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Massimo Paracchini alla Triennale di Arti Visive a Roma

massimo paracchini

Massimo Paracchini espone la sua opera intitolata “Re-Genesis: Towards the shining light in Psykotrance” alla settima edizione dell’Esposizione Triennale di Arti Visive

Massimo Paracchini espone una sua recente opera intitolata “Re-Genesis: Towards the shining light in Psykotrance” alla settima edizione dell’Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma fino al 15 dicembre 2023, uno degli appuntamenti più attesi della Capitale, paragonabile alla Biennale di Venezia. L’opera è stata selezionata per essere esposta presso i “ Musei di San Salvatore in Lauro” del Pio Sodalizio dei Piceni, nel Salone dei Piceni, in Piazza S. Salvatore in Lauro n.15, nel pieno centro storico di Roma, vicino a via dei Coronari e Piazza Navona e facilmente raggiungibili da Castel Sant’Angelo, San Luigi dei Francesi e Palazzo Madama. I suddetti “Musei di San Salvatore in Lauro” ospitano donazioni e gallerie permanenti degli scultori di fama internazionale Emilio Greco e Umberto Mastroianni, numerose inoltre sono state le autorevoli esposizioni svoltesi qui. Il tema dell’edizione 2023 è “La poetica delle differenze. Alla ricerca di un nuovo Umanesimo”, e ragionerà sui concetti di differenza e finesse, e proprio il termine “differenze” comprende tutte quelle “sottigliezze” che connotano l’unicità di ogni essere umano e di ogni artista con le proprie paure, gioie, speranze e folgorazioni. La principale linea concettuale della mostra intende rievocare la tensione utopica e la libertà espressiva che permea la filosofia del celebre critico Harald Szeemann. Quest’ultimo, partendo dalla biografia mitizzata propria degli artisti, la trasponeva come base per una conoscenza universale, ponendo attenzione all’utopia, all’ossessione e alla visionarietà. In tal modo, egli mirava a salvaguardare le “finesses” di quelle esperienze, ovvero le sottigliezze, le finezze, le differenze, che rischiano fatalmente di perdersi nella velocità e nel consumismo della vita contemporanea. Curatrice di tale edizione sarà la dott.ssa Stefania Pieralice, già curatrice del Padiglione Nazionale Guatemala alla 56° Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia e del medesimo Padiglione presente alla 16° Biennale di Venezia – Architettura e che parteciperà anche alla prossima Biennale di Venezia Arte 2024. La dott.ssa Pieralice ha rivestito inoltre il ruolo di direttrice artistica in mostre d’arte contemporanea, svoltesi in prestigiose sedi istituzionali, ha presieduto giurie di premi internazionali e importanti conferenze sull’arte. Dal 2017 riveste anche il ruolo di Responsabile Editoriale dell’annuario “Atlante dell’Arte Contemporanea”. Riguardo alla Triennale ha detto che “L’arte è l’ultima via di scampo dove arriva la poesia, la comunione, il canto. Terra di nessuno in cui la vita di tutti si trova. E’ con l’arte che si avverano i miracoli”. La società Start con sede in Castel Madama, che ha dato origine alla manifestazione artistico-culturale già nel lontano 2002, per questa edizione ha affidato proprio la direzione artistica alla dott.ssa Stefania Pieralice che si è occupata, insieme ad una commissione critica, di curare e promuovere la partecipazione dell’artista Massimo Paracchini alla prestigiosa “Esposizione Triennale di Roma”, dopo aver valutato la qualità artistica dell’opera e dopo l’ammissione della stessa ad un evento così importante. Inoltre l’opera, essendo stata selezionata per essere esposta presso il Salone dei Piceni, avrà diritto ad avere un focus critico di approfondimento che verrà pubblicato in catalogo e l’inserimento nella collana di studi OPRA (Opera Programmatica di Riqualificazione Artistica) fondata a Tokio nel 1939 e tradotta bilingue (italiano-giapponese). La rivista è strumento di storicizzazione internazionale per l’arte e mette a confronto nomi celebri dell’arte orientale con artisti di fama internazionale. La rivista è in consultazione presso i cinque atenei principali giapponesi: Università delle Arti di Tokio, Università delle Arti di Osaka, Università Imperiale di Tokio, Università di Kyoto, Istituto Internazionale di ricerca di Nagano.

Concettualmente l’opera di Massimo Paracchini rappresenta la genesi e l’alba di un nuovo mondo immaginato, dove si vuole catturare lo splendore della luce più intensa del bianco, il colore più elegante dell’assoluto, che indica totalità e potenza, e la sua purezza infinita che racchiude in sé tutti i colori dello spettro solare, a cui si arriva solo dopo aver brancolato nel buio più profondo e abissale. E’ una nuova stagione senza tempo quella della luce splendente e abbagliante, in uno dei tanti universi prodotti dalle psiche dell’artista in Kromotrance, cioè in uno stato di estasi assoluta della mente e del cuore, in cui ha saputo mettere tra parentesi l’esistenza intera del mondo empirico, per passare dall’io al sé, per poter cogliere in tutta libertà il suo mondo interiore e inconscio, informale e astratto, da cui tutto ha avuto inizio, in una vera Kromoexplosion di emozioni e di sensazioni travolgenti che si materializzano nel magma assoluto delle forme e dei colori plasmati dal vortice energetico della sua mente infinita che li sa trasformare alla fine in spirito puro.

L’opera esposta è una delle più recenti creazioni astratte, informali e aniconiche di Paracchini, che segna una sorta di ri-genesi della forma, del volume e del colore, nata dagli abissi profondi della mente e dell’anima, un’altra delle sue personali pittosculture, cioè una sorta di scultura della tela, dove oltre alla ricerca cromatica propria della pittura vengono messe in evidenza le forme e i volumi della tela in rilievo scolpiti dalle variazioni della luce nell’arco della giornata, dall’alba al tramonto. La tecnica, inventata già da parecchi anni da Paracchini, è stata sempre più perfezionata, trovando in questo modo la sintesi delle due arti e riuscendo a coinvolgere lo spettatore sia da un punto di vista visivo che tattile. Tale ricerca attualmente sta ricevendo numerosi apprezzamenti e consensi sia da parte del pubblico che della critica a livello internazionale.

Le referenze sono presso la Casa d’Aste Meeting Art di Vercelli, la Galleria Noli Arte di Noli, la Galleria d’Arte Dozzi di Castelletto Ticino e Rosso Smeraldo Arte di Vercelli.

Titolo dell’opera: RE-GENESIS: TOWARDS THE SHINING LIGHT IN PSYKOTRANCE

Tecnica: tecnica mista su tela applicata su tela

Dimensioni: 100 x 80 x 9 cm

Anno: 2023

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