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Italian Master Startup Award 2023: 3 spin-off del Cnr in finale

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I vincitori del Premio Italian Master Startup Award (IMSA) 2023, giunto alla sua 17ª edizione e promosso dall’Associazione PNICube con il Politecnico di Torino I3P

Il Premio Italian Master Startup Award (IMSA) 2023, giunto alla sua 17ª edizione e promosso dall’Associazione PNICube in collaborazione con l’Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino I3P, si è svolto alle OGR (Officine Grandi Riparazioni) di Torino, nell’ambito dell’Italian Tech Week.

Il Premio IMSA riconosce gli effettivi risultati conseguiti sul mercato da giovani imprese ad elevato contenuto di conoscenza nate dalla ricerca nell’ambito delle Università e degli Enti di ricerca pubblici nazionali con almeno 2 anni di vita.

Tra le 10 startup arrivate in finale al Premio, che hanno dimostrato un importante contributo in termini di innovazione, di impegno dei partecipanti e di spirito imprenditoriale, in collaborazione con partner imprenditoriali e investitori nazionali e internazionali che stanno sostenendo le società nel loro percorso di sviluppo, tre sono società spin-off del Cnr finaliste salite sul palco:

– Matteo Agostini con INTA Systems, primo spin-off dell’Istituto nanoscienze del Cnr e della Scuola Normale Superiore di Pisa che integra conoscenze avanzate di fisica della materia, processi di fabbricazione di nanostrutture, tecniche innovative di coniugazione di biomolecole e analisi dati tramite algoritmi di intelligenza artificiale. INTA Systems ha l’obiettivo di rendere più accessibili i sistemi diagnostici per pazienti e utilizzatori, tramite laboratori-on-chip ultrasensibili e portatili per analisi rapide di fluidi, con principali applicazioni nei settori biomedicale, della sicurezza, industria 4.0 e food-analysis. I dispositivi lab-on-a-chip brevettati sono in grado di rilevare in pochi minuti e in maniera semplice e decentralizzata una grande varietà di analiti come proteine, anticorpi, acidi nucleici, virus, batteri. INTA Systems sta sviluppando il suo primo prodotto per la rilevazione di traumi cerebrali tramite un sistema di analisi del sangue veloce e portatile.

– Alessio Adamiano con Recover Ingredients, spin-off dell’Istituto di scienza e tecnologia dei materiali ceramici del Cnr, che sviluppa processi innovativi per il recupero e la conversione degli scarti dell’industria alimentare. In particolare, la startup utilizza, secondo un approccio di economia circolare, i sottoprodotti della filiera ittica e della macellazione animale per trasformarli in materiali ad alto valore aggiunto ai fini della produzione di cosmetici naturali innovativi e di prodotti smart per l’agricoltura. Tutti gli ingredienti cosmetici e agricoli che Recover Ingredients fornisce alle aziende per migliorare le performance e la sostenibilità dei propri prodotti sono realizzati con processi green e sostenibili, e uniscono alte prestazioni a massimi standard di sicurezza per la tutela dei consumatori e dell’ambiente.

– Laura Esposito con Zenit Smart Polycrystals, spin-off del dell’Istituto di scienza e tecnologia dei materiali ceramici del Cnr, che ha brevettato un processo che tramite la stampa 3D permette di realizzare policristalli trasparenti per la produzione di sorgenti laser a stato solido che permettono di ottenere prestazioni eccezionali. La tecnologia laser a stato solido è largamente utilizzata nel settore automotive (ad esempio nelle lavorazioni meccaniche e nella saldatura), nel settore dei laser medicali (ad esempio per la dermatologia e la chirurgia oculare), nei laser ad alta potenza usati nella ricerca scientifica. La flessibilità di forma e composizione dei policristalli Zenit supera i limiti dei tradizionali e meno performanti cristalli singoli, permettendo di ridurre i costi di produzione e di ottimizzare le prestazioni della sorgente laser per le diverse applicazioni.

Ad aggiudicarsi l’edizione 2023 del Premio IMSA è stata BionIT Labs, startup medtech salentina con la mission di trasformare la disabilità in una nuova possibilità attraverso la tecnologia. Guidata dal trentaduenne Giovanni Zappatore, ha sviluppato Adam’s Hand, prima mano bionica completamente adattiva, dispositivo basato su una tecnologia rivoluzionaria, che permette alle dita di adattarsi automaticamente a forma e dimensione degli oggetti impugnati. Sense4Med, startup dell’Università di Tor vergata, riceve la Menzione Speciale “Migliore Startup Sostenibile” e la Menzione Speciale “Osservatorio Scientifico Imprese Femminili”.

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