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La biorivitalizzazione Kleresca agisce anche nella cura di rosacea e acne

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La luce blu che ringiovanisce: una biorivitalizzazione senza il ricorso ad aghi con Kleresca che agisce anche nella cura di rosacea e acne

La luce blu apre una nuova strada per la cura e il ringiovanimento della pelle. Punturine e aghi passano in secondo piano quando si tratta di rendere la cute più uniforme, compatta e luminosa, risolvendo anche problemi di acne e rosacea. «Punturine e aghi sono infatti tra gli ostacoli principali per chi è alla ricerca di un trattamento di bellezza o chi si approccia per la prima volta alla medicina estetica», premette Patrizia Gilardino, chirurgo estetico di Milano. «Con Kleresca questo timore viene superato. Si tratta infatti di un trattamento che richiede solamente l’uso di una particolare lampada led, a luce blu, e di un potente gel tecnologico, capace di trasformare l’energia luminosa in un’importante stimolazione del collagene. Il risultato è una rigenerazione dei tessuti della cute, senza dolore e senza controindicazioni».

Tecnica dall’elevato contenuto hi-tech, Kleresca è tra i più innovativi sistemi di trattamento della pelle capace di intervenire sia in ambito estetico, sia in ambito medicale. «La finalità determina anche la tipologia di gel da utilizzare», prosegue la specialista. «Nella cura di patologie infiammatorie, come possono essere l’acne e la rosacea, questo trattamento stimola i processi di guarigione, senza la necessità di ricorrere a farmaci. Infatti i cromofori contenuti nel gel convertono la luce blu emessa dalla lampada in energia luminosa fluorescente, che penetra nella pelle riduce l’infiammazione e ne attiva i naturali processi di guarigione».

In ambito estetico, il principio di azione non cambia. «Protagonista è sempre l’energia luminosa fluorescente. Questa va a “tirare fuori il meglio dalla pelle”, ovvero, stimolando la produzione di collagene che gli studi indicano fino a un 400% in più, induce una profonda stimolazione cellulare. Avremo quindi una cute più compatta e luminosa, con il riempimento anche delle piccole rughe presenti nell’area trattata».

Oltre al viso, il sistema Kleresca può essere applicato anche nella zona del collo, del decolté e sulle mani. «La sua facilità di utilizzo permette di essere impiegato anche nella rivitalizzazione di aree delicate. Il trattamento infatti non ha particolari controindicazioni; può lasciare un leggero rossore che però scompare nell’arco qualche minuto».

Sono indicate dalle 4 alle 6 sedute a distanza di una settimana l’una dall’altra. «Il piano di cura deve essere indicato dal medico sulla base delle caratteristiche del paziente. I risultati resteranno visibili per circa sei mesi, quando potrà essere possibile una seduta di “richiamo” per conservare la pelle giovane».

Da non dimenticare che ogni trattamento di bellezza non è una bacchetta magica. «È sempre bene seguire una dieta sana, non fumare e fare una periodica attività fisica. Seguire stili di vita sani permette nel mantenere la pelle giovane».

Patrizia Gilardino – Laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano nel 1988, Patrizia Gilardino si è specializzata nella Scuola di Chirurgia Plastica Ricostruttiva dell’Università degli Studi di Milano nel 1993. Iscritta all’Ordine dei Medici di Milano dal 1989, ha lavorato fino al 2003 all’Unità Funzionale di Chirurgia Plastica dell’Ospedale Multimedica di Sesto San Giovanni. Esercita la libera professione al Poliambulatorio della Guardia di Finanza di Milano, al Centro Dermatologico Europeo, nel proprio studio di via Colonna a Milano e nello studio di via Colombo 44 a Piacenza. È membro della Società di verifica e controllo di qualità e della Società americana di chirurgia plastica. È socio Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica) ed è iscritta all’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) www.gilardinochirurgiaestetica.eu – www.patriziagilardino.it

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