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Varignana 1705: trionfa l’Alfa Romeo 6C 2500 S Berlinetta Touring

ALFA ROMEO 6C 2500 S DI CORRADO LOPRESTO

L’Alfa Romeo 6C 2500 S Berlinetta Touring del 1939 della Collezione Lopresto ha trionfato nella classe “Eleganza anteguerra” e sulle vincitrici delle altre cinque classi di gara

È stato un eccellente debutto quello del Concorso d’Eleganza Varignana 1705, che dopo un fine settimana con momenti unici e automobili spettacolari, ha incoronato la Alfa Romeo 6C 2500 S Berlinetta Touring del 1939 di Corrado ed Elena Lopresto come Best of Show tra ben 23 veicoli dalla storia e dal design straordinario.

Una premiazione che assume un doppio valore storico, dato che si tratta del 300° premio conquistato, tra cui spiccano ben 62 trofei Best of Show ottenuti da Corrado Lopresto, oggi tra i più rinomati collezionisti a livello mondiale, e del primo titolo in assoluto per la manifestazione nata nel cuore della Motor Valley italiana.

La qualità delle auto in gara ha richiesto una Giuria di personalità di spicco del panorama automobilistico: il Presidente di Giuria Stefano Pasini, autore di oltre 30 libri sull’automobile, l’Ing. Lorenzo Ramaciotti, da 20 anni Presidente della Giuria del Concorso d’eleganza di Villa d’Este e già responsabile del design Pininfarina oltre al Dott. Gianni Mercatali e alla Dott.ssa Alessandra Giorgetti, noti nelle Giurie del settore in tutto il mondo. A loro, raccolti in consiglio in una sala d’eccezione, il Treno Reale di Palazzo di Varignana, l’arduo compito di scegliere le vincitrici per ogni categoria.

Su tutte, l’Alfa Romeo 6C 2500 S Berlinetta Touring del 1939 ha primeggiato per il suo design e per la sua storia, oltre che per un restauro conservativo eseguito a regola d’arte, che permette oggi di ammirare un veicolo totalmente originale, conservato in condizioni uniche con una ricchissima documentazione dell’epoca che svela ex proprietari facoltosi come il Principe Caetani. L’Alfa Romeo per eccellenza, si potrebbe dire, tanto da essere sulla copertina del celebre libro di Angelo Tito Anselmi dedicato allo storico marchio.

La nomina della Best of Show è arrivata sabato sera durante l’esclusiva cena di gala avvenuta nelle sale di Palazzo Bentivoglio. Grande l’emozione per Corrado Lopresto: “La soddisfazione è tanta perché vincere fra tutte le categorie di un concorso d’eleganza non è facile, soprattutto quando le auto sono delle fuoriclasse, come in questo caso. Vincere come Best in show è il sogno di tutti. Sono felice di aver partecipato all’edizione “numero zero” di una manifestazione che spero diventi uno degli appuntamenti importanti della stagione dei concorsi d’eleganza internazionali”.

L’Alfa Romeo 6C 2500 S Berlinetta Touring ha vinto anche il primo posto nella classe A “Eleganza anteguerra”. Accanto a lei, altre cinque vincitrici d’eccezione: la Alfa Romeo 6C 1750 SS del 1929 presentata da Luca Patron è arrivata prima nella classe “Corse Eroiche”. Si ritiene sia una delle ultime quattro Alfa Romeo firmate dal carrozziere inglese James Young.

Una stupenda FIAT 1100 E Vistotal del 1950 di Silvia Nicolis, proveniente dal Museo Nicolis di Verona, ha primeggiato nella classe “Gioielli italiani”. Una fuoriserie totalmente originale realizzata dalla Carrozzeria Castagna di Milano, con dettagli come il volante in plexiglass trasparente e il parabrezza panoramico “Vistotal”.

La Ferrari 250 GT Lusso del 1963 di Andrea Baroni si è aggiudicata il trofeo “Gran Classe Sportiva” primeggiando davanti ad avversarie come una Bizzarrini 5300 GT del 1965, una Ferrari 250 GT Pininfarina del 1959 e una Ferrari GTB/2 Short Nose del 1965.

La quinta categoria, denominata “Grinta & Stile” ha visto primeggiare tra tante stelle la Lancia Aurelia B24 Spider del 1955 portata da Gianmarco Rossi, un’auto caratterizzata da un raro hard top Pininfarina e da splendidi interni in Resinflex.

Infine la BMW 3.0 CSL del 1972 di Lorenzo Matteucci ha vinto nella categoria “Icone dalla Germania”: una potente auto da corsa vestita da berlinetta da tutti i giorni e perfettamente conservata anche grazie alla dedizione del proprietario, volato in capo al mondo ad acquistare l’ultimo stock di vernice “arancio inca” originale per assicurarsi rifiniture perfette e fedeli.

Passione per i motori, perfezione, maniacalità: parole che sono ricorse spesso nel lungo weekend a Palazzo di Varignana. Perché quella per le automobili d’epoca è una passione da vivere, come ha voluto sottolineare il Presidente di Giuria Stefano Pasini in apertura della sfilata di premiazione, lodando sia la cura sia l’attenzione dei proprietari nel far sfilare queste auto.

“L’automobile è un’espressione di libertà”, diceva Enzo Ferrari, e allora è importante, come ha ribadito Alberto Scuro, Presidente dell’ASI Automotoclub Storico Italiano, che a questi gioielli storici sia concesso di essere fedeli alla propria natura, guidandoli su strada o su pista, in corse rievocative, manifestazioni storiche ed eventi, affinché la loro storia continui ancora oggi e non si limiti a quella di “soprammobili da garage di lusso” od oggetti da vetrina.

Ma il Concorso d’Eleganza Varignana 1705 è stato molto di più: una totale esaltazione di bellezza, eleganza e passione per i motori, con protagonisti e ospiti da tutto il mondo.

Palazzo di Varignana si è confermato un luogo dove realmente l’ospitalità e l’enogastronomia italiane si esprimono ai loro massimi livelli, tenendo fede a un “Heritage of Italian Lifestyle” che nasce dalla sintesi di elementi fuori dal comune: una cornice naturalistica incantevole, una struttura ricca di charme, una ricerca estrema di autenticità in tutto.

Un luogo, Palazzo di Varignana, la cui filosofia devota al benessere e alla bellezza si percepisce in ogni angolo, tanto da ispirare una categoria di gara speciale: il Premio speciale “Spirit of Varignana”, assegnato alla Porsche 964 Speedster del 1993 di Alessandro Maccaferri.

La storia del Concorso d’Eleganza Varignana è appena al suo capitolo iniziale: appuntamento ora a settembre 2024 per nuove pagine indimenticabili.

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