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Melanoma uveale metastatico: speranze da tebentafusp-tebn

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Melanoma uveale metastatico: promettenti i dati di un nuovo farmaco, tebentafusp-tebn, che adotta un approccio innovativo per aggredire le cellule cancerose

Pubblicati sul New England Journal of Medicine e presentati al Congresso ESMO 2023 come late-breaking abstract all’interno di una mini sessione orale i dati di un nuovo farmaco, tebentafusp-tebn, che adotta un approccio innovativo per stimolare le cellule del sistema immunitario ad aggredire quelle cancerose, in questo caso quelle del melanoma uveale metastatico. I dati confermano ulteriormente il farmaco come standard terapeutico di prima linea nel setting metastatico.

L’innovazione si deve a Immunocore, azienda biotecnologica statunitense in fase di sviluppo commerciale, pioniera nello sviluppo di una nuova classe di immunoterapie bispecifiche a base di recettori dei linfociti T (TCR) per il trattamento di diverse patologie, tra cui cancro, malattie infettive e malattie autoimmuni. Tebentafusp-tebn è il primo trattamento approvato per il melanoma uveale non resecabile o metastatico.

Al congresso di Madrid, l’azienda ha annunciato i dati di sopravvivenza globale (OS) a tre anni dello studio di Fase 3 KIMMTRAK (tebentafusp-tebn) in pazienti HLA-A*02:01 randomizzati positivi con melanoma uveale metastatico.
Nel follow-up dello studio di Fase 3 – il più lungo di tutti gli studi sul melanoma uveale metastatico – il tasso di OS a tre anni è stato del 27% nel braccio con l’immunoterapico, rispetto al 18% nel braccio di controllo (scelta dello sperimentatore, prevalentemente (82%) pembrolizumab a singolo agente). La OS mediana è stata di 21,6 mesi con tebentafusp-tebn), rispetto a 16,9 mesi con la scelta dello sperimentatore. L’Hazard Ratio (HR) di OS ha favorito l’immunoterapico, HR=0,68 (95% CI: 0,54-0,87), rispetto alla scelta dello sperimentatore.

“Supportato da un follow-up di sopravvivenza di tre anni, tebentafusp-tebn rimane lo standard di cura di prima linea per i pazienti HLA-A positivi con melanoma uveale metastatico”, ha dichiarato Mohammed Dar, Chief Medical Officer di Immunocore. “Il beneficio in termini di sopravvivenza si apprezza precocemente, entro le prime sei settimane, e la curva di sopravvivenza rimane separata dal braccio di controllo; questo beneficio in termini di sopravvivenza a lungo termine è un tratto distintivo dell’immunoterapia contro il cancro”.

Il tasso di risposta globale è rimasto a favore di tebentafusp-tebn rispetto al braccio di controllo (11% vs 5%) e la durata mediana della risposta per i pazienti trattati con l’immunoterapico è stata di 11,1 mesi. Anche il tasso di controllo della malattia (risposta completa, risposta parziale o malattia stabile per ≥12 settimane) è stato superiore nel braccio con il nuovo farmaco (46% vs 27%) rispetto al braccio di controllo. Oltre la metà (57%; n=139) di tutti i pazienti trattati con tebentafusp-tebn, è stata trattata oltre la progressione radiografica iniziale.

Lo studio ha valutato la clearance del DNA tumorale circolante (ctDNA) come predittore di sopravvivenza globale. La clearance del ctDNA con KIMMTRAK si è verificata nel 37% dei pazienti valutabili (rispetto al 13% precedentemente riportato nei pazienti di seconda linea ) ed è stata associata a una maggiore OS.

Non sono stati osservati nuovi eventi avversi correlati al trattamento a lungo termine con tebentafusp-tebn. Il tasso di interruzione a causa di eventi avversi correlati al trattamento ha continuato a essere inferiore (2%) nel braccio conm il nuovo farmaco rispetto al braccio di controllo (5%). Non ci sono stati decessi correlati al trattamento.

Una nuova tecnologia che sfrutta il sistema immunitario contro il cancro
La tecnologia proprietaria di Immunocore che lavora sui recettori delle cellule T (TCR) genera una nuova classe di biologici bispecifici chiamati molecole ImmTAC (Immune mobilizing monoclonal TCRs Against Cancer), progettati per reindirizzare il sistema immunitario a riconoscere e uccidere le cellule cancerose.

Le molecole ImmTAC sono TCR solubili progettati per riconoscere gli antigeni tumorali intracellulari con un’affinità elevatissima ed eliminare selettivamente queste cellule tumorali attraverso una funzione effettrice di attivazione immunitaria anti-CD3. Sulla base del meccanismo dimostrato di infiltrazione delle cellule T nei tumori umani, il meccanismo d’azione di ImmTAC ha il potenziale di trattare i tumori ematologici e solidi, indipendentemente dal carico mutazionale o dall’infiltrazione immunitaria, compresi i tumori “freddi” a basso tasso di mutazione.

Informazioni sul farmaco
tebentafusp-tebn è una nuova proteina bispecifica composta da un recettore solubile per le cellule T fuso con un anti-CD3 con funzione immuno-effettrice. KIMMTRAK ha come bersaglio specifico la gp100, un antigene di linea espresso nei melanociti e nel melanoma. Si tratta della prima molecola sviluppata utilizzando la piattaforma tecnologica Immunocore ImmTAC, progettata per reindirizzare e attivare le cellule T a riconoscere e uccidere le cellule tumorali. KIMMTRAK è stato approvato per il trattamento di pazienti adulti HLA-A*02:01-positivi con melanoma uveale non resecabile o metastatico negli Stati Uniti, nell’Unione Europea, in Canada, Australia e Regno Unito.

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