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Mariusz Duda online con il secondo singolo “Bots’ Party”

mariusz duda

Mariusz Duda presenta il secondo singolo “Bots’ Party” estratto dal nuovo album “AFR AI D” sulle piattaforme streaming per Kscope

Annunciando il suo nuovo album “AFR AI D”, il mese scorso Mariusz Duda ha presentato “Embracing The Unknown”, il primo singolo estratto dal disco in uscita.

“Bots’ Party” è la seconda anteprima che ci mostra cosa aspettarsi da “AFR AI D”. Il brano prende forma intorno a due importanti influenze di Mariusz: la musica elettronica francese e i videogiochi con i robot. “Bots’ Party” è una sintesi di questi due elementi.

“Bots’ Party è stato ispirato da due elementi: la musica elettronica francese nello stile degli Air o dei Daft Punk e i videogiochi con i robot (NieR:Automata, Stray, Machinarium). Ho spesso associato l’elettronica francese all’uso di voci processate (Jean Michel Jarre “Zoolook”) e quindi ho voluto usarle qui per simboleggiare il linguaggio dell’intelligenza artificiale” dichiara Duda.

Mariusz Duda ha voluto inserire in questo brano l’assolo di chitarra di Mateusz Owczarek, che rappresenta l’elemento umano la cui creatività ed espressione contrasta il ritmo della macchina.

Mariusz prosegue: “Bots’ Party è un brano che si discosta dai miei altri progetti musicali. È come se fosse stato composto per il nuovo mondo musicale che sto creando da qualche anno, un mondo dominato dal mio amore per la musica elettronica. Oggi sono più vicino al lavoro dei norvegesi Royksopp che a quello di qualsiasi altra band o artista progressive a cui sono stato solitamente associato. Bots’ Party illustra perfettamente il mio fascino per i videogiochi. Li ho sempre amati e mi hanno sempre ispirato a fare musica. In questo caso, si parla di giochi con robot, androidi e intelligenza artificiale.
L’assolo di chitarra alla fine simboleggia l’elemento umano. Il suo ruolo è quello di bilanciare l’intelligenza artificiale e dimostrare che non dobbiamo averne paura, che possiamo viverci in simbiosi. ”

Il video di Bots’ Party è stato ideato da Mariusz, diretto da Tomasz Pulsakowski con l’animazione 3D di Klaudia Czarnecka e montato e post-prodotto da Sightsphere.

Il video, di grande impatto visivo, dà vita al mondo dell’intelligenza artificiale attraverso la routine quotidiana di due robot, fino a quando, incontrandosi, sperimentano un’improbabile performance nella scheda madre…

Mariusz Duda è sempre stato affascinato dal raccontare storie, idee e pensieri.
Mentre nel precedente album “Lockdown Trilogy” Mariusz ha voluto catturare un’istantanea della vita durante la pandemia, questa volta il genio del progressive analizza il ruolo disturbatore dell’AI. Il suo nuovo disco solista esplora la crescente mercificazione dell’AI e in particolare l’ingresso dell’intelligenza artificiale nel circuito mainstream.
Utilizzando come trampolino di lancio le nozioni di ChatGPT e Midjourney e il crescente uso di deep fake, “AFR AI D” esplora queste interessanti e lungimiranti teorie sia dal punto di vista musicale che concettuale.

L’album si apre con i suoni oscuri di “Taming Nightmares”, che funge da esempio musicale della nuova alba dell’apprendimento artificiale. A questo seguono l’interstellare “Fake Me Deep, Murf” e “Mid Journey To Freedom” che si ispira a TRON. Dopo “Bots’ Party” troviamo gli arpeggi emotivi di “I Love To Chat With You”, che ci porta direttamente nella mente di Theodore Twombly, innamorato di un sistema operativo. L’album si conclude poi con la fredda e impassibile introspezione di “Embracing The Unknown”.
In un mondo in cui la verità è spesso camuffata dall’inganno, il battito elettronico di “AFR AI D” non può mentire. O forse sì?

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