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In Molise al via Molichrom, il Festival della Fotografia Nomade

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Dal 3 novembre al 10 dicembre il Molise ritorna ad essere il centro della fotografia internazionale e contemporanea con Molichrom, il Festival della Fotografia Nomade

Dal 3 novembre al 10 dicembre 2023 si svolgerà in Molise la III Edizione di Molichrom: Festival della Fotografia Nomade con mostre, talk e workshop.”Per il 2023 abbiamo deciso di dedicare spazio a diverse interpretazioni del tema del nomadismo. In questo contesto, il nomadismo è inteso come una prospettiva culturale e filosofica che sottolinea la natura mutevole del mondo, il suo continuo cambiamento, un perpetuo passaggio di stati, l’incontro e l’ibridazione di molteplici prospettive.” Così il direttore artistico Eolo Perfido introduce la nuova edizione di Molichrom: Festival un evento di fotografia internazionale e contemporanea che vede il Molise protagonista e crocevia di incontri.

Bruce Chatwin – la cui visione è stata recentemente raccontata nel documentario “Nomad. In cammino con Bruce Chatwin” di Herzog – credeva fermamente che la scomparsa dei popoli nomadi fosse quasi inevitabile nell’era moderna e come conseguenza di questo la fine dell’umanità nel suo insieme, poiché sempre più persone si concentravano nelle metropoli e venivano influenzate negativamente dall’eccessiva presenza della tecnologia. Le narrazioni di Chatwin hanno svolto un ruolo significativo nell’introdurre il concetto di nomadismo culturale nella cultura popolare attraverso le sue storie e i suoi viaggi esplorativi. Lo scrittore ha ispirato molte persone a intraprendere viaggi di scoperta, sia fisici che culturali, e a esplorare il mondo con occhi nuovi.

Anche Molichrom: deve molto a Bruce Chatwin per il concetto di nomadismo culturale che ispira il festival dove si valorizza e abbraccia uno stile di vita e di pensiero che mette in primo piano la mobilità, sia essa fisica o mentale, e dunque promuove l’apertura alla diversità culturale e l’esplorazione come mezzo di pace, consapevolezza e ricchezza.

Gli ospiti di quest’anno sono maestri e compagni di un viaggio intorno ad un mondo in movimento. La mostra Sulle tracce di Marco Polo di Michael Yamashita ripercorre le orme del leggendario esploratore in un’avventura contemporanea attraverso gli affascinanti territori dell’Asia centrale, circondati per secoli da un’aura mitica e leggendaria. Seguendo il percorso tracciato nel Milione, Yamashita si immerge negli scenari, nelle città e nelle culture più disparate e rivela i cambiamenti e le sfide affrontate nei vari territori nel corso dei secoli. Partendo dall’Italia, la patria di Marco Polo, il fotografo intraprende la via percorsa dal mercante nel XIII secolo e attraversa regioni come Turchia, Iran, Afghanistan, Birmania, Cina e India. Michael Yamashita, fotografo giapponese-americano noto per il suo lavoro in National Geographic con una selezione del suo lavoro Marco Polo curato da Biba Giacchetti e Melissa Camilli di Sudest57.

Come di consueto ci saranno tavole rotonde su temi urgenti e quindi umani e artistici: venerdì 3 novembre saremo proprio con Michael Yamashita per un “incontro con l’autore”, con lui la straordinaria Biba Giacchietti a moderare un incontro che sarà un’occasione per scoprire e comprendere meglio il passato e il presente di queste affascinanti terre attraverso gli occhi dell’autore. Sabato 4 novembre invece l’Intelligenza Artificiale sarà uno di questi e sarà svolta con Maurizio Beucci, Head of Leica Akademie Italy e Lorenzo Razzino, videomaker, esperto Artificial Intelligence, insieme al direttore del Festival Eolo Perfido illustreranno limiti e opportunità dell’intelligenza artificiale in fotografia. I due fotografi Stefano Carnelli e Giuseppe Nucci ci parleranno di transumanze a confronto partendo dai loro rispettivi libri sull’argomento.

