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Obesità: più a rischio le donne che vivono nei paesi a basso e medio reddito

Studio francese ha rilevato un'alta frequenza di obesità tra i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid-19, con forme più gravi di malattia all'aumentare del BMI

Le donne che vivono nei paesi a basso e medio reddito hanno una maggiore prevalenza di obesità e altri disturbi cardiometabolici rispetto agli uomini

Le donne che vivono nei paesi a basso e medio reddito hanno una maggiore prevalenza di obesità e altri disturbi cardiometabolici rispetto agli uomini, secondo i risultati di uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism. Tra i fattori chiave vi sono l’aumento di peso in gravidanza e in menopausa, cattive abitudini alimentari, stili di vita sedentari e aspetti socioculturali.

L’obesità è un importante fattore di rischio per grave morbilità e mortalità per tutte le cause a livello globale ed è associata a malattie cardiometaboliche come ipertensione, diabete mellito di tipo 2, dislipidemia e malattia coronarica. Nelle donne l’eccesso di peso corporeo è anche associato a condizioni sesso-specifiche, come la sindrome dell’ovaio policistico, il diabete gestazionale e i disturbi ipertensivi della gravidanza.

Dati accurati sull’obesità e sul carico delle malattie cardiovascolari rappresentano il primo passo fondamentale verso la riduzione del carico globale delle malattie cardiovascolari nelle donne entro il 2030, hanno premesso gli autori. Tuttavia non è nota l’entità delle differenze legate al sesso nel rischio di obesità e di malattie cardiometaboliche nei paesi a basso e medio reddito, così come le variazioni nelle disparità tra regioni, stato di reddito del paese, contesto e nel tempo, dato che i singoli studi si concentrano su condizioni o regioni particolari, spesso riportando stime imprecise.

Analisi della letteratura su paesi a basso e medio reddito
Per ovviare a questa mancanza di informazioni, i ricercatori hanno condotto una revisione sistematica e una metanalisi degli studi che analizzavano la prevalenza dell’obesità e delle malattie cardiometaboliche in 63 paesi a basso e medio reddito. I risultati hanno rivelato che le donne avevano una probabilità di essere obese 2,72 volte maggiore rispetto agli uomini e che il 23,1% di tutte le donne incluse nello studio era obesa.

«Per la prima volta siamo in grado di valutare l’entità della scarsa salute metabolica nelle donne rispetto agli uomini nei paesi a basso e medio reddito» hanno scritto gli autori guidati da Shakila Thangaratinam, dell’Institute of Metabolism and Systems Research l’Università di Birmingham, in UK. «La nostra ricerca mostra che l’obesità non si manifesta in modo uniforme tra donne e uomini, e che le prime hanno una probabilità da due a tre volte maggiore di esserne colpite rispetto agli uomini nei paesi a basso e medio reddito».

Gli autori hanno cercato studi che valutassero la prevalenza dell’obesità, misurata in base all’indice di massa corporea (BMI), per le donne non incinte in paesi classificati come nazioni a reddito basso, medio-basso o medio-alto dalle regioni incluse nella World Bank nell’anno in cui è stato condotto lo studio. Sono state valutate le associazioni tra uomini e donne e le probabilità di obesità, ipertensione e diabete di tipo 2.

Per i paesi a basso e medio reddito sono state riassunte le prevalenze complessive di obesità, ipertensione, diabete di tipo 2, ridotta tolleranza al glucosio, dislipidemia, steatosi epatica associata a disfunzione metabolica (la nuova nomenclatura che sostituisce la steatosi epatica non alcolica), malattia coronarica, infarto miocardico e ictus.

Probabilità di obesità quasi 3 volte più elevata nelle donne 
La metanalisi ha incluso un totale di 345 studi relativi a quasi 4 milioni di adulti. Il 55,7% delle ricerche è stato condotto nell’Africa subsahariana, l’11,6% nell’Asia meridionale, l’11% in America Latina e Caraibi, il 10,4% nell’Asia orientale e nel Pacifico, il 9,9% in Medio Oriente e Nord Africa e l’1,4 % in Europa e Asia centrale. Delle nazioni incluse nella metanalisi, il 41,2% erano considerate a reddito medio-basso, il 34,8% a reddito medio-alto e il 24,1% a reddito basso.

Nel complesso le donne sono risultate avere maggiori probabilità di essere obese rispetto agli uomini (OR = 2,72), con risultati che variavano da regione a regione. La maggiore differenza nella probabilità di obesità tra donne e uomini si verifica nell’Africa sub-sahariana (OR = 3,91) mentre quella più piccola nell’Asia meridionale (OR = 1,43) e Asia orientale e Pacifico (OR = 1,43).

Rispetto agli uomini le donne avevano inoltre meno probabilità di avere ipertensione (OR = 0,95) ma più probabilità di soffrire di diabete di tipo 2 (OR = 1,071,14) rispetto agli uomini.

La prevalenza complessiva dell’obesità per le donne nei paesi a basso e medio reddito era del 23,1%, quella dell’ipertensione del 26,5% e quella del diabete di tipo 2 del 7,1%. Il Medio Oriente e il Nord Africa hanno registrato la più alta prevalenza per tutte e tre le condizioni, con il 37% delle donne affette da obesità, il 38% da ipertensione e il 17% da diabete di tipo 2. La prevalenza di tutte e tre le malattie variava anche in base allo status di reddito del paese, con una prevalenza più alta riscontrata nei paesi a reddito medio-alto. Le probabilità di sviluppare obesità (OR = 1,04), ipertensione (OR = 1,07) e diabete di tipo 2 (OR = 1,07) crescevano per le donne per ogni aumento di 1 anno di età.

Le donne obese nei paesi a basso e medio reddito avevano maggiori probabilità di sviluppare ipertensione (OR = 2,41), diabete di tipo 2 (OR = 2,65) e alterata tolleranza al glucosio (OR = 3,06) rispetto a quelle non obese.

«I finanziatori e i politici devono attuare misure incentrate sulla donna che affrontino i fattori sociali, culturali e comportamentali sottostanti per migliorare la loro salute metabolica a lungo termine» hanno concluso gli autori. «Sono necessari ulteriori studi per valutare in che modo gli aspetti culturali modellano la percezione del peso corporeo per le donne (come la convinzione che corporature più grandi suggeriscano uno stato socioeconomico e una fertilità più elevati) e come utilizzare questi risultati per creare interventi a livello di comunità».

Referenze

Rocha T et al. Sex-Specific Obesity and Cardiometabolic Disease Risks in Low- and Middle-Income Countries: A Meta-Analysis Involving 3 916 276 Individuals, The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, 2023; dgad599.

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