemente adottate dall’UE, il mix di sostanze utilizzate influisce ancora negativamente su numerosi organismi , in particolare sulle colonie di bombi, apoideo selvatico chiave e impollinatore commerciale. Proprio le colonie di questi insetti, infatti, appaiono significativamente ridotte per numero di bozzoli, e indebolite come “peso” e numero di nuove regine.

Lo studio è stato condotto nell’ambito di PoshBee, progetto paneuropeo che punta a monitorare e migliorare la salute delle api in una prospettiva globale, mettendo insieme ricercatori, apicoltori e agricoltori con l’obiettivo di implementare protocolli comuni, in un approccio collaborativo.

“I nostri risultati individuano nuovi obiettivi di sostenibilità per ridurre l’uso e il rischio di pesticidi: una sfida cruciale per la produzione agricola europea”, spiega Gennaro Di Prisco, ricercatore del Cnr-Ipsp coinvolto nel progetto. “Abbiamo infatti dimostrato che l’attuale presupposto della regolamentazione dei pesticidi – ovvero che le sostanze chimiche che superano individualmente i test di laboratorio e le prove in semi-campo e sono considerate benefiche per l’ambiente – non riescono a salvaguardare le api e potenzialmente altri impollinatori che supportano la produzione agricola e l’impollinazione delle piante selvatiche”.

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