Sabato 4 e domenica 5 novembre saranno due giorni dedicati al workshop Il Punto di Vista a cura di Stefano Mirabella, uno dei migliori street photographer italiani. Immancabile il fiore all’occhiello del Festival che vuole promuovere il territorio e valorizzarlo insieme alle sue risorse è il Molichrom: Lab: una mostra collettiva realizzata dai soci delle associazioni fotografiche locali, che si sono confrontati sul tema del “Ritorno in Molise”, raccontando in una mostra per immagini Storie di Resistenza. Le associazioni fotografiche che hanno aderito sono: Centro per la Fotografia Campobasso “Vivian Maier”, Associazione Culturale Fotografica “6 Torri – Tommaso Brasiliano”, Officine Cromatiche Fotoamatori Isernia.

Artisti con esperienze molto diverse e prospettive disparate offrono un’occasione unica per sfidare il nostro sguardo ed esplorare ciò che possiamo definire lo sguardo nomade. Questa mentalità sfida le norme sociali e abbraccia l’idea di apprendimento attraverso il movimento e l’incontro con culture diverse. È la filosofia di coloro che abbracciano uno stile di vita nomade, viaggiando in tutto il mondo, o di coloro che sono disposti a spostarsi mentalmente e culturalmente per ottenere una comprensione più profonda del mondo. La fotografia è un “viaggio immobile” che ci consente di vedere ciò che altri hanno già esplorato prima di noi.

Molichrom: Festival della Fotografia Nomade nasce da un’idea costruita insieme all’associazione Tèkne – un gruppo di appassionati di cultura, arte e promozione di eventi che negli anni si sono impegnati attivamente per il loro territorio con passione ed entusiasmo – con l’intento di veicolare in Molise, la fotografia contemporanea e diffondere cultura visiva e nuove forme di comunicazione. Molichrom: è un progetto coraggioso ideato e realizzato in un momento molto particolare della nostra storia, in pieno periodo post – pandemia, un segnale forte di rinascita e ripartenza del territorio e dal territorio, tramite la Cultura.

Le prime due edizioni, hanno visto ospiti prestigiosi e internazionali come Joey L. con la sua mostra NOMADS, che ha immortalato le popolazioni non stanziali di mezzo mondo: dalla Mongolia all’Etiopia, dall’India all’Indonesia; Dario De Dominicis con la sua opera Alla sinistra di Cristo, premiata con il Madre Terra Award al Festival di Fotografia Etica di Lodi nel 2020; Il molisano Giuseppe Nucci, approdato sul New York Times con i suoi scatti delle bellezze molisane e soprattutto su National Geographic, che ha raccontato la sua terra in modo speciale con due progetti espositivi: Along the shepherd’s highways e la mostra diffusa DEntroTerra; Paolo Cardone con una selezione dei suoi lavori dei suoi viaggi fotografici attorno al mondo;Il best of di uno dei principali festival di street photography: London Street Photography Festival. Sono intervenute personalità importanti del mondo della fotografia come Michele Smargiassi, Biba Giacchetti, Augusto Pieroni, Attilio Lauria e Francesco Faraci.

Molichrom è co-finanziato dalla Regione Molise attraverso il Bando “Turismo è Cultura” e con i fondi FSC.
Molichrom: quest’anno si arricchisce di una importante collaborazione con Fondazione Banco Napoli che finanzia lo spin-off del Festival dedicato al Sociale: insieme all’associazione del quartiere San Giovanni di Campobasso verranno coinvolti 20 ragazzi per un percorso di formazione sulla street photography. L’obiettivo è quello di avvicinare i ragazzi e le ragazze dei quartieri più periferici al mondo della fotografia come mezzo di narrazione ed emancipazione. Anche quest’anno siamo affiancati da Mediapartner preziosi come: Exibart Street, Exibart e Discorsi fotografici.

